10. Nuovo numero

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Mi scuso per eventuali errori!

Ho sentito una forte spinta alla mia destra, Aria che mi leggeva chiaramente nella mente mentre Eren si dirigeva verso la sua scrivania appena assegnata.

Mentre camminava verso di me, mi fece un breve ma apparente sorriso compiaciuto, guardandomi quasi con tatto da capo a piedi mentre si avvicinava.

Si capiva senza nemmeno parlargli che era affascinante.

Non ho distolto lo sguardo da lui una volta mentre ha messo la sua borsa sulla scrivania alla mia sinistra e si è seduto accanto a me.

Ho colto immediatamente il leggero odore di erba, che era chiaramente coperto dal forte profumo di colonia.
Per qualche ragione, il profumo mi attirava.

Guardai mentre tirava fuori il laptop dalla borsa, gli anelli d'argento sulle sue dita catturavano i miei occhi c/o mentre correvano sul bordo del suo computer, aprendolo mentre iniziava a digitare.

Improvvisamente si rivolse a me.

"Tutto bene?" chiese Eren, l'angolo del labbro sollevato quel tanto che bastava per vedere la punta del suo canino.

I suoi occhi color smeraldo erano fissi sui miei mentre si accasciava sulla sedia, aspettando la mia risposta.

Merda per quanto tempo l'ho fissato, pensai, sentendo il mio stomaco girarsi mentre l'imbarazzo mi colpiva il viso.

"Oh... no, scusa, ero solo distratta." Ridevo nervosamente, il suo sguardo si sentiva quasi caldo sulla mia pelle con intensità.

Emise una risatina sommessa, la luce che entrava da una finestra catturava il suo piercing al labbro, luccicando dal metallo argentato e catturando ancora di più la mia attenzione.

"Non mi sto lamentando," disse mentre si piegava di nuovo in avanti e appoggiava un gomito sulla scrivania, appoggiando il mento sul palmo della mano perché non interrompeva nemmeno una volta il contatto visivo.

"Una bella ragazza come te non dovrebbe scusarsi per avermi guardato." Sorrise, la sua voce aveva quasi un accenno di seduzione nel suo tono basso ma non potevo dire se me lo fossi immaginato.

Mi sono subito agitata ma ho cercato di non darlo a vedere perché Levi era a pochi metri di distanza a insegnare al resto della classe.

Non stavamo insieme, ma era strano flirtare con qualcun altro oltre a lui, non che io fossi contraria.

Volevo più opzioni, non essere quel tipo di persona, ma avevo la sensazione che Levi potesse potenzialmente essere un giocatore.

"Grazie," dissi con un sorriso.

"Eren, giusto?" Gli chiesi nel modo più raccolto possibile, stabilendo lo stesso intenso contatto visivo che ho stabilito mentre non ero pronta a tirarmi indietro.

"Giusto." Lui annuì, inclinando la testa mentre si concentrava sulle mie parole.

Proprio mentre Eren stava per dire qualcos'altro, mi sono resa conto che il resto della classe era in silenzio.

"Voi due marmocchi." Sentii Levi dire con voce particolarmente seccata davanti alla classe.

"Stai interrompendo la mia lezione." disse il corvino senza mezzi termini, fissando con occhi minacciosi Eren.

Di solito non era così aggressivo nel tono, Levi era più schietto e sarcastico, ma si potrebbe dire che fosse davvero arrabbiato in questo momento.

È stato comunque sorprendente per noi perché non era la terza volta che ci diceva di stare zitti.

Professor Ackerman | Levi x Reader Where stories live. Discover now