Capitolo 9

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Christian era stravaccato sul letto in maniera poco elegante, già pronto per la serata. Mentre Mattia era ancora dentro la doccia, con l'acqua che gli picchiettava forte sul corpo abbronzato. Oltre alla sabbia accumulata sul corpo durante la giornata in spiaggia, voleva scrollarsi di dosso anche tutte le paure e le paranoie accumulate nel cuore in quell'ultimo periodo...lo voleva proprio tanto.
Quando uscì dal bagno tutto gocciolante con indosso soltanto un asciugamano a cingergli la vita, Christian sentì un bruciore nel basso ventre che provò a mascherare in tutti i modi, ma che si palesò con un rossore che gli arrivò fino alla punta delle orecchie.
"Tutto apposto fra?" - chiese Mattia.
Era da tanto che non si chiamavano così.
"Sisi, tutto okay. Sbrigati." - rispose Christian spostando lo sguardo sul cellulare, per evitare di continuare a guardare ciò che gli aveva fatto perdere il controllo.

"Lo vedo che non riesci a guardarmi." - incalzò il biondo con sfacciataggine.
Christian inghiottì a secco in maniera evidente, dopo qualche secondo rispose: "Può darsi."
Mattia non credeva alle sue orecchie, non avrebbe mai pensato di ricevere una risposta del genere alla sua provocazione.
"E perché non riesci?" - voleva arrivare fino in fondo alla questione.
Christian posò il cellulare sul materasso, si alzò e camminò a passo lento verso l'amico ancora a petto nudo. Gli si parò davanti con uno sguardo di sfida e disse:
"Perché mi fai proprio effetto così."
"Così come?" - chiese Mattia cercando di non far tremare la sua voce quanto stava tremando il suo cuore.
"Mezzo nudo." - rispose Christian leccandosi le labbra e facendogli lo scanner a tutto il corpo con lo sguardo.
"Se non ti va bene la via di mezzo posso vestirmi o spogliarmi del tutto." - azzardò Mattia.
Il moro non si aspettava tanta intraprendenza ed ebbe una scossa di brividi nel sentire quella proposta.
"Avresti il coraggio di fare la seconda?" - chiese con il cuore in gola.
"Mi sottovaluti." - disse Mattia con tono serio, portando le mani sull'asciugamano.
Christian gli fece cenno di proseguire con il capo mentre si mordeva insistentemente il labbro.
"Fai tu." - gli disse a quel punto il biondo.
Christian raccolse la proposta, portò le mani sui suoi fianchi stringendoli piano e mantenendo gli occhi puntati sui suoi.
Mattia restò praticamente in apnea per qualche secondo.
"Preferisco farlo più tardi senza fretta." - sussurrò poi con un filo di voce, ad un centimetro di distanza dalle sue labbra.
Mattia perse letteralmente un battito e si sentì avvampare.
Dopodiché il moro si allontanò lasciandolo impalato, con il cuore ancora in gola e le guance di un rosso acceso.
"Preparati, ti aspetto giù con gli altri." - disse Christian prima di chiudersi la porta della camera alle spalle.
Mattia fece un respiro profondo e scosse la testa mentre teneva le mani sul volto, che cazzo stava succedendo?

~

Stavano passeggiando in centro, tra centinaia di altri ragazzi sparsi tra le vie di quella città che sembrava accogliere tutti con un abbraccio caldo, fin troppo caldo...c'erano circa 30 gradi nonostante fosse ormai sera inoltrata.
I due ballerini stavano camminando l'uno accanto all'altro, ogni tanto le loro mani si sfioravano a causa del movimento spontaneo che assumevano le loro braccia durante la passeggiata, prima avanti e poi indietro, in perfetta sintonia.
Bastavano quei piccoli contatti fortuiti a fargli aprire una voragine nello stomaco e fargli sentire una pressione all'altezza della cintura.

"Ma raga, prendiamo qualcosa da bere?" - chiese Luigi alla comitiva, esattamente nel momento in cui stavano passando davanti ad un pub gremito di ragazzi.
"Luigino, che intenzioni hai stasera?" - chiese Carola in tono ironico.
Lui scoppiò a ridere.
Tutti comunque manifestarono il loro consenso a fermarsi a prendere qualcosa al pub, tranne Christian che parlò anticipando Mattia:
"Noi arriviamo fino alla Cattedrale intanto." - annunciò indicando anche l'amico al suo fianco.
Mattia gli rivolse uno sguardo confuso, avrebbe bevuto volentieri qualcosina...anche solo per calmare le mille emozioni che provava dentro di sé.
"Okay." - risposero in coro i ragazzi.
Alex lanciò uno sguardo complice a Christian, era contento che il ballerino avesse ascoltato il suo consiglio e stesse cercando di risistemare il rapporto.
"Perché non stiamo andando con gli altri?" - chiese Mattia curioso.
"Così, voglio stare un po' da solo con te." - rispose l'altro facendo spallucce, come se fosse la risposta più scontata del mondo.
Mattia gli lanciò uno sguardo indagatore, per poi abbassare la testa e sorridere mentre si allontanavano dagli altri che erano rimasti fermi al pub.

