Capitolo 22

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D : "vedo una ragazza che sta iniziando ad abbassare la guardia, ma che ogni volta che la abbassa le entra un colpo sempre piu' forte del precedente. Questo e' quello che vedo ora ti dico quello che direi a questa ragazza. Le direi di fidarsi delle persone che sono vicine a lei, ma ancora di piu' di iniziare a lasciare andare le emozioni che ha annodate in gola, perche' non saranno gli ansiolitici a sciogliere quel nodo ma sarà' solo la sua testa a poterlo fare. E' una cosa estremamente difficile e io stesso non sono ancora riuscito pero' se questa ragazza vorra' io saro' il suo soldato quando sara' l'ora di combattere e in cambio non chiedero' niente soltanto un sorriso"
Dopo quelle parole mi appoggio sulla sua spalle e lui mi accarezza la guancia e mi lascia un bacio sulla testa, rimaniamo cosi' per un poi
D : "direi che conviene scendere se no Eva tra un po' chiama ambulanza, carabinieri e chiunque gli passi per la testa"
Mi viene da ridere e lui rimane quasi sorpreso da questa reazione ma sorride subito per la paura che io me ne accorga, una volta vicino alla porta lo chiamo per farlo girare e lo abbraccio sussurrando un piccolo grazie.
Faccio fatica a scendere le scale in quanto ho una sensibilità diversa per colpa degli ansiolitici, mi viene subito in contro Vic
V : "come stai?"
"Meglio meglio, un po' rincoglionita "
E : "ah ok allora e' tutto nella norma"
Scoppiamo tutti a ridere e poi arriva Thomas che mi abbraccia e io ricambio timidamente. Ho perso la cognizione del tempo ma penso sia ora di cenare perché vedo che Damiano e' andato subito a cucinare e sta chiedendo se gli altri abbiano già mangiato o meno.
Mi siedo sul divano e insieme a me Ethan mantenendo pero' un po' di distanza
E : "sono contento che tu e Damiano stiate passando del tempo insieme"
"Dici? Io ho paura di riportarlo sulla strada sbagliata poi lui che e' riuscito ad uscirne"
E : "no secondo me proprio perche' siete molto simili riuscirete a salvarvi a vicenda, sarà difficile ovviamente e litigherete tantissimo perché dovrete fare i conti con le vostre corazze, con la vostra testardaggine e con i rispettivi passati, ma una volta superate queste cose fidati che uscirà qualcosa di bello e puro"
"Mi spaventa un po' l'idea di legarmi sinceramente"
E : "anche a lui camy, poi immagino che non sia facile per te soprattutto dopo quello che e' successo oggi, pero' se c'e' una qualità che Damiano ha maggiormente sviluppata già di natura e' la serieta'. Non tradirebbe mai la fiducia di una persona qualsiasi cosa possa succedere tra lui e questa."
Arriva Eva che si siede in braccio al ragazzo e ascolta quello che stava dicendo sorridendo e guardandomi come per dirmi " fidati".
Vic e Thomas richiamano la nostra attenzione invitandoci ad andare a tavola ed e', penso ormai inutile dire che io vorrei essere ovunque tranne che a tavola.
D : "se non assaggi la mia carbonara mi offendo sappilo"
V : "no no e' proprio reato non assaggiarla"
A me viene da ridere e inizio ad avvolgere le linguine alla forchetta e facendo un sospiro che fortunatamente non sembra percepire nessuno mi porto alla bocca la forchetta
"Porca troia se e' buona" sono rimasta sconvolta da quanto sappia cucinare bene
E : "no va beh penso che sono anni che sogno di vederti luccicare gli occhi per un piatto di pasta" dopo questa frase iniziamo a ridere e Damiano puntualizza che questo e' IL piatto di pasta per eccellenza aumentando le risate di tutti.
Riesco a finire quasi tutto il piatto e vedo che Eva mi sta guardando incredula e mentre iniziamo a sistemare il tutto mi si affianca e all'orecchio mi sussurra
E: "spero che non sia solo per gli ansiolitici che tu abbia mangiato, ma anche perché vuoi dare una svolta alla tua vita. Camy ti si sta presentando davanti la possibilità di tornare a vivere ti prego non ignorarla"
Mi giro e per rassicurarla non dico niente le lascio un bacio sulla guancia in quanto non posso abbracciarla perché ho tutti i piatti in mano e lei mi risponde con un sorriso e sono anche abbastanza sicura che le siano venuti gli occhi un po' lucidi. Metto i piatti nella lavastoviglie e alzo le maniche della felpa che indossavo scoprendo le ferite sulle braccia che mi ero causata con le unghie nel momento di nervosismo che avevo avuto la mattina.
D : "conviene che le disinfetti perché sono un po' profonde"
"Poi vedo"
D : "bona la carbonara eh"
"Troppo, devo ammettere che sei bravo a cucinare"
D : "lo so lo so"
E se na va pavoneggiandosi e dandosi delle arie che mi fanno ridere.


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