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sono in camera mia ad ascoltare la canzone che dovrò cantare tra qualche giorno per la registrazione del pomeridiano, quando sento provenire dalla cucina un baccano allucinante.
leggermente scazzata, tolgo le cuffie per dire due paroline ai miei compagni, che mi hanno disturbata.
quando esco dalla mia camera, vedo che tutti sono affollati accanto ad Alex che ha vicino a lui una piccola radio.
"che succede?" chiedo quando mi avvicino a loro
"il mio brano sta per passare alla radio." mi spiega Alex con un grande sorriso
"che bello!" esclamo felice mentre mi stringe a sé
non aspettiamo molto prima che la conduttrice lo presenti e che le prime note di "sogni a cielo" irrompono nella stanza facendo cantare tutti.
"Passano treni qui di fronte a me Ma non sono Quelli che mi portano dove sei Dove sono io Dove voglio io Volano giorni qui davanti a me Ma non sono stanco di urlare Sogni al cielo Aspettando che Ricadano."
quando la canzone finisce, Luigi si offre di riposare la radio nelle scale esterne, in modo che la produzione se la possa riprendere.
Alex invece, si ritira nella sua stanza in silenzio, rimango ferma contemplando se andare da lui o se lasciarlo da solo.
"vai." mi sussurra Carola come se mi leggesse nella mente
le rivolgo un sorriso ringraziandola e poi mi avvio verso la stanza di Alex.
"posso?" chiedo leggermente facendogli alzare la testa
mi rivolge un sorriso ed io mi avvicino, sedendosi accanto a lui sul letto.
"che succede?"
"sentire la mia canzone alla radio mi ha travolto di emozioni." mi spiega ed io annuisco, capendo cosa voglio dire perché lo stesso è successo a me quando, qualche giorno fa, anche la mia canzone è passata in radio.
"è normale, ma devi essere orgoglioso del tuo percorso e del fatto che hai realizzato il tuo sogno. "
lui mi guarda e rimaniamo in questa situazione per qualche momento fino a quando, lui, schiarendosi la voce, appoggia lo sguardo su una parte della stanza.
"grazie." mi sussurra quasi non si volesse fare sentire eppure il suono arriva alle mie orecchie
"se hai bisogno di sfogarti, io sono disponibile." gli dico gentilmente mentre mi alzo dal letto, avendo la sensazione che voglia rimanere da solo
prima che possa uscire dalla camera, la sua voce mi ferma.
"rimani."
lo guardo sorpresa, di solito Alex è il tipo che rimane da solo, non parlando molto con gli altri.
senza dire mi risiedo accanto a lui e lo guardo mentre lo vedo giocare con i suoi anelli, con fare nervoso.
"ho bisogno di dirti una cosa." inizia ed io annuisco, pronta ad ascoltare
"non so se tra te e Luca ci sia qualcosa ma.."
lo fermo subito, con una risata genuina.
"io e Luca? cosa dovremmo essere?" gli chiedo alzando un sopracciglio
scuote la testa, come se non volesse più continuare la conversazione.
"vi vedo sempre vicini e ho pensato che tra voi ci fosse qualcosa."
"Luca ed io siamo ottimi amici, niente di più."
mi guarda come se volesse confermare le mie parole e probabilmente nel mio sguardo c'è qualcosa che gli fa credere alle mie parole.
"cosa volevi dirmi?" gli chiedo quando dopo le mie parole non continua più il suo discorso
mi guarda ma continua a rimanere in silenzio, sembra stia raccogliendo le parole da usare.
"mi piaci.. e molto." dice alla fine facendomi sorridere
lo vedo arrossire leggermente e non posso fare a meno di pensare a quanto sia tenero in questo momento.
