Capitolo 2

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L'albergo è lo stesso , ma abbiamo un piano di differenza fortunatamente i bodyguard essendo tardi non ci scortano fino alle stanze, loro preferiscono prendere l'ascensore io opto per le scale ho voglia di muovermi un po' nel mentre che salgo da una porta mi salta addosso Victoria, inutile dire che mi è venuto un infarto e in più siamo cadute per terra iniziando a ridere come due sceme, ci raggiunge Ethan "Sapete che ancora un po' di casino e ci buttano fuori vero?" iniziamo a ridere un po' più pacatamente e ci raggiungono anche gli altri due. Li saluto e ricomincio a salire ma appena inizio il pianerottolo mi trovo in fondo un uomo vestito scuro mi blocco divento di ghiaccio, mi ricorda qualcuno i ragazzi vedendomi mi raggiungono, il più veloce è Damiano che guarda l'uomo e gli chiede se avesse bisogno quest'ultimo come se nulla fosse ricomincia a camminare e sale fino al mio piano, sono terrorizzata non so cosa aspettarmi, mi mancano ancora due piani da fare l'unica persona che mi viene da chiamare è eva che potrebbe sapere chi sia, nel mentre i ragazzi mi hanno accolto nella loro stanza enorme e mentre vic continua a fare domande che nemmeno sento Thomas continua a guardare dall'occhiello della porta e Ethan cerca di contenere Victoria mentre Damiano mi sta davanti fissandomi.
Finalmente Eva risponde alle mie chiamate
"pronto che vuoi "
"Eva ho bisogno c'è un uomo in hotel" non riesco a spiegarmi mi sento una pazza e in più continuo a tremare e dal nervoso inizia a tremarmi la voce
"che uomo"
"un uomo con uno smoking nero me lo sono trovata davanti al pianerottolo mentre salivo le scale ed era fermo a fissarmi poi Damiano gli ha chiesto se avesse bisogno, lui si è girato e ha iniziato a salire le scale"
"sarà stato un bodyguarda"
"no i bodyguard hanno una medaglietta sul taschino della giacca e non hanno quel tipo di abito"
Nel mentre sento una chiamata arrivarmi di sottofondo leggo e mi si gela il sangue e Laura il mio avvocato
"Eva ti richiamo mi sta chiamando l'avvocato"
I ragazzi rimangono in silenzio
"Pronto Laura" ho le vertigini dall'ansia e adrenalina che ho in questo momento
"Athena ti devo parlare ho bisogno che ti siedi un attimo perché è una cosa importante" la chiamata ha il volume alto e di conseguenza tutti sentono questa affermazione e passo in rassegna tutti gli sguardi che sono tutti uno più preoccupato dell'altro, per una volta decido di fare come mi dice e di sedermi ho attorno i ragazzi, in modo particolare vic che mi ha appoggiato una mano sulla spalla
"dimmi, veloce senza giri"
"tuo padre è libero, è evaso 2 ore fa" a quelle parole mi si gela il sangue mi cede il gomito che faceva in modo di tenermi il telefono vicino al viso, sono in apnea, non sto respirando e il mio sguardo è perso, mi riprendo subito devo essere lucida in questo momento, mi alzo di scatto dalla poltrona facendo spaventare gli altri
"è qui è nell'hotel l'ho visto prima ho bisogno che mandi qui più guardie possibili fino a prova contraria sta salendo i piani, è vestito con uno smoking blu scuro, porta un orecchino oro, però è bigiotteria non è vero, è sempre rasato più grasso dell'ultimo processo e cosa importante portava i gemelli rossi quelli probabilmente a occhio direi che sono pietre vere"
"okey perfetto ho già mandato la comunicazione, in questo momento l'hotel è stato blindato e una pattuglia con rinforzi sta arrivando, cerco di tenerti in anonimo come sempre, ti devo fare una domanda, sai il motivo per cui potrebbe essere evaso? " non ci penso e rispondo di getto
"è il mio compleanno e all'ultimo processo se ti ricordi mi aveva minacciato dicendomi che mi avrebbe zittita lo stesso giorno in cui sono nata" ovviamente i ragazzi sono rimasti di ghiaccio dopo quest'ultima affermazione, ma guardandoli non riesco a vedere giudizio nei miei confronti, dopo una breve pausa aggiungo "ho bisogno un altro favore, devi mettere la scorta fino a quando non ritorna in galera ad alcune persone"
"dimmi pure e io mando le richieste fin da subito"
"Eva, perché è stata con me tutto il giorno e i maneskin perché li ha visti di faccia nel momento in cui l'ho visto io, ora sono con loro nella stanza 159 fai in modo di farci mettere guardie sia sui balconi sia nel corridoio, non aprirò a nessuno quindi non dare indicazioni contrarie a questo perché potranno bussare anche per 5 ore di seguito"
"stai tranquilla non ti preoccupare continuiamo a lavorare come abbiamo sempre fatto "
"ultima cosa, quando lo prendete se è in una condizione possibile chiamatemi voglio vederlo"
"questo non te lo prometto"
Chiudo la chiamata e apro la chat di Eva, la quale mi rassicura dicendomi che la sua casa è circondata da agenti mandati da Laura. Sento bussare alla porta faccio cenno ai ragazzi di stare indietro mi avvicino all'occhiello e vedo un poliziotto che quando capisce di essere osservato con tono calmo dice "non voglio che apri la porta e non voglio che mi rispondi voglio solo avvisarti che la balconata e il corridoio sono sorvegliati, mi ha chiesto Laura di comunicarlo se ci fosse bisogno basta che fate un rumore" io chiudo l'occhiello e accendo la luce che avevo spento d'istinto nel momento in cui avevo sentito bussare.
