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Victor non riusciva a dormire, si girò e guardò dritto a sé.
Di solito... c'era sempre la faccia di Sun dietro di lui, era di una tenerezza disarmante da sveglio ma da dormiente... Molto peggio!
Ma ora, lui non era qua, l'aveva lasciato sul divano.
Dove il piccolo si corriva per non "sporcarlo" come diceva lui.

"Sporcare..." Disse a bassa voce e questa volta si diede del coglione.
Si alzò velocemente ed andò nella stanza dove c'era il piccolo.
Era chiuso in sé stesso, lo vedeva, aveva le braccia strette attorno alle gambe e stava piangendo, lui lo faceva silenziosamente.
Strinse forte le mani, era così arrabbiato da dimenticarsi il vero motivo per cui lo fosse così tanto.
Si mise davanti a lui, ma l'altro stava chiudendo gli occhi con forza e piangeva, soffocando ogni tipo di rumore mordendosi sicuramente le labbra, era girato dall'altra parte.
Quella vista era davvero troppo dolorosa per il grande.

D'impulso allora lo prese in braccio, notò come spaventato Sun lo guardò subito.
Rimase però zitto, lo sentiva quasi tremare e non muoversi ed ancora Victor pensò di essere un vero coglione.
Lo mise sul letto e lo coprì con la coperta.
Si corricò poi vicino e gli disse buonanotte.
Voleva fare altro, ma non sapeva come, forse... Farlo dormire era la cosa migliore ora, domani avrebbe fatto un discorso, a mente fresca.

Sun però non capiva... Che stava succedendo?!
N..non lo odiava?! Non era deluso?? Perché lo trattava così bene? Gli faceva pena?
Forse non doveva, ma la sua mano toccò debolmente la schiena dell'altro, la strinse quasi subito.
Sun si avvicinò con la testa e Victor sentì la sua schiena diventare umida.
"Mi dispiace" parlò il piccolo ed il grande si sentì soffocare da tanto dolore in una sola frase.

"Mi dispiace! Io... Non so che fare! Mi dispiace! Non... Non ignorarmi... Non farlo anche tu! Mi dispiace! " Scoppiò a piangere e si sentì davvero pessimo, ma non voleva tornare come prima, non voleva perdere anche lui.
Non voleva deluderlo eppure l'aveva fatto...

Victor si girò subito e lo abbracciò forte.
Che aveva fatto?! Lo aveva ridotto lui così?!
Non avrebbe mai potuto ignorarlo davvero.
Sun continuava a piangere e lo stringeva come un bambino.
Lo accarezzò dolcemente, lasciandosi sopraffare da quell'affetto troppo forte e violento per lui.
Quando lo vide calmarsi leggermente cercò di trovare le giuste parole.

"Sono arrabbiato con te, ma non è una vera arrabbiatura.
Ce l'ho con me stesso, ti ho messo in questa situazione e non voglio che tu faccia una cosa del genere.
Perché SO quanto questo ti fa male.
Sono furioso per questo caso perché ODIO quando mettono dei ragazzini.
Non ti ho parlato perché avevo paura di scaricare tutto su di te.
Come potevo parlarti dopo averti costretto a fare una cosa tanto spregevole?" Non si fece vedere in faccia, preferiva tenerlo vicino e parlargli così, si sentiva più sicuro.
Sun invece si sentì quasi liberare, quella pesantezza che quasi non lo faceva camminare era scomparsa.
Sentirlo parlare così e sentirsi così... Protetto, difeso, lo fece sentire bene.
Quando provò ad alzare lo sguardo lo sentì stringere leggermente di più e capì.
Victor non voleva farsi vedere ora.

"È stato orribile... Ma almeno li ho aiutati, hanno avuto una mano amica per due ore... Li ho consolati tutti.
Io ho deciso di aiutarti nel caso, supererò tutto.
Sarò più forte.
Solo... " Incominciò davvero a vacillare, aveva paura a chiedere ma Victor lo spronò.
Era contento per quanto triste di sentire quelle parole, perché capì che Sun nel suo piccolo si sentiva di averli aiutati e forse era vero.
È stato meglio per loro.
"Solo... Non abbandonarmi, non voglio perdere anche a te" il suo cuore batteva all'impazzata, sapeva potesse essere tanto quella richiesta, ma si accorse che quella era davvero una grande paura.
E non solo perché lo aiutava e lo stava salvando... Ma perché una persona come Victor non l'avrebbe mai più ritrovata.

Dal canto suo il grande sentì un emozione mai provata prima, dolore con felicità, serenità con paura.
"Non ti abbandonerò mai Sun" sorrise e fu fiero di dire una cosa del genere, perché era vero.
Non l'avrebbe lasciato, mai.
Lasciò che il piccolo alzasse lo sguardo, si guardarono intensamente, tutti e due persi nello sguardo dell'altro.
Victor si avvicinò piano, sapeva cosa stava per fare...
Ma in quel momento, gli sembrava così giusto.

Lo baciò dolcemente, un bacio delicato, le labbra appena premute, un battito di ciglia.
Il piccolo assaporò quel momento, lo guardò e gli sorrise con tanto di fossetta, "grazie" lo disse con dolcezza e malinconia.

Il grande non si pentì di quel bacio, perché sapeva, quanto né avesse bisogno il piccolo.
Gli accarezzò la testa e si mise più comodo.
Anche se lontani sul letto ora, Sun continuava a stringere la felpa di Victor e questo glielo lasciò fare per tutta la notte.

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