Ma cosa ci sta succedendo?☆

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ANYA/PRESENTE

Sono passate settimane, Damian finalmente si è ripreso completamente ed è tornato a scuola.

Le cose non sono cambiate, io e lui non ci parliamo, entrambi ci ignoriamo e probabilmente è meglio così.

Tutto come prima e zero pensieri negativi.

Si lo so che probabilmente non dovrei pensare così perché ho ancora una missione da completare, però darmi un po' di tempo, dove posso finalmente tornare a respirare non fa mai male.

Apro l'armadietto e poso tutti i libri che avevo oggi.. Tranne quello di matematica, siccome il prof ci ha riempiti anche oggi di compiti.

Poi lo richiudo e con aria stanca mi dirigo verso l'uscita, quella scuola era così grande, prima mi fermai a una macchinetta per prendere qualcosa da buttare sotto i denti, anche oggi non sarei tornata a casa a mangiare, non ne avevo voglia.

Presi un biscotto al cioccolato e un caffè, mi sedetti e pian piano vidi come la scuola si svuotava, oramai era mio solito passare i pomeriggi a scuola, era l'unico posto dove mi tenevo occupata e distratta.

Addentai il mio biscotto, chiusi gli occhi e un gemito di piacere uscì involontariamente, era così buono.

Sempre tenendoli chiusi sentii dei passi avvicinarsi verso di me, probabilmente era di nuovo il bidello che mi veniva a chiedere se era tutto ok.

Poi i passi si fermarono e qualcuno si sedette per terra di fianco a me.

A quel punto aprii gli occhi, pronta a inventarmi qualche stupida scusa per farlo andare via.

Prima che potessi girarmi una voce roca mi fece rabbrividire, -Mi dai un pezzo?- chiese lui.

Non mi mossi di un centimetro, ero come pietrificata, perché lui era ancora qui a scuola, poi tra i tanti piani proprio nel mio, ma soprattutto, perché con me?!

Lui continuava a guardarmi, sentivo il suo sguardo fisso su di me, poi senza che io dicessi nulla strappo un pezzo del mio biscotto e se lo mangiò.

È lì che mi risvegliai.

-Ehy! Non ti avevo detto di sì!- dissi per poi finalmente guardarlo, era così bello, aveva come sempre i capelli mossi i suoi occhi erano chiusi e la sua bocca formava un sorrisino.

Stava ridendo? Di nuovo? E perché?..

Non capivo nulla, non sapevo il perché mi sentissi così, in quel momento avrei voluto soltanto stargli accanto e parlare tutto il giorno con lui.

Restare lì in quel angolino delle macchinette, seduti vicini, a parlare e a ridere, probabilmente era l'unica cosa che desideravo.

E lui lo notò.

Perché subito smise di ridere e torno a guardarmi, e io feci lo stesso, eravamo tutti e due incantati da qualcosa d'inesistente, d'invisibile.

Entrambi persi negli occhi dell'altro.

E poi una forte scossa mi attraversò lo stomaco, era adrenalina, il mio corpo non capiva più niente, e se non mi fossi controllata sarebbe a poco successo qualcosa di terribile.

Ma comunque non riuscivo a distogliere lo sguardo, era così forte quella tensione, avrei voluto.. Baciarlo?

Ma che dico! no no, io Damian l'ho sempre odiato, perché lo dovrei baciare?

Il mio cervello smette di funzionare quando un tocco caldo e potente sfioro le mie dita, per poi avvolgere alle sue, ma cosa stava succedendo, non capivo il perché entrambi ci cercavamo così tanto.

 Mission🕵️‍♀️ {Change Of Plans} ☆spyxfamily☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora