La storia di Blaise

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Foto di RAMSHA ASAD on Unsplash.com

Ciao splendide persone che leggete e commentate. Questo capitolo è stato betato un po' di corsa, se trovate orrori, refusi e amenità varie fatemelo sapere con un commento, grazie. Vi voglio bene.

Noy

Le torri di Hogwarts apparvero all'orizzonte come un miraggio. Blaise sentì gli occhi inumidirsi.
Per un attimo aveva creduto che non l'avrebbe mai più viste.
"Fra poco rivedrò il mio dolce Neville" Quanto gli era mancato.

-Muovetevi voi due! Siete delle lumache carnivore!- Alle sue spalle Harry e Draco accelerarono e lo lasciarono in dietro.

-A chi hai detto lumaca?- Gli strillò Potter di rimando. Blaise spinse la scopa al massimo. Sapeva di non poter competere con la Firebolt di Potter, ma poteva sempre tenere testa a Draco e uscirne dignitosamente. Lo superò, o forse l'amico gli permise di raggiungerlo, non ne era sicuro, ma stava tornando a casa e certi dettagli non avevano importanza.
Compirono un lungo giro, attorno al Castello, mantenendo una certa distanza per evitare di essere visti e poi, Potter li giudò verso Hogsmeade.

Ne avevano discusso, sapeva che si sarebbe diretto in quel punto, ma continuava a pensare che non fosse una buona idea e poi, le torri erano proprio lì, a portata di mano, così belle, così familiari.
Atterrarono nella neve, nello spiazzo davanti alla Stamberga Strillante. Aspirò in profondità, l'aria era gelida e sapeva di casa. "Che meraviglia"

-Venite?- Potter li incitò, si stava avvicinando alla porta della casa.

Cosa? Se credeva che lui sarebbe entrato lì dentro aveva capito proprio male. -Te lo sogni, Potter, io non ci metto piede in quel posto- Non era un codardo, niente affatto, ma quella era la casa più infestata della Gran Bretagna! Insomma!
C'era un limite a tutto.

-Non avrai paura dei fantasmi, Zabini? Dai muoviti che non mi sento più le dita dei piedi- Lo sfottè Potter, come osava quel nanerottolo? Se non fosse stato per Draco, gliel'avrebbe fatta vedere lui. Anche l'amico non sembrava affatto a proprio agio, Potter stava fresco se pensava di convincerlo a entrare lì dentro.

-Forza Blaise, prima entriamo, prima possiamo farla finita- Gli disse Draco, avvicinandosi al suo ragazzo che stava aprendo la porta sgangherata di quel rudere. Potter gli aveva sorriso e lo aveva preso per mano. -Vieni dai- Aggiunse quel traditore del suo migliore amico, voltandosi verso di lui.
Dannazione! Non poteva certo mostrarsi tanto codardo da non seguirli, "Ma questa me la paghi, e come se me la paghi" Non sapeva neanche lui con quale dei due ce l'avesse.
L'interno era buio e sapeva di muffa. Nessun rumore sinistro, nessuna luminescenza a tradire la presenza dei fantasmi.

-Sembra tranquillo-

-Certo. Che cosa volevi trovarci? Lumos- Potter illuminò la stanza, amache di ragnatele pendevano dal soffitto e il pavimento era ricoperto di polvere. Che orrore! -Vieni adesso, e cerca di non fartela sotto-

Blaise lo fulminò con il suo super collaudato sguardo glaciale. Si esercitava ogni mattina davanti allo specchio per renderlo assolutamente perfetto, Potter non poteva non notarlo. Peccato che in quel momento stesse perlustrando il pavimento. Uffa, uno sguardo sprecato.

-Dai, Harry, lascialo stare, non ci era mai stato.- Lo difese Draco.

-Perché tu sì?- Chiese all'amico. Quando c'era stato Draco? E perché ci era andato senza di lui?

-Eccola!- L'inopportuna esclamazione di Potter si mangiò la sua risposta, il Grifondoro aveva trovato quella che sembrava una botola sul pavimento e la stava sollevando.

-Adesso, Zabini, vedi di non fartela sotto- Blaise gli fece un gestaccio. Non lo entusiasmava entrare in un buco sul pavimento, ma se significava uscire da lì, era disposto a strisciare in qualunque buco.

Il pendente dei Black- DrarryDonde viven las historias. Descúbrelo ahora