Capitolo 20

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Aaron e le sorelle avevano legato abbastanza in quelle due settimane, certo, era difficile sentire tutte quelle voci la mattina appena sveglio o la sera mentre cercava di addormentarsi, gli mancava un po' il silenzio, ma non avrebbe rinunciato alle frecciatine che si scambiava con Lizzy o alla "lotta" prima di dormire, a vedere una figura femminile adulta che si imponeva se era necessario.

Walt e lui riuscivano a scambiarsi un saluto o parlarsi della loro giornata senza finire con occhiate fulminanti e silenzio seguito da una porta malamente chiusa.

•••••••

Faceva caldo anche quella sera, il 17 luglio, tra soli dieci giorni Aaron avrebbe compiuto diciotto anni, ma per il momento era meglio pensare al giorno dopo, anzi, non pensare.
Erano in cinque: Kyle, Lee, Aaron, Eric e Chris.

Mentre lo spinello passava tra le mani dei ragazzi seduti in cerchio, ormai piegati in due dalle risate, le ore passavano, finchè non arrivarono le "ore piccole" che fecero addormentare anche loro.

•••••••

Lee mosse una mano nel sonno, un rumore insistente stava continuando ad insinuarsi nella sua quiete e non poteva permetterlo.
Finalmente raggiunse il telefono e cercó di spegnere la sveglia.
Non era la sveglia, era una chiamata, da sua madre.

-Ciao mamma!-
Lee

-Lee, tesoro, stiamo tornando adesso perchè la conferenza è stata anticipata a ieri sera. Tra mezz'oretta siamo lì!-
Mamma

-Co-cosa? Cioè, sì, ma che bella cosa! Vi aspettavo...-
Lee mordendosi una mano

-Perfetto, un bacio!-
Mamma

-RAGAZZI! SVEGLIA! IN PIEDI, IN PIEDI FORZA!-
Lee improvvisamente sveglio

-Cosa succede?-
Aaron

-I miei genitori, arrivano tra mezz'ora!-
Lee

-Oh, merda!-
Eric voltandosi e schiacciando Kyle con la sua mole, il biondo non si mosse

-È morto?-
Chris svegliandosi

-Nah, piuttosto, cosa facciamo con questo?-
Aaron indicando una sporta di marijuana piena per tre quarti

-Non lo so! Dobbiamo aprire tutte le finestre, toglierci di dosso l'odore e...-
Lee interrotto

-Sì, sì, sì, prima il sacchetto... ho un'idea.-
Aaron

-Ho paura.-
Eric

-Ma va', mi amerete per questo!-
Aaron sparendo in cucina con una risata

-Ti amiamo già!-
Kyle svegliandosi improvvisamente

Lee sentì un armeggiare di pentole e gli venne un presentimento.

-Robinson? Roby caro, cosa cazzo pensi di fare con quella pentola?-
Lee

-Preparare il pranzo.-
Aaron

-In che senso?-
Lee

-Fidati.-
Aaron accendendo il fuoco

-Non pensavo riuscissi a sollevare quel pentolone, è più alto di te...-
Kyle con un ghigno dietro a Lee

-Stronzo.-
Aaron arricciando il naso

-Robinson, dimmi che ho capito male: tu vuoi fare la pasta e buttarci dentro la maria? Ci vorrà una vagonata di pasta!-
Lee

-Altre idee?-
Aaron buttando dentro la pentola qualche chilo di pasta

*DRINN DRINN*

-Arrivo mamma!-
Lee dalla cucina

Non scusarti mai per quello che seiWhere stories live. Discover now