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«Forza amore e fammi vedere chi sei in pista» gli dico una volta prima che si metta nella sua monoposto. Ci troviamo a Melbourne per la gara e Lando mi lascia i suoi bracciali come scaramanzia e io non mi oppongo, ormai è tradizione essere vicino alla sua monoposto sulla griglia di partenza. Questa settimana è stato meraviglioso perché per diversi giorni ci siamo goduti le nostre giornate in solitaria e ogni tanto avevano Samuel con noi per lasciar mia cugina e Daniel da soli. Non mi è dispiaciuto affatto questo riposo settimanale e ormai io e miei cugini siamo ancora diventati inseparabili perché abbiamo deciso di seguirli per il campionato. Miei zii non hanno detto niente, anzi all'inizio non ci credevano che avessimo conosciuto dei piloti (precisando mio zio è un fan della formula uno) e quando abbiamo fatto una video chiamata sono rimasti scioccato e ci aspettano quando saremo in Italia per il gran premio che li vogliono conoscere. Chi sa il perché è diventato tifoso della mclaren da quando ha conosciuto i due piloti. Il personale di fa il segno di mettersi in disparte per il giro di ricognizione e Lando nelle qualifiche si è piazzato in un bel quarto posto e spero che almeno il podio riesca ad arrivare se no va bene anche così. Non voglio che rischi con la macchina. Li vediamo partire tutti gli ingegneri delle scuderie corrono verso in box per liberare la pista. Zak mi ha chiesto di stare dalla pit lane per fare una check radio e vorrebbe tenermi sotto controllo perché si è affezionato con me. Ormai abbiamo instaurato un bellissimo rapporto che lo posso paragonare come un secondo padre per me. Sa la mia situazione e dopo i miei sfoghi ha voluto che rimanessi al suo fianco per tutta la gara. Mi posiziono vicino con lo sgabello e indosso le cuffie per diminuire il rumore che fanno le monoposto. Che strana prospettiva vedo da qui ed è piacevole vedere cosa accade qui. Sento i rumori forti dei motori, quindi vuol dire che sono pronti per partire. Dallo schermo quando le luci si spengono vedo le monoposto partire uno affianco all'altro e incrocio le dita sperando che non capiti niente di grave. Ho notato che la partenza di Lando è stata magnifica e si trova in terza posizione. Zak esulta per l'ottima partenza e io rimango in silenzio perché io voglio vedere l'andamento nei prossimi giri. Noto che invece Daniel è indietro di posizioni, Zak non parla e spera un miglioramento nei prossimi giri. Non capisco questo calare delle prestazioni in pista, infatti Zak e gli ingegneri si stanno consultando perché non c'è la strategia che avevano parlato prima della gara. Qui ci sarebbe il bisogno di Micol che faccia salire l'autostima al suo ragazzo. Avete capito bene, mia cugina e Daniel stanno assieme e sono una coppia perfetta perché si compensano a vicenda. Lui è solare mentre mia cugina è lunatica, quando sono assieme lei è diversa e gestibile perché le mette una calma assoluta.
Siamo a metà gara e Lando si trova in terza posizione mentre Daniel è in ottava. Sì è migliorato, ma non del tutto perché da come ho capito non spinge quanto deve. Nel prossimo giro Lando deve fare il pit stop per il cambio gomme e così vedo sul momento come lavorano i meccanici. L'andamento è perfetto. Qui deve subentrare Daniel per aiutarlo, ma a quanto pare dalla check radio Lando vuole fare da solo e ha detto di spronare Daniel.
Due secondi e quattro la tempistica del cambio gomme, sono veramente veloci e non oso immaginare quanto stress devono subire i meccanici per il fatto che deve essere perfetto e veloce il cambio gomme. Ritorno sulle schermate e Zak mi dà una pacca sulla spalla perché è felice che sia tutto perfetto.

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«Speriamo che vada tutto secondo i suoi piani» mi rivolgo a Zak parlando tra le cuffie e vendendo che è in estrema difficoltà per arrivare almeno in quarta posizione, lui annuisce solamente perché lo vedo concentrato e Daniel finalmente si è migliorato perché si trova dietro di lui e cerca di tenere dietro gli altri piloti per aiutare Lando che superi Lewis e si ritrovi nella sua posizione di partenza, almeno sono punti che portiamo a casa. Mancano solo solo dieci giri e l'agitazione si vede tra di noi perché non vogliamo che perdano posizioni e portiamo a casa il totale di diciotto punti, il che sono buoni perché così saliamo come classica costruttori. Il pilota numero quattro è un fantastico guidatore e vederlo in pista è un'emozione unica perché è impeccabile e ha una guida perfetta. Per adesso non c'è stato nessun incidente grave e per fortuna nessuno che si fa male. Nessuno vuole un pilota mal messo e speriamo sempre nella sicurezza di queste macchine. Lando sta facendo molto miglioramenti e a cinque giri alla fine si è avvicinato molto alla monoposto numero quarantaquattro di Hamilton e cerca di farsi notare e per studiarlo, deve tentare un sorpasso e di portare un buon risultato. Sono migliorata nel capire questo mondo e sono stupita da me stessa che ho appreso velocemente. Ogni tanto gli facevo notare a Zak qualcosa che non andasse e lui subito a notare il minimo dettaglio che gli dicevo. Solo più tre giri, mamma mia che ansia e ogni tanto sbuffo perché lo trovo eterni perché ci si può aspettare di tutto e ho la tensione a mille perché spero che riesca a superarlo, ma se no va bene anche questa posizione. Due giri alla fine e Lando è sempre in quinta posizione e Daniel è dietro di lui stanno collaborando benissimo e non voglio o più che tentino di superare nessuno perché per gli ingegneri va bene così e non vogliono mosse azzardate.
Ci abbracciamo perché abbiamo portato diciotto punti a casa e sono felice per il mio pilota che è in una bellissima posizione e mi ha dimostrato che può farcela a portare una vittoria a casa. Aspetto che rientri nei box perché ho bisogno di fargli i complimenti. Ho bisogno di abbracciarlo per sentirlo vicino. È stata un'ora e mezza più lunga della mia vita.
Mi butto fra le sue braccia e lo stringo forte, non mi importa che abbia ancora il casco, ma stringerlo fra le mie braccia è una mia necessità. Lui ricambia forte e lo sento urlare dalla gioia, anche in quinta posizione c'è da festeggiare e sentirlo felice mi riempie di gioia. «Bravissimo amore sono fiera di te» lo deve sapere quello che provi per lui e sentire che sta piangendo dalla gioia fa piangere anche me. «Anche per non essere sul podio?» «Non mi interessa, tu sei il mio campione» gli dico con sincerità mentre siamo ancora abbracciati e molti piloti mentre passano mi salutano e io ricambio il saluto. Lo lascio entrare per vari controlli e quando Micol si avvicina ci abbracciamo per il loro risultato.



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