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"Marc cosa Nora? Che sta succedendo?" Chiese Layla allarmata, scuotendola leggermente.
"Sono riusciti a tornare indietro" affermò Maat, comparendo di fronte alle due ragazze mentre Ammit si rialzava in piedi.
"E che cosa ci fai qui? Raggiungilo!" ordinò la mora alla bionda.
Nora aggrottò le sopracciglia: "e io che cosa centro? vacci tu"
"Al momento non ho una dea che mi ci può portare; io cercherò di scoprire come imprigionare di nuovo Ammit, tu va', non mi piace molto l'idea di Marc da solo ancora una volta con Konshu"
"Beh non è che tu e Harrow siate la coppia perfetta" si ritrovò a commentare la bionda, per poi dover sospirare e accettare.
Si guardò intorno, e si rese conto che tra i cadaveri degli avatar degli dei, qualcuno mancava all'appello:
"L'avatar di Osiride..."
"Come?" chiese Layla confusa
Nora a quel punto guardò Maat prima di sospirare di nuovo:
"E va bene... indossiamo quel costume"
Maat fece un mezzo sorriso prima di toccare il Lapis Lazzuli al centro dell' ankh della collana che ha sempre indossato, da cui si generò un costume azzurro celeste con delle texture di geroglifici, alternati da parti argentate con texture di piume, come le spalliere, le gambe e i polsini. Quella era una vera e propria armatura, nonostante questo, pesava semplicemente come un pesante giaccone invernale, che manteneva comunque la sua mobilità e dinamicità.
Marc quando indossava l'armatura di Konshu era Moon Knight.
Quando Steven indossava quel completo che aveva usato come costume a Londra o per tornare indietro nel cielo per le coordinate della tomba, era più Mr. Knight.
Nora poteva definirsi Lapis Feathers.

"Mi spieghi perché non lo hai mai indossato?" Scosse la testa Layla, incredula, facendo ridacchiare Nora: "non c'è sempre il tempo di aspettare che si generi, anche se ci mette pochi secondi- rispose la bionda, prima di togliersi la collana e metterla al collo di Layla- tieni questa, e cerca un'uomo vestito di blu per la piramide, forse è ancora vivo e può aiutarci a capire come chiudere questa storia."
Layla annuì: "okay, ora vai a prenderlo" disse mentre le strinse una mano nella sua in segno di incoraggiamento, prima di correre dalla parte opposta all'uscita.

Nora tornò a rivolgersi a Maat: "okay, io non volo, come ci arriviamo?"
"Potrei non averti mai detto, che quelle piccole piume che fungono da coltello, sono anche in grado di generare dei portali, se lanciate a terra mentre si pensa alla propria destinazione" disse con un sorriso furbo sul volto.
Nora corrugò le sopracciglia e fece come gli era stato detto, e un portale si formò sul pavimento; la bionda si accovacciò a terra e osservò la sabbia che si intravedeva al di là del portale, dove la luce era decisamente superiore a quella che c'era al momento nella piramide.
"E perché potresti avermelo tenuto nascosto?" Chiese con sarcasmo.
"Non hai mai dovuto fare molto diversamente dal guardarti intorno" rispose la dea scrollando le spalle, prima che Nora saltò all'interno del portale, riuscendo a cadere in piedi nonostante il terreno sabbioso.

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Nora si catapultò all'interno della tomba senza alcuna imbragatura, per poi percorrere il più velocemente possibile la strada che già conosceva per la tomba.
Nel mentre Marc riprendeva il controllo del suo corpo, annaspando data l'acqua che aveva ingerito il suo corpo mentre era teoricamente privo di vita, dato che si trovava ancora in quella pozza d'acqua intorno alla tomba.
Così come Konshu percepì lui, anche Marc in qualche modo percepì lo stesso, mentre sentiva il suo corpo guarire.
Si tirò fuori dall'acqua e rimase accovacciato a terra mentre il suo corpo espelleva i proiettili dalle ferite, prima di cicatrizzarsi e sparire completamente. A quel punto si alzò in piedi e lasciò che le bende che formano il suo costume cominciassero a generarsi, avvolgendo il suo corpo.
Nel momento stesso in cui anche il suo volto stava per essere coperto dalla maschera, una voce a lui familiare attirò la sua attenzione. Marc si voltò di scatto, trovando la sua migliore amica all'entrata della tomba.
"Nora?"
"Hey!" Esclamò quest'ultima prima di buttarsi letteralmente tra le sue braccia, tenendolo stretto in un forte abbraccio che fece sorridere e lasciare entrambi in una risata.
"La devi smettere di farmi prendere questi spaventi" continuò lei una volta allontanata.
"Beh, in mia difesa, stavolta non è stata colpa mia" ridacchiò per poi farsi serio.
E dal nulla, Steven comparve senza preavviso: "e tu dovresti smetterla di essere una continua sorpresa, che cos'hai addosso? Stai benissimo" esclamò euforico, mentre il suo costume simile a un completo elegante si formava attorno al suo corpo.
Poi tornò l'armatura cerimoniale, e con essa anche Marc: "aspetta, questa la conosco, è..." lasciò in sospeso per poter lasciarla finire.
Nora rimase scossa per qualche secondo, prima di sorridergli: "si, è l'armatura cerimoniale di Maat, la indossavo la notte in cui ho cercato di uccidere quell'uomo, forse la hai vista lì..." affermò, colpita dalla consapevolezza che in un modo o nell'altro quella notte Marc era lì.

𝖠𝖬    𝖨    𝖣𝖱𝖤𝖠𝖬𝖨𝖭𝖦Where stories live. Discover now