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Chiusi la porta alle mie spalle e mi ci poggiai con la schiena scivolando lentamente a terra.

-Madison, cazzo apri la porta.-

Logan stava bussando insistentemente ed io non feci altro che stare in silenzio.

-Se lo meritava, tu non lo conosci.-

Sentivo un nodo in gola, le lacrime volevano uscire ma non dovevo permetterglielo, basta piangere! Non poteva andare sempre così, non potevo essere delusa dal comportamento degli altri e stare male, mi alzai ed aprii la porta.

-Sparisci dalla mia vista.- dissi chiudendogli la porta in faccia.

Chiusi a chiave ed andai a farmi una doccia.

Dovevo schiarirmi le idee, entrai in bagno, mi spogliai e mi buttai sotto quel getto freddo.

Piansi.
Era un pianto silenzioso, le lacrime scendevano mescolandosi alle gocce dell'acqua ed io non potevo far altro che accoglierle.
Avevo sofferto così tanto nella mia vita, non volevo più soffrire.

Uscii dal bagno coprendomi con un asciugamano, scelsi dei vestiti, delle scarpe e li misi, stavo ancora piangendo, non potevo stare qui, avevo bisogno di Thomas.

Con ancora i capelli bagnati presi il mio telefono e scesi velocemente le scale, uscii di casa mentre Logan urlava il mio nome.
Chiamai Thomas al telefono.

-Madison...- disse ma io lo interruppi.

-Ti prego vieni da me.- lo supplicai.

-Arrivo.- disse chiudendo la chiamata.

Stavo correndo ma non avevo idea di dove stessi andando, così mi fermai, era tardi ed il vento poteva portarmi un malanno a causa dei capelli bagnati e come se non bastasse iniziò a piovere, così cercai un riparo.

L'unica cosa che poteva proteggermi dall'acqua era un grande albero di fronte a me, nonostante fosse enorme l'acqua passava lo stesso ma in minor quantità. Le gambe mi tremavano, che mi stava succedendo? Mi guardai e mi accorsi di essermi infilata un paio di pantaloncini neri, tipo quelli da ciclista attillati, indossavo una maglia nera corta a maniche corte ed anche delle Air Force.

Le lacrime erano arrivate fin sotto le guance e a causa del freddo le sentii gelare.

Mandai un messaggio a mia madre.

-Mi manchi.-

Lo inviai e spensi il telefono, avevo bisogno di farglielo sapere.

Dopo che decine di auto mi passarono davanti finalmente sentii il rumore della macchina di Thomas, tirò il freno a mano e scese.

Corse verso di me e senza dire nulla mi baciò.
Posò la sua mano sulla mia guancia destra, spinse il mio volto contro il suo e sentii tutti i miei muscoli rilassarsi.
Si staccò dal bacio e mi abbracciò.

-Su andiamo a casa.- disse facendomi salire in macchina.

-Grazie per essere venuto.- dissi dopo aver chiuso la portiera.

Thomas sorrise e mise in moto.

-Vuoi dirmi cos'è successo?- domandò continuando a guardare la strada.

-Ho solo paura di stare lì con lui.- risposi abbassando lo sguardo.

-Adesso è tutto ok.- disse mettendo la sua mano sulla mia gamba.

Sorrisi continuando a mantenere lo sguardo basso.
Parcheggiò la macchina nel garage ed entrammo in casa. Avevo i vestiti completamente bagnati.

-Vieni con me.- disse il ragazzo dai capelli neri.

Lo seguii ed andammo in camera sua.

-Spogliati.- disse guardandomi.

-Thomas non mi sembra il momento...- stavo per concludere la frase ma lui mi parlò sopra.

-Volevo solo darti dei vestiti asciutti per dormire.- rispose sorridendo.

Poi aprì l'armadio, prese una maglia color beige e me la passò. Venne verso di me e mi aiutò a spogliarmi, mi sfilò la maglia e poi i pantaloncini,
Mi sentivo leggermente in imbarazzo, infondo mi aveva vista nuda solo due volte, incrociai le gambe, stavo per prendere la maglia che Thomas mi aveva dato ma lui la prese prima di me, me la infilò ed i miei capelli si scompigliarono.

Si avvicinò a me e mise una delle ciocche dei miei capelli dietro al mio orecchio, chiusi gli occhi al suo tocco delicato. Mi prese per mano e mi trascinò in bagno, ero scalza ed il contatto tra i miei piedi ed il gelido pavimento mi fece rabbrividire.

-Che hai intenzione di fare?- gli domandi non capendo perché mi avesse portata qui.

-Evito di farti ammalare.- rispose prendendo un asciugacapelli.

-Grazie.- dissi cercando di prenderlo ma lui non me lo permise.

-Fatti viziare.- disse per poi attaccare la presa ed accenderlo.

Si posizionò dietro di me ed inizio ad asciugarmi i capelli, passò le sue mani tra le ciocche bagnate e nel mentre mi guardava attraverso lo specchio.

-Che c'è?- gli chiesi curiosa.

-Resta qui.- rispose facendomi rimanere sorpresa da quella sua proposta.

Non esitai, mi voltai verso di lui a lo abbracciai, le mie braccia arrivarono al di sotto delle sue e lo strinsi il più forte che potessi.

-Grazie.- sussurrai.

Poi mi voltai di nuovo e mi feci finire di asciugare i capelli. Una volta fatto andai a mettermi a letto insieme a lui, ci infilammo sotto le coperte ed io mi avvicinai il più possibile.
Avevo bisogno di sentirlo vicino a me, dovevo dimenticarmi di quella brutta giornata, così lo strinsi a me e, tra una sua carezza e l'altra, mi addormentai in quella che da oggi sarebbe diventata casa mia.

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29 Luglio 2022, 16:09

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