Ancora una volta i quattro mi sorprendono positivamente, Victoria mi da una tuta per potermi cambiare visto che ero ancora vestita elegante e un paio di calze in modo da poter levare i tacchi a spillo che ormai mi avevano anestetizzato i piedi e mi accompagna in bagno dove mi cambio.
"è un problema se mi strucco mentre ti cambi?"
"no figurati non mi cambia, però ho bisogno che mi dai una mano a slacciare il vestito perché ha la cerniera difettosa"
Si avvicina e me lo slaccia e vedo che rimane immobile quando vede la mia schiena ma nonostante questo non fa domande e cerca di fare finta di niente tornando a struccarsi, mi levo il vestito e mi infilo finalmente qualcosa di più comodo e concludo il tutto facendomi una coda alta perché non sopportavo più quei capelli che continuavano ad andarmi davanti agli occhi, mi specchio e sinceramente mi vedo mille volte più bella di prima, sono sempre stata del parere che con i capelli raccolti sono molto più figa, decido di non struccarmi perché è la mia armatura e direi che per ora ne ho ancora bisogno.
Usciamo dal bagno e ci sediamo tutti su un letto a cerchio "sembra una gita scolastica che dopo tutta la giornata in giro a rompersi il cazzo ci si ritrovava in una camera tutti insieme" esordisce thomas facendo ridere tutti e trovando ovviamente consensi, quella battuta ha aperto un dialogo infinito su mille discorsi tutti leggeri su esperienze passate su scemate fatte in età più piccola.
Tutta questa leggerezza che ci aveva fatto dimenticare cosa stava capitando viene fermata da un telefono che suona... silenzio generale, prendo il telefono e ovviamente è il mio, sul display compare il nome di Laura:
"Pronto dimmi"
"ho una buona notizia e una un po' meno, la prima è che l'abbiamo preso, la seconda è che ti vuole vedere e ha sotto tiro un poliziotto" mi si gela il sangue ma devo riprendermi subito perchè devo prendere una decisione nel minor tempo possibile
"è armato quindi?" chiedo per temporeggiare ancora qualche secondo
"sì, a quanto sembra ha con se una pistola sola"
"impossibile va sempre in giro con due, è questione di scaramanzia e per un colpo così azzardato di sicuro non cambia il suo metodo di azione" non faccio neanche controbattere lei che riprendo la parola "dimmi dove sono che li raggiungo avvisa subito gli agenti, io non voglio scorta ma voglio la stanza dei Maneskin completamente sorvegliata fino a quando non sarà nuovamente dietro le sbarre" mi alzo dal letto e chiudo la chiamata, mi vado a rimettere il vestito che avevo lasciato in bagno e victoria mi raggiunge per allacciarlo e insieme a lei vengono anche gli altri e grazie allo specchio vedo la reazione nel vedere la mia schiena, ma comunque non dicono niente e si ricompongono appena mi giro.
D "sei sicura di quello che stai facendo?"
"sì più che altro ci sono abituata" non lo guardo in faccia mentre gli rispondo, anzi lo sorpasso e vado a rimettere le scarpe
V "athena ti prego pensaci, noi non capiamo niente di quello che sta succedendo ma tutti abbiamo sentito che è armata questa persona non puoi fare come se nulla fosse"
La abbraccio e le lascio un bacio sulla fronte e ignoro il fatto che abbia gli occhi lucidi, spengo la luce per precauzione e apro la porta mi giro "grazie di tutto ragazzi mi sono divertita stasera" non aspetto una risposta e chiudo la porta della camera. Le guardie al di fuori della stanza sono veramente tante e la stessa che mi ha parlato prima si avvicina dicendomi "buona sera athena la scorto fino alla stanza e poi ritorno qui, come vede non siamo in pochi può stare tranquilla" faccio cenno di si con la testa e ovviamente mi porta davanti a quella che sarebbe stata la stanza in cui sarei dovuta stare io, è sempre così prevedibile questo uomo, apro la porta e lo scenario che mi trovo davanti è diverso da quello che mi aspettavo in realtà non c'è nessuno in pericolo di vita e lui è ammanettato sia dai piedi che dalle mani ad una sedia, nella stanza ci sono a occhio e croce una decina di guardie che al mio ingresso mi fissano con fare interrogativo e in seguito dalla porta entra Laura che mi abbraccia in modo molto composto e mi informa che sono riusciti a liberare il poliziotto inizialmente preso d'ostaggio e che ora sono pronti per riportare mio padre in galera, io faccio un sospiro di sollievo e lascio spazio agli agenti che insieme a quelli presenti in tutto il piano lo scortano fino al piano terra e lo caricano su un furgone blindato scortato da diverse volanti.

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