capitolo 12: qua è iniziata e qua finisce

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Corsi tutta scazzara dentro al bagno delľHotel dove vomitai tutta la cesta di ciliege che avevo mangiato poche ore prima.

Che palle erano così buone! Peccato.

Mi vennero dei crampi fortissimi allo stomaco e un mal di testa che madonna ero a terra agonizzante.

Mi accorsi, che non mi era venuto il ciclo-

OH PORCA SPUPAZZOLA NON PUO ESSERE!!!

Bhe fin lì non ci diedi peso, chissene di qualche giorno di ritardo.

Il problema arrivò il giorno dopo, dove i crampi e il vomito pazzo peggiorarono.

In quei giorni non dormii nella mia stanza, che in quel momento era diventata la stanza mia e di Tayler 💀

Evitai in tutti i modi James, non potevo più guardarlo negli occhi. Mi vergognavo troppo.

Tre giorni dopo, presi il primo test di gravidanza che mi passò per le mani nella farmacia affianco all'hotel.

Ľansia che provavo era IMMONDA

E....

NEGATIVA! si CAZZO si SI, fiuuuuù ero salva, però allora non mi riuscivo a spiegare il perché di quei crampi.

presi le medicine prescritte e i crampi cessarono.

Peccato mi ero rovinata la vacanza per colpa di questo e per colpa di Tayler. Quella brutta testa di-👽

Passò così una settimana, e poi ľaltra. Ormai era ora di ritornare in patria. La Spagna era magnifica e non scorderò mai gli spagnoli e i loro 🍸 🍸 🍹 🍸

ma... non ero soddisfatta, non volevo assolutamente finire la vacanza senza prima salutare come si deve James.

Quindi, la sera prima, aprì la porta della mia stanza nel cuore della notte e in punta di piedi, a passo felpato, come un gatto mi diressi alla sua stanza.

Bussai, e subito mi aprì, la porta sciocchini hahahahha😂😂.

Appena entrata all'interno di quello stanzino così buio e poco illuminato mi voltai a guardarlo, e notai che i suoi occhi erano già persi nei miei.

"James; la tua stanza mi ricorda molto quello stanzino nella scuola"

*james si morde il labbro e sospira*

"Tessa lo sai cosa mi provoca quando nomini quello stanzino"

"Lo so James, fammi tua"

James si sbottonò la camicia leopardata e mi saltò addosso come una giovane gazzella.

Mi spogliai e cominciai a leccarlo come un ghiacciolo al sole, e lui fece la stessa cosa con me.

Me lo infilò così velocemente che mi dava ľimpressione di una marmotta che esce e rientra all'interno della sua tana.

Questa volta non ci attaccammo da nessuna parte, ci rotolavamo sul letto, sui mobili, sul tappeto. Eravamo uniti, la sua spada nella mia roccia.

Un piccolo Artù.

Mi sbattè sul comodino e poi sulla finestra, lui venne e così anche io. Non trovavamo pace, io non volevo che smettesse e lui sembrava senza pace. Una vera tigre in gabbia.

Lo mordevo e gemevo,
Gemevo e mordevo.

Un vero mix di cose eccitanti messe insieme.

Eravamo come animali, animali in gabbia che cercavano di liberarsi.

Scopammo come formiche fino al mattino seguente. Con lui le ore passavano velocissime. Quando mi risvegliai, ero nuda al suo fianco. Abbracciati, così tanto che soffocavo.

Avevamo iniziato in Spagna e in Spagna la nostra avventura finiva.

Tayler, nel mentre, mi stava cercando.

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Un Amore ConsensualeWhere stories live. Discover now