•'𝙲𝚊𝚞𝚜𝚎 𝚝𝚑𝚒𝚜 𝚘𝚗𝚎 𝚖𝚎𝚊𝚗𝚜 𝚏𝚘𝚛𝚎𝚟𝚎𝚛•

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Dopo aver fatto quell'orribile incontro, Jungkook si sentì male, stava avendo una crisi, un attacco d'ansia.
Nella sua mente giravano solo ricordi che lo facevano soffrire.

I due tornarono a scuola e Jungkook entrò di scatto nella sua stanza, Taehyung lo seguì.

Il minore voleva stargli vicino e in quel momento Jungkook aveva bisogno così tanto di lui.

Jimin non c'era, era nella camera di Yoongi, quindi avrebbero potuto parlare tranquillamente.

<<Kookie stai calmo ok? Ci sono io>> disse Taehyung.
<<Come faccio eh? L'hai visto anche tu! Hai visto cosa mi ha detto quel bastardo?!>> urlò Jungkook in lacrime.

<<Lo so amore mio, ma tu non puoi soffrire così tanto per lui, non devi ok? Non se lo merita. Ricordi che tu hai già superato tutto mh?>> provò a tranquillizzarlo Taehyung.

Ma purtroppo Jungkook era in una crisi totale, non riusciva a ragionare lucidamente e le parole del minore da un'orecchia entravano, dall'altra uscivano.

<<Non ce la faccio, Non ce la faccio!>> esclamò ad alta voce Jungkook poggiando la sua testa contro il muro e con le mani che gli coprivano il volto.

<<Amore mio, rilassati per favore ok?>> lo abbracciò da dietro Taehyung.
Jungkook continuò a piangere rumorosamente.

La sua testa era una giungla, se apriva gli occhi vedeva i mostri e se li chiudeva vedeva la morte.

Sentiva un casino dentro di sé.
Il suo corpo era stanco di tutto ciò e la sua mente voleva solo riposare.

<<Va via Taehyung>> disse freddo.
<<No>>
<<Va via ti prego>>
<<Non ti lascio>>
<<Va via! Va via!>> urlò Jungkook in lacrime slacciandosi dalla presa di Taehyung.

<<Ti ho detto di no!>> esclamò Taehyung anche lui in lacrime.
<<Va via cazzo Taehyung va via! Non voglio vederti più va via!>> disse disperato Jungkook per poi gettare sul pavimento un bicchiere di vetro che aveva Jimin sulla sua scrivania.

Taehyung si spaventò.

Quei pezzi di vetro, sparsi per la stanza, erano come Jungkook.

Lacerati dalle ferite.

Jungkook era come quel bicchiere.
Era ormai rotto, spezzato, morto e un bicchiere rotto non poteva usarsi più.

Jungkook corse nel bagno, si chiuse all'interno di esso.
E si mise a piangere più forte di prima.

Stava male, stava morendo dentro.

<<Jungