𓏽

35 1 0
                                    

"Nora, allontanati da lì" Maat pronunciò queste parole che risuonarono perfettamente nella testa di lei, distraendola della paura che stava attraversando il suo corpo, perché sapeva che non si trattava di Steven, ma si rifiutava di credere che Marc tutto d'un tratto fosse diventato così violento.

Ad aiutarla nella scelta di seguire il consiglio, o l'ordine, della sua dea, fu l'uomo più anziano, che indietreggiò e poi saltò dal palazzo pronto alla fuga, e Nora a quel punto fece lo stesso.
Dopo diversi ostacoli incontrati sulla sua strada, Nora arrivò nella strada principale della città, guardandosi intorno alla ricerca del suo uomo. al suo posto, intravide in lontananza il corpo del suo migliore amico, dalla parte opposta di un taxi mentre cercava di parlare con gli stessi due che stava picchiando fino a pochi minuti prima: "lasciaci in pace okay?" commentò il più giovane prima che i due cominciassero ad arretrare.
"non ero io prima! devo parlarvi un secondo" quelle parole lasciarono Nora perplessa, ma non ebbe tempo di pensarci perché vide un'ombra alle sue spalle, che si dimostrò quella dell'uomo che lei stava seguendo, che osservava la scena qualche passo più indietro rispetto a lei, mentre quei tre cominciavano a correre via nella direzione opposta alla sua.
"Fatat, sadiquk majnun" esclamò l'uomo in arabo,scombussolandola ancora di più, perchè effettivamente, non sapeva che cosa pensare al momento.
Ragazza, il tuo amico è pazzo.
Ripensando a quella traduzione scosse la testa; poi quando lo vide scappare, capì che conosceva un'altra strada per raggiungerli, e lo seguì a ruota.

Lo rincorse per cinque minuti buoni, poi l'uomo si voltò di scatto e la fece cadere a terra tirando le estremità di un tappeto sulla quale non si era neanche accorta di esserci salita. l'uomo prese una statuetta in mano e corse di nuovo, ora erano in un vicolo nella piazza del mercato. Delle donne la osservavano a terra ma nessuna faceva niente per paura di mettersi in quai seri. Nora fece in tempo a rialzarsi prima di vedere Marc tenere bloccato al muro il ragazzo dai capelli lunghi, per poi essere colpito alla nuca dalla statuetta che l'altro uomo aveva preso, e successivamente essere messo a terra da un pugno ben piazzato in faccia.
una volta a terra, gli occhi di Marc si rigirarono, lasciando intravedere solo il bianco. E da questo, Nora capì che stava per succedere di nuovo qualcosa di strano.

𓅝

Quando Marc riprese conoscenza, non si ritrovò sdraiato a terra in quel vicolo, ma era di fronte all'uomo che aveva messo al muro,con un coltello nel petto dove il manico era ancora tenuto nelle mani di Marc. Questo gli lasciò la spalla che teneva con la mano opposta a quel del coltello, e l'uomo cadde all'indietro, lasciando la lama del coltello insanguinata. Marc si guardò intorno e vide gli altri due a terra, e due auto piene di sabbia capovolte, in più, riconobbe di essere su una altura circondato da montagne e non più in città: " o mio Dio, oddio, Steven che cosa hai fatto?" Domandò infuriato e preoccupato guardando ancora una volta nel riflesso del coltello, per quanto possibile a causa del sangue sopra ad esso.
"Non sono stato io, giuro"
"Allora chi è stato?" Chiese retoricamente, anche se in realtà era lui il primo a sapere che Steven non avrebbe mai ucciso qualcuno, al massimo sarebbe riuscito a farsi ammazzare.
Marc alzò lo sguardo dal coltello e guardando avanti a sé vide Nora, a terra, che si esaminava un taglio sulla gamba, e ne aveva uno anche su un braccio.
"Hey, stai bene?-"  chiese avvicinandosi velocemente a lei, fece per accovacciarsi ma nel mentre la ragazza fece una capriola all'indietro e si rimise in piedi, reimpostando una distanza di sicurezza, che Marc rispettò data la confusione.
Nora guardò il coltello che lui aveva in mano, e lui fece lo stesso prima di lanciarlo a terra facendolo conficcare nella sabbia. Poi cominciò ad osservarlo inclinando la testa da un lato, e guardandolo negli occhi capì che quello era Marc, con una espressione che rifletteva chiaramente la sua paura che lei avesse paura di lui.
La ragazza fece un leggero sospiro di sollievo, per poi raddrizzare e scuotere la testa, riprendendo la sua espressione disinvolta: "okay, che vi è successo tra tutti e due?"

𝖠𝖬    𝖨    𝖣𝖱𝖤𝖠𝖬𝖨𝖭𝖦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora