Sanzu Haruchiyo - èchame La Culpa.

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TIPOLOGIA: CSI - LEMON
PAROLE: 1332
INFO: LEGGETE LA NOTA AUTRICE PER FAVORE, GRAZIE. 
INFO 2: TEMI SENSIBILI (C'E' UNA FRASE FRAINTENDIBILE, NON SENTITEVI OFFESI IN NESSUN MODO, ERA SOLO PER SDRAMMATIZZARE IL TUTTO)

<<Piano! Non c'è bisogno di spingere così forte!>>

Il bastardo alle mie spalle non fa altro che spingermi per accompagnarmi in questa dannata cella. Non mi aspettavo di finire la serata in questo modo. Non volevo entrare in questo posto maleodorante, pieno di pazzi, feccia della società. No, non me lo aspettavo per niente. Speravo vivamente che dopo l'interrogatorio mi lasciassero andare, infondo non ho fatto niente di male. Incredibile come al giorno d'oggi l'opinione pubblica abbia ancora molta influenza sulle istituzioni.

<<Cosa mi è sfuggito?>> non riesco a chiedermi altro, - cos'ho sbagliato? - sono le uniche domande che mi affollano la mente. <<Stia zitta e cammini>> fa il poliziotto alle mie spalle premendo con forza i miei polsi al mio fondo schiena per mettermi fretta. <<Se voleva toccarmi il culo poteva farlo senza troppi complimenti.>> commento acida. <<Signorina, la prego di stare zitta, altrimenti al posto di passare una notte qui dentro, ne passerà molte di più.>> sospiro affranta - il più teatralmente possibile - <<Potrei abituarmici, l'importante è che mi tenga compagnia lei. Le piace l'idea?>> giro di poco la testa per vedere la sua reazione, ed è proprio quella che mi aspettavo: è arrossito.
Muovo - come posso - le mani, cercando di toccare il bell'imbusto dietro di me, ma dev'essersi accorto delle mie attenzioni, tanto che mi ferma all'improvviso e apre una cella dove ci sono cinque uomini poco raccomandabili.
<<Stia ferma per favore, adesso la libero, tornerò tra poco, per ora devo verificare alcune cose.>>

I miei polsi si liberano dalla fredda presa di quegli arnesi che andrebbero usati soltanto in camera da letto, facendo crollare ulteriormente le mie aspettative.
<<Non lasciarmi, ti prego! Te lo faccio un lavoretto per calmarti! Ma non abbandonarmi ti prego!!>> urlo disperata all uomo che mi sta ignorando, cercando di mantenere un contegno degno di un uomo delle forze dell ordine.

- Ho visto benissimo il rigonfiamento nei tuoi pantaloni, di certo non era la pistola, ma soprattutto non mi è sfuggito come mi hai guardata, non è finita qui, caro il mio poliziotto. -

Una risata alle mie spalle attira la mia attenzione. Mi giro per vedere chi si sta prendendo gioco di me. <<Che c'è? Ti stai per caso divertendo?>>
Incrocio i miei occhi con delle iridi azzurrissime e dei capelli tinti di un rosa singolare. <<Cazzo ridi, ah?>> incalzo il ragazzo che continua a ridere.

<<Ho visto la stessa scena prima!!>> si sbellica dalle risate. Lo guardo sconcertata e mi avvio nella sua direzione, tra tutti quelli qui dentro, sembra il più simpatico. Non appena mi siedo accanto a lui, mi indica un punto fuori dalla cella: più precisamente, la scrivania dove ora è seduto il bell'imbusto di prima.
<<La vedi quella?>> mi chiede.
<<La poliziotta?>>
<<Si>>
<<Che ha fatto?>>
<<Le ho offerto un po' di compagnia e mi ha rifiutato.>>
<<Io non l'avrei fatto.>> commento con leggerezza.
<<Io neanche. Ma a quanto pare i due stanno insieme, altrimenti non si spiega.>>

- Mi ha appena fatto un complimento? -

<<Dimmi, ma tu come ci sei finito qui dentro?>> la curiosità mi sta divorando, devo sapere cos'ha fatto questo strambo per essere qui dentro.
<<La vedi quella?>> indica nuovamente.
<<Colpa della poliziotta?>>
<<Si, stavo vendendo della finta droga in un parchetto, mi divertivo a vedere i ragazzini convinti di calarsi chissà cosa, mente in realtà quelle che gli avevo dato erano semplici caramelle. Mica gli do la mia roba! >>
<<Ok... E per questa stronzata ti hanno portato dentro?>>
<<No... Mi hanno portato dentro perché quando ho visto lei, le ho chiesto se volesse fare parte di qualche mio giro, non per vantarmi ma ho molti introiti qui a Tokyo.>> si interrompe, ma solo per schiarirsi la voce ed alzare il tono <<Quando le ho chiesto di entrare nel mio giro di PROSTITUZIONE HA DETTO NO! MI HA MESSO LE MANETTE E MI HA PORTATO QUI! POTEVAMO FARE I MILIONI IO E TE INSIEME!!>> urla verso la poliziotta lanciandole anche un bacio.

Tokyo Revengers - One ShotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora