la notte

756 39 2
                                    

Fissavo il soffitto in silenzio, la musica proveniente dalla sala comune era un fastidioso sottofondo.

Dopo una ventina di minuti nella quale mi rigiravo tra le coperte curioso, decisi di alzarmi ed andare a vedere cosa stava succedendo, mi misi una maglietta grigia velocemente, ignorando quella fastidiosa macchia di marmellata sulla manica destra; Uscii a piedi nudi e mi fermai sulla porta.

La festa nonostante l’orario era ancora viva, la puzza di whisky mischiata a quella di sudore dominava la stanza, mio frate- no, lui non era più mio fratello.. Sirius aveva portato degli strani dischi in plastica, o vetro o ad essere sincero non lo so cos’erano, so solo che da essi proveniva una musica, dolce, delicata, le parole parlavano d’amore, le parole parlavano di lui, solo che il volume così alto le rendeva fastidiose o invadenti. Mi infastidiva che esse mi mettevano a nudo, che ci rappresentassero così bene, ma soprattutto che tutti le potessero sentire.

Osservai uno ad uno gli invitati, solo uno era ancora lucido. Lui. Quasi risi quando mi guardo, si avvicinò lentamente, sembrava un cerbiatto spaventato.

Non fraintendetemi quando vi dico che era lucido, aveva bevuto anche lui e non poco. Dietro il vetro sporco dei suoi occhiali gli occhi brillavano, le pupille dilatate mi fissavano mettendomi ancora una volta a nudo. I capelli sudati erano appiccicati alla fronte, l’immagine era un misto tra disgustosa ed eccitante ve lo confesso

James si fermo a qualche passo da me, sentii la gola secca e mi dovetti trattenere dal sorridere “Tranquillo Potter,  ora torno in stanza” lui mi guardo confuso, troppo ubriaco per capire e mi afferrò il polso.

Con i mesi avevo imparato così bene a conoscere quelle mani, la notte quando nessuno ci vedeva, lui si divertiva ad esplorami con esse ed io mi facevo fare, i vestiti sparsi per il pavimento mi ricordavano che era reale, quando era dentro di me, quando mi toccava, quando mi guardava, lui era reale . Ma entrambi sapevamo che il giorno dopo, quando ci saremmo visti in corridoio dovevamo tornare due sconosciuti.


spazio autore

non sono morta, solo che non ho avuto tempo purtroppo
ora mi sono fatta male al piede e tornerò viva

Jegulus HumorWhere stories live. Discover now