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Thomas ed Asia stavano parlando l'uno accanto all'altra, la schiena di lui era poggiata alla sua macchina mentre lei si trovava di fronte a lui.

Scesi dall'auto di Becca, Asia prese la mano del mio ragazzo, il mio cuore iniziò a spezzarsi un po' alla volta, poi passai davanti ai due facendo finta di non vederli.

-Madison.- disse Thomas per richiamare la mia attenzione.

Cercai di accelerare il passo ma ovviamente mi raggiunse.

-Madison.- ripetè si nuovo.

-Cosa vuoi da me?- chiesi voltandomi stufa.

-Parlare.- rispose.

-Hai già qualcuno con cui parlare.- dissi indicando la vipera che gli strisciava sempre intorno.

-È stata lei a venire da me.- si giustificò.

-Non mi pare tu l'abbia respinta. Anzi, tu puoi fare quello che vuoi, ma lontano da me.- dissi tutto d'un fiato.

Non lo lasciai rispondere, sentii il mio corpo cedere così cercai di allontanarmi il più possibile da lui, Cat e Rebecca mi seguirono e ci andammo a sedere al nostro solito tavolo del bar.

-Tutto ok?- chiese la rossa avvicinandosi a me.

-Si.- risposi. -Potrei avere un bicchiere d'acqua per favore?- chiesi al primo cameriere che passò, lui annuì sorridendo e ringraziai.

-Quella stronza, l'ha fatto di proposito a portarci lì ieri. Io la prendo per i capelli e...-

-Cat non è necessario.- dissi interrompendo le possibili minacce della mia migliore amica.

Sapevo che lo stava facendo per difendermi ma ormai era tutto inutile, Asia aveva fatto tutto con le più brutte intenzioni ma alla fine era stato Thomas a comportarsi così.

-Te la senti di restare a scuola? Se vuoi ti riporto a casa.- disse Rebecca.

-No, devo andare avanti e stare a casa non mi aiuterebbe.- risposi sorridendo nonostante sentii una lacrima scendermi sul viso.

Era inutile, nonostante mi avessero spezzato il cuore mille volte io continuavo a sperare che le cose potessero migliorare o tornare come prima, mi sono sempre illusa dell'impossibile, nessuno cambia, dovevo solo ricordarlo a me stessa per evitare di stare di nuovo male.

Asciugai quella lacrima.
Tornò il cameriere con il mio bicchiere d'acqua.

-Potrebbe portarmi un cornetto vuoto ed un cappuccino?- chiesi sorridendo.

-Per me un cornetto alla nutella.- disse B.

-Due.- rettificò Cat.

Il ragazzo prese le ordinazioni ed in poco tempo ci portò la nostra colazione.

Di solito ogni volta che stavo male tendevo a non mangiare, mi si chiudeva lo stomaco ed io invece mi chiudevo in me stessa. Ma come avevo già detto questa volta sarebbe stato tutto diverso.

-È da un po' che non ti vedo con Mathias, che fine ha fatto?- chiesi a Rebecca.

-È tornata sua sorella dalla Francia, sta sistemando delle cose in famiglia.- rispose dando un morso al suo cornetto.

-Tu Cat, come sei messa nell'ambito dell'amore?- le chiese Reb.

-Ho lasciato il mio ragazzo ma lui non vuole rinunciare.- rispose con nonchalance.

-Carino.- commentò la rossa.

Suonò la campanella.
Feci un ultimo sorso al mio cappuccino e, prendendo il mio zaino mi alzai dal tavolo.
Diedi un bacio sia a Cat che a Rebecca e le salutai.
Alla prima ora avevo Chimica e non volevo fare tardi.

-Ci vediamo alla pausa.- dissi uscendo fuori dal bar.

Le mie amiche mi salutarono ed io andai nella mia classe. Entrai e mi andai a sedere al mio banco.

-Chi si rivede, buongiorno splendore.- disse Tyler sorridendomi.

-Buongiorno anche a te.- risposi sorridendo anch'io.

Splendore?

-Alla fine hai trovato il tuo ragazzo?- mi chiese.

Nessuno mi chiedeva mai di Thomas eppure oggi si ostinavano tutti a nominarmelo.

-Si.- risposi fredda.

Tyler stava per dire qualcosa ma fortunatamente entrò l'insegnante che, senza perdere tempo in chiacchiere, iniziò subito a spiegare. Questa materia mi stava cominciando ad interessare, sempre meglio di stare ad ascoltare il ragazzo palestrato che avevo accanto a me.

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13 Agosto 2022, 00:23

Amami in tutti i modi che conosci Where stories live. Discover now