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-Oggi starò un po' con Becca.- dissi rivolgendomi a Thomas.

-A proposito.- disse la mia amica interrompendomi. -Ti passo a prendere io?- domandò.

-No no, vengo da sola.- risposi.

Avevo bisogno di farmi una passeggiata all'aria fresca, e poi far uscire una macchina per fare pochi metri sarebbe stato inutile.

-Insisto.- disse lei.

-Ho detto no, grazie.- dissi diventando fredda e lei annuì.

Iniziammo a mangiare chiacchierando del più e del meno, poi la campanella suonò e tornammo ognuno nelle rispettive aule.

Guardai gli orari che mi aveva dato la signora della segreteria, ora avevo italiano. Era una delle materie che più mi piacevano.

-Che fai?- mi domandò Thomas abbracciandomi da dietro, poggiò il suo mento sulla mia sorella ed io sorrisi.

-Vedo che materia ho adesso.- risposi.

-Forse volevi dire abbiamo.- mi corresse lui.

-Anche tu?- gli chiesi.

-Frequentiamo gli stessi corsi, se non per Biologia e Chimica.- rispose e dopo diversi secondi di silenzio mi chiese: -Cosa c'è che non va?-

-Che?- domandai non capendo.

-Hai risposto male a Rebecca prima.- rispose.

-Non mi piacciono le persone insistenti.- dissi.

Arrivammo davanti all'aula ed entrammo insieme a tutti gli altri alunni, Logan non era neanche qui così Thomas chiese alla professoressa di poter cambiare posto per oggi e lei acconsentì. Si sedette accanto a me.

-Già ti mancavo?- chiesi ridendo.

-Sempre.- rispose ammiccando un sorriso.

-Anderson, non ti ho spostato per chiacchierare. State attenti alla lezione oppure la seguirete dalla vicepresidenza.- disse la professoressa "minacciandoci".

Anderson...
Era la prima volta che sentivo il suo cognome.

Tornammo a fare regolarmente lezione ma Thomas come sempre aveva in mente altri piani. Aveva lo sguardo fisso sulla lavagna ma sentii la sua mano posarsi sulla mia gamba sinistra.

Mi voltai verso di lui e feci una faccia strana.

La sua mano iniziò a salire su per la mia coscia e cercai di fare finta di niente, cosa che diventò difficile quando arrivò in mezzo alle mie gambe.

Mi guardai intorno per assicurarmi che nessuno ci stesse osservano e, fortunatamente, erano tutti impegnati a seguire la lezione.

Non mi ero mai trovata in una situazione del genere quindi non sapevo come comportarmi, l'unica cosa che sapevo era che mi stava piacendo, così non feci nulla.
Mi feci travolgere dalle mie emozioni e al comando di queste c'era l'eccitazione.

Però pensai che non era il momento giusto, così con la mia mano bloccai la sua e gliela poggiai sul banco.

Mi guardò con faccia interrogativa e all'orecchio gli sussurrai: -Dopo.-

Sbuffò e tornammo ad ascoltare la professoressa.

Thomas provò diverse volte a stuzzicarmi ma non dieci il minimo cenno di cedere. Suonò la campanella ed uscii dall'aula per poi essere seguita dal bel ragazzo che avevo come compagno di banco provvisorio.

-Vado a casa, ci vediamo.- dissi, stavo per salutarlo ma mi bloccò.

-Vuoi un passaggio?- mi chiese, ma io rifiutai.

Mi diede un bacio a stampo ed io frettolosamente uscii da scuola dirigendomi verso casa.

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04 Luglio 2022, 13:06

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