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Volevo corrergli incontro ma ogni particella del mio corpo mi ordinò di rimanere ferma.

Avevamo detto niente più segreti, eppure lui non mi aveva detto di queste gare illegali, e che per di più il suo sfidante faceva sparire le persone.
Fortunatamente il mio ragazzo non era un idiota e avrebbe capito che la cosa più saggia sarebbe stata perdere appositamente.

Sentii una mano posarsi sulla mia schiena e subito mi voltai allarmata, era Cat.

-Tutto ok?- chiese.

-Cosa c'è di ok qui?- risposi guardandomi attorno.

Lei non rispose, mi prese per mano e mi tirò verso gli spalti.

-Io resto qui.- dissi lasciando la sua presa.

-Resteremo qui anche noi.- rispose Becca mettendosi vicino a me.

La gara cominciò, Thomas si trovava in testa, in diverse curve Jason provò a prendere il primo posto ma non ci riuscì. Quel giro sembrò durare un'eternità ma poi il ragazzo che speravo perdesse, tagliò il traguardo per primo.

Sentii tutto il mio corpo irrigidirsi, se veniva definito "il campione" doveva significare che conosceva questo posto e le persone che c'erano, quindi sapeva sicuramente di ciò che faceva Jason agli avversari che lo battevano.
Che gli passava per la testa?

Scese dalla macchina e l'altro ragazzo fece lo stesso, Jason si stava dirigendo verso Thomas ed io non esitai a fare lo stesso. Nessuno doveva permettersi di toccarlo, specialmente un ragazzo che non accettava la sconfitta.

Feci un paio di passi e poi vidi i due gareggianti stringersi la mano per poi abbracciarsi.

Thomas si voltò ed incrociò il mio sguardo affranto e confuso, il sorriso che aveva svanì in mezzo secondo e subito venne verso di me.

Mi voltai verso le mie due amiche e dissi: -Andiamocene.-

Sentii una presa bloccarmi, era sicuramente Thomas, ma non volevo voltarmi, non volevo che vedesse quanto mi aveva ferita.

Provai a porre resistenza ma la forza che avevo io era una briciola in confronto alla sua.
Mi voltai con gli occhi lucidi sperando che lui non se ne accorgesse.

-Che ci fai qui?- mi chiese.

-Sono uscita con le mie amiche.- risposi fredda.

-Questo non è un posto per te.- disse abbassando la voce.

-Per te si invece?- gli domandai.

Rimase senza parole, non sapeva cosa rispondere e lasciò la presa che aveva su di me.

-Madison io...-

Lo interruppi.

-Non voglio sentire nessuna giustificazione.-

Stavo per andarmene ma poi mi ricordai del messaggio che gli avevo inviato.

-E se dovesse capitarti di vedere il mio messaggio fai come se non te lo avessi inviato.- dissi per poi andare verso le mie due amiche.

Mi voltai verso le altre due ragazze e notai che Asia stava ridendo. Si stava divertendo nel vedermi litigare con Thomas.

Le diedi poco peso, salii in macchina e Becca mise in moto. Avevo lo sguardo fissato fuori dal finestrino, vedevo il paesaggio che si muoveva anche se in realtà eravamo noi che ci stavamo spostando.

-Cavolo che idiota.- disse Cat sbuffando.

Becca la fulminò con gli occhi ma in realtà non mi dispiaceva quel commento, non potevo farci nulla se Thomas faceva le cazzate.

-Già.- dissi sbuffando.

-Domani a scuola facciamo colazione insieme?- ci chiese Rebecca.

-Certo.- risposi per entrambe.

Avevamo parlato del cambio di scuola durante la cena e Reb ne sembrava davvero entusiasta.
Arrivammo a casa e salutammo la nostra amica per poi scendere dall'auto. B se ne andò ed io e Cat suonato il campanello.

-Dormiamo nello stesso letto questa notte?- mi chiese la mia amica.

-Certo.- risposi sorridendo.

Mia madre ci venne ad aprire.

-La prossima volta portatevi le chiavi.- disse mia madre con il viso assonnato.

Indicò due mazzi di chiavi che si trovavano poggiati sul tavolo, io e Cat ci guardammo e sapevamo già cosa significavano quegli sguardi.
Domani saremmo andate a comprare un portachiavi uguale.

Mia madre tornò al piano di sotto dandoci la buonanotte ed un bacio sulla guancia.

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12 Agosto 2022, 14:01

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