Capitolo 73 (✔️)

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Una settimana è passata e la Lincoln è pronta per ritornare a casa. In questi giorni il lavoro è stato tanto e il dover andare a controllare i lavori da Dom ha solo contribuito a farmi sentire più stanca del dovuto. Ho già avvisato i ragazzi dell'arrivo del rimorchio che porterà l'auto qui per aspettare l'arrivo di Robert nonricordoilcognome, il proprietario della Lincoln. Quando la vedo arrivare coperta dal telo, l'unico pensiero è quello di guardarla prima di poterla effettivamente consegnare. Non perché non mi fidi dell'operato dei dipendenti di Dom, ma perché non essendo stata presente per tutta la durata dei lavori, ho paura che qualcosa sia potuto andare storto. Maniaca del controllo, lo so. Una volta scoperta, la Mark III si mostra in tutta la sua bellezza ed eleganza, nel suo colore originale e con tutte le piccole modifiche che avevo istruito di apportare. Niente di più e niente di meno, proprio come l'avrei fatta io. Anche Ryan è contento del risultato ammettendo che l'antracite non sarebbe stato il colore adatto a questa stupenda auto. Spero che la reazione di Robert sia la stessa. Ho le mani che sudano come se questa fosse la prima auto su cui metto le mani. Nemmeno la prima volta che completai un lavoro ero così tesa ed ansiosa. Forse perché l'idea è stata tutta mia e non vorrei deludere un cliente che ha sempre contrattato solo ed esclusivamente con mio cugino. Quando lo vedo entrare in garage in compagnia di Ryan, il cuore riprende a battere in modo talmente frenetico che ho cominciato ad avere paura che uscisse dalla gabbia toracica. Ma quando gli occhi di Robert si sono soffermati sulla sua auto e ho visto la sua espressione ho ripreso a respirare. Ci ha ringraziati per aver riportato la Mark III al suo reale splendore onorando così la memoria di suo padre, primo possessore di quest'auto. Si è raccomandato di fare i complimenti ai meccanici che hanno compiuto lo splendido lavoro, pagandoci pure più dei quanto avevamo stabilito come una sorta di bonus per il lavoro fatto. Abbiamo cercato di persuaderlo a darci solo quanto avevamo pattuito ma ha insistito, impedendoci di ribattere ancora. Io e Ryan comunque abbiamo deciso di dare questa parte in più come supplemento per i lavori ai ragazzi di Dom perché, in fin dei conti, sono stati loro a compiere il capolavoro. Decido di recarmi subito dai ragazzi per concludere l'affare e per ringraziarli di persona, e a nome di Robert, per il lavoro. Raggiungo, in tempo record e ringraziando il cielo, Echo Park pronta per festeggiare insieme ai ragazzi il lavoro ben fatto. Ma, non appena il mio sguardo si sposta leggermente verso sinistra, in uno dei posteggi riservati ai ragazzi dell'officina, una Porsche Cayman Techart viola, oscena ai miei occhi, che potrebbe appartenere solo ad una persona, la stessa persona che una settimana fa mi sfidò, mi fa irrigidire sul posto. Non ho avuto il coraggio di prendermi questa cosa viola, perché odio le Porsche e anche il viola. Ma più di tutti, odio Cindy. Entro nel garage ormai solo per sbrigare le pratiche burocratiche per il lavoro fatto, dimenticandomi di aver pensato di poter festeggiare con le persone che ritengo i miei amici. Non appena tutta l'officina entra nella mia visuale, Dom e quella smorfiosa, irrompono nel mio campo visivo e il fatto che lei le sia praticamente spalmata addosso, mi manda il sangue al cervello. Decido di non soffermarmi a lungo su quella scena da film a luci rosse, per poterlo portare su Brian che richiama la mia attenzione. Lo saluto e lo invito a raggiungere l'ufficio per poter mettere in pari il nostro debito. Mi guarda con aria stupita, considerando che ho visto in che atteggiamenti sono quei due, e forse si aspettava una scenata alla Sam, ma non è il momento ne il luogo adatto per discuterne, sono qui per altro.

"Da quando quest'officina è diventata un bordello?" mi lascio scappare queste parole seguite da una ghigno di disgusto.

"Sam.." mi riprende Brian ma vado troppo di fretta per aprire una discussione anche con lui.

"Sbrighiamoci, devo tornare in officina." Non dandogli modo di continuare. Riporto i ringraziamenti di Robert, spiego del regalo che io e Ryan abbiamo deciso di fare loro dopo aver ricevuto un compenso maggiore rispetto a quello richiesto e mi metto a cercare il libretto degli assegni che, solo ora, mi rendo conto di non aver preso, lasciandolo a contemplare la mia scrivania. "L'ho dimenticato, ti dispiace se te lo porto stasera?" mortificata per la mia sbadataggine.

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