Camminarono per una manciata di minuti in silenzio finché non fu il biondo a parlare:
"Vuoi rimanere in silenzio fino a che non ci raggiungono gli altri?"
Christian gli lanciò un'occhiata per poi tornare a guardare la strada difronte a sé.
"No, è che vorrei dirti tante cose ma sinceramente non so da dove cominciare." - disse con gli occhi puntati in avanti.
"Comincia da dove vuoi." - lo incitò Mattia.
"Ci andiamo al mare?" - chiese il moro fermandosi e bloccandolo con le mani sul suo torace.
"Eh? Adesso?" - chiese di rimando Mattia stranito.
"Sì adesso, andiamo?"
Mattia notò negli occhi dell'amico un luccichio, una speranza, qualcosa che non voleva far spegnere...perciò abbassò la testa per annuire e gli sorrise complice.
"Però non possiamo andare a piedi, che ne pensi di noleggiare un motorino?" - propose il moro.
"È una buona idea, ma io non lo so guidare." - disse Mattia imbarazzato.
Christian rise...e quella risata sciolse un po' la tensione che stavano provando entrambi.
"Guido io e tu stai dietro, tranquillo." - gli rispose con tono dolce.

Una volta noleggiato il motorino, il primo a salire in sella fu Christian che fece un cenno con il capo all'altro per invitarlo a salire su.
Mattia con delicatezza si posizionò nella parte posteriore del seggiolino con le mani sulle sue stesse cosce.
"Tieniti a me, altrimenti cadi." - disse Christian voltandosi per guardarlo negli occhi.
Mattia sentì uno sfarfallio nello stomaco al pensiero che lui si preoccupasse della sua incolumità in maniera così tenera e, soprattutto, per il fatto che stava stringendo le sue braccia attorno alla vita di Christian coperta soltanto da una maglietta leggera.

Il viaggio in motorino fu un po' lungo ma, appena arrivati, a Mattia sembrò troppo presto per porre fine a quel contatto...avevano scorrazzato per le strade con il vento caldo ad accarezzargli il volto e a scombinargli i capelli che sfuggivano al casco e lui si era quasi assopito mentre stava appoggiato con il petto sulla schiena dell'amico.
"Eccoci." - esordì Christian parcheggiando il motorino quasi in prossimità dell'entrata in spiaggia.
Si mossero entrambi in silenzio, quel tratto di spiaggia era vuoto...più in là si vedevano però le luci di un pub che si affacciava sul mare e la musica ovattata dalla distanza.
Christian si osservò un po' intorno prima di scegliere un posto al centro della spiaggia, né troppo lontano né troppo vicino alla riva, e si sedette direttamente sulla sabbia.
"Torneremo a casa con granelli di sabbia persino dentro le mutande, lo sai vero?" - disse Mattia con tono serio.
Christian scoppiò a ridere.
"Siediti principino, non ci credo che non l'hai mai fatto. Sei tu quello che sta al mare, non io." - lo prese in giro il moro.
"L'ho fatto portandomi dietro il telo, non così." - sbuffò il biondo sedendosi accanto all'amico.
"Principino." - lo canzonò il moro per la seconda volta a bassa voce.
Mattia si voltò verso di lui con uno sguardo di disappunto.
Christian colse l'occasione per guardarlo attentamente: aveva un viso angelico che, osservato al chiaro di luna e con il rumore delle onde che si infrangevano lente sulla riva, gli sembrò uno spettacolo irripetibile.
"Cosa volevi dirmi prima?" - chiese il biondo con gli occhi puntati su quelli dell'altro.
Christian rimase in silenzio.
Dunque Mattia aggiunse: "hai perso la lingua?"
"No..." - rispose il moro. "È che...ogni volta che provo a parlarti di questa cosa le parole mi muoiono in gola." - concluse a fatica.
"Allora dimmela senza usare le parole." - disse Mattia con un tono sicuro, che non rispecchiava quanto invece dentro si sentisse tremare.
"E se tu non lo volessi?" - chiese Christian a bassa voce.
"Devi imparare a correre il rischio Chri." - rispose Mattia.
Quelle parole arrivarono alle orecchie del moro come un incoraggiamento e forse anche un rimprovero...per cui deglutì pesantemente e si avvicinò a Mattia, appoggiò una mano sul suo collo facendo scorrere il pollice sulla sua guancia e la usò come appiglio per avvicinarlo a sé, lo guardo un'ultima volta negli occhi prima di chiuderli e far scontrare le loro labbra. Mattia non perse tempo, questa volta, ad approfondire il bacio e renderlo più intenso. Appoggiò entrambe le mani sulla sabbia, per avere il sostegno nel momento in cui si portò leggermente più avanti per caricare quel bacio di una foga inaspettata dal moro.
In quel momento infatti Christian si staccò delicatamente dal bacio, rimanendo però a pochi millimetri dal viso dell'altro, e lo prese in giro:
"Non aspettavi altro, eh?" - chiese sorridendo appena.
"Coglione." - rispose il biondo sulle sue labbra.

// eccomi qua con un altro capitolo, spero vi piaccia. Fatemi sapere cosa ne pensate con qualche commentino.💘

Fratelli o poco più - ZenzonelliHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin