31. La Conferenza di Dibattito

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«Wen [T/n], dobbiamo davvero farlo anche quest'anno?» Gli occhi profondi di Wen Ning continuavano a scattare da una roccia all'altra

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«Wen [T/n], dobbiamo davvero farlo anche quest'anno?» Gli occhi profondi di Wen Ning continuavano a scattare da una roccia all'altra.
Incastrai l'arco attorno al mio busto, e mi accovacciai per sistemare gli stivali. «Certo che dobbiamo.»
Lui mosse un altro passo verso di me. «La sicurezza è aumentata ancora» disse a voce più bassa, «sembra davvero impossi-» si arrestò di colpo realizzando il suo errore. Infatti, se avesse concluso la frase avrei risposto come sempre: un motivo in più per provarci.

«Wen Ning,» gli posai le mani sulle spalle e fissai il mio sguardo nel suo, «sai che vivo aspettando questo giorno, perciò no, non rinuncerò nemmeno stavolta.» Mi voltai e sollevai la testa. Iniziai a costruire nella mia mente il percorso da seguire. «Però se hai troppa paura puoi aspettarmi qui.»

I raggi trafiggevano il paesaggio arido. Non sembrava la solita QiShan. Le foglie che sbucavano qua e là tra i massi erano più verdi, quelle stesse montagnette aguzze di una tonalità più calda. Non sembrava mai la solita QiShan quando arrivava quel giorno dell'anno. L'aria si riempiva di un chiacchiericcio vispo, seppur distante, e quel mondo così statico prendeva finalmente vita. Le ombre si coloravano e i silenzi venivano colmati.

Sentii Wen Ning deglutire e accostarsi a me. Teneva le mani semicoperte incrociate sul mento, e fissava quelle rocce polverose come fossero tigri pronte a lanciarsi su di noi. Sospirò. «Se ci beccano mia sorella mi farà davvero bere la pozione sfiancante questa volta.»
«Pozione sfiancante? Che roba è?»
Sospirò di nuovo, spostando le iridi azzurre su di me. «Una delle sue ultime invenzioni. La usa per gli interventi più delicati, in cui ha bisogno di bloccare il flusso dell'energia spirituale e rallentare anche quello sanguigno. Ma dicono che la sensazione sia terribile. Ci si ritrova privi di forze, e ci sono un sacco di effetti collaterali.»

Aggrottai le sopracciglia. In effetti non deve essere una bella esperienza. «Ma va'. Figurati se usa una cosa del genere su di te.»
Il suono pesante e ripetuto del Tamburo di Corno di QiongQi fece quasi vibrare le terra. Ripresi a camminare. Avevo già puntato l'attacco da cui avrei iniziato ad arrampicarmi. «L'avrà detto solo per spaventarti.» Alcune volte mi sconvolgeva il fatto che Wen Ning si preoccupasse più di Wen Qing che di Wen RuoHan.

Incastrai la mano su un appiglio e cercai un appoggio con il piede. Spinsi il flusso in me ad agire, in modo che il mio corpo aderisse meglio alla roccia. Raggiunto l'equilibrio necessario, mi diedi la spinta con la gamba sinistra e iniziai a salire. Rapida, senza perdere quella carica, ricreai tutti i passaggi che avevo già immaginato di eseguire poco prima. La superficie era secca e friabile sotto i miei palmi, perciò impiegai ancora più energia perché si legassero direttamente alla massa stabile.

Raggiunsi la meta. C'era una lunga sporgenza sulla fiancata che avremmo potuto percorrere camminando. Strofinai le mani tra loro liberandomi della polvere e poi iniziai a lisciare anche la veste. In quei momenti odiavo indossare abiti bianchi, ma decisi che a rimediare a quel casino ci avrei pensato più tardi in camera. Dall'alto guardai Wen Ning, che era rimasto a fissarmi titubante. «Allora? Vieni o no?»

L'Ultimo Raggio [MDZS x Fem!Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora