Capitolo 31 -Finalmente

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Bakugo's pov

Le brutte notizie arrivano sempre di notte.

Dopo una lunga giornata all'accademia, ad allenarmi, studiare e in ospedale affianco ad Eijiro, mi chiedo perché cazzo il mio telefono stia suonando alle 4:32 di notte.

Non ci si può più nemmeno riposare in pace porca zoccola?

Prontamente arriva la voce di Iida che bussa alla porta.

-Bakugo spegni il cellulare. Hai idea di che ore siano?- nemmeno io sono felice di essere stato svegliato da una suoneria del cazzo, sai?
-sì, vaffanculo-

Mentre lui si allontana noto che mi tremano le mani nel tenere il telefono.

La madre di Eijiro mi sta chiamando, ed ho così tanta paura che possa dirmi qualcosa di brutto.

Sospiro. -pronto?-
Domando con la voce tremante...

Lascio cadere il mio telefono a terra shoccato dalla notizia. Prendo subito a vestirmi e correre verso l'ospedale. Non mi importava se mi avessero sospeso per essere uscito a tarda ora dal dormitorio, devo correre dalla persona che amo.

Hanako's pov

-Mamma...- le cinque lettere più belle del mondo. Mi sento come se il mio bambino di un anno avesse detto la prima parola. La sua voce è così flebile che a stento si sente.

Non ci credo, non voglio crederci, penso di star sogando e ho paura di svegliarmi.

-Eijiro?- mi alzo più velocemente di come avessi mai fatto

-non posso crederci, ti sei svgliato!- il pianto che prima era di tristezza ora è di felicità.

Mentre mia moglie è inginocchiata per terra e si mantiene il viso con le mani per non farsi vedere in quelle condizioni, io non perdo tempo e avvolgo subito il viso di mio figlio con le mie braccia in modo delicato.

-che succede?- si guarda attorno, poi ricambia l'abbraccio. Tremiamo tutti e tre e ora siamo uniti in un unico abbraccio grande.

-mamma cos'è successo? E perché siamo in ospedale?- mi esorta a rispondere

-ora va tutto bene Eijiro non preoccuparti- mi asciugo le lacrime per la millesima volta, infatti ora mi sento le occhiaie bruciare.

Il rumore dell'elettrocardiogramma, il respiratore al naso e la flebo nel braccio sono tutte cose che a Kiri danno fastidio e che gli fanno storcere il naso.

Cerca di tirarsi sù e mentre Mia va a chiamare un dottore io lo aiuto ad alzare lo schienale.

-Ci sei mancato tanto, ora i medici ti daranno un'occhiata e poi ti spiegheremo tutto. Tu non ricordi?- spiego con ancora la voce tremante. Lui ci pensa un attimo e si sforza di ricordare.

-mi ricordo...mh... Non lo so- in quel momento entra un medico. Mi metto vicino a mia moglie e aspetto con ansia che la visita finisca.

-Puoi anche togliere il respiratore ora, non ne hai più bisogno- il signore dal camice bianco gli toglie i tubicini tenuti su da un po' di nastro adesivo.

E dopo le domande di tipo: -come ti chiami?- o -quanti anni hai?-, tutte informazioni che è il medico già ha ma che servono solo per capire se è tutto a posto alla memoria del ragazzo, finalmente se ne va.

Ma non prima di raccomandarci di alcune cose tipo: quando prendere le medicine, quando ci sarebbe stato l'incontro con un psicologo e approssimativamente quando lo avrebbero dimesso. 

Ah anche quando avrebbe iniziato una terapia per farlo riprendere a camminare, credo. Visto che era stato immobile per circa un mese o più. Non sono un'esperta. Io lavoro come gioielliera.

Tornata in camera Eijiro dormiva già. Mi avvicino e poso delicatamente le mie labbra sulla sua fronte e con il palmo della mia mano sposto anche i fastidiosi capelli, ora troppo lunghi, dalla fronte. Devo chiamare Bakugo, si merita una bella notizia dopo tanto.

Bakugo's pov

Finalmente arrivo in ospedale, spalanco con forza la porta e mi precipito nella camera 57. Sono sicuro che i miei occhi ora sono come illuminati nel momento in cui varco la soglia della camera 

-EIJIRO!- spezzai il silenzio in quel luogo che sembrava morto, nell'aria si alzarono vari "shhh", segno che gridare non era stata una scelta così saggia.

il corvino, che prima dormiva, sobbalza e si volta nella mia direzione -Katsuki?- 

Corro verso il letto e appoggio velocemente le mie labbra sulle sue, unendole in un piccolo bacio che bramavo da troppo tempo.

-Suki cosa ci fai qui? Aspetta, ma dove sono.. e che giorno è?- 

-ha detto il dottore che per via del trauma cranico potrebbe ripetere le cose più volte, ma tra un paio di giorni si riprenderà anche sù questo lato- sussurra la madre di Eijiro all'altra.

Segno che probabilmente quando prima si era svegliato aveva posto le stesse domande. Approposito delle due signore, devo ammettere che non le avevo neanche viste.

-Perchè piangi Suki?- non me ne ero neanche accorto, le lacrime rigavano per l'ennesima volta le mie guancie, ma stavolta erano diverse, erano per la gioia di rivedere la persona che amo.

Hai Fatto Una Promessa KIRIBAKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora