capitolo 9.

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la sera precedente non era successo nulla di particolare .
si eravamo svegliati per l'ora di cena senza rivolgersi una parola e mangiarono silenziosamente la pasta sotto l'occhio vigile di raimondo che si studiava attentamente i due .
dopo mangiato andarono a dormire nuovamente ognuno nelle proprie camere e l'unico rumore che si sentiva erano le loro porte sbattere .

il giorno dopo christian eseguí la stessa routine del giorno precedente e così anche mattia , con la differenza che quest'ultimo ora si trovava a casa davanti all'armadio a scegliere dei vestiti da indossare visto che sarebbe uscito e doveva essere impeccabile ovunque sarebbe andato.

alla fine dopo varie ore e dopo aver buttato completamente tutto l'armadio a terra e sul letto peggio di una ragazza decise di mettersi una camicia bianca con sbottonati dei bottoni e un pantalone nero semplice aderente .
vestito così si sentì per la prima volta a suo agio e bello .
si infilò anche la matita sotto l'occhio e le dr martens e dopo i vari gioielli e il profumo uscì dalla stanza vedendo già che era arrivato l'orario e scrisse velocemente un bigliettino per poi uscire di casa e incontrarsi con i suoi amici

***
il biondo usciva raramente e raimondo era felice ogni volta che mattia comunicava di uscire e infatti non si preoccupava per l'ora del rientro.
una volta ogni tanto che usciva voleva dargli tutta la libertà del mondo

***
erano le 4:30 e christian come al suo solito si svegliava per prepararsi per un altro giorno di stage ma appena scese non si aspettava di trovare un mattia rientrare a casa proprio in quel momento .

christian : dove sei stato?

mattia alla domanda di christian non rispose , non ascoltandolo minimamente .
l'unica cosa che fece era sedersi su uno sgabello e fissare il ragazzo .

mattia : e tu cosa ci fai sveglio a quest'ora christian ?

christian alzò gli occhi al cielo e iniziò ad osservare i lineamenti del ragazzo e poi tutto il suo outfit.
il ragazzo aveva gli occhi lucidi ma non quel lucidi dal pianto , le guance ancora arrossate e le labbra leggermente gonfie .
la camicia aveva solo un bottone attaccato e i capelli leggermente disfatti .

mattia : non sono andato in discoteca e non sono ubriaco , ho solo 16 anni e non mi piacciono manco quei luoghi .
preferisco andare al parco a fare una passeggiata.
*disse mattia come se leggeva nella mente del moro*

il moro dal suo canto decise di non dire nulla e continuare quello che stava facendo , anche perché non erano fatti suoi e infatti lo ignorò per tutto il tempo dandogli in continuazione le spalle per far capire che non voleva essere disturbato , anche perché odiava parlare di prima mattina.
in realtà sempre ma quello era un dettaglio poco importante .

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i due si ignorarono per tutta la giornata anche perché christian passava sempre più tempo in palestra e mattia si chiudeva in camera e usciva di lì solo per mangiare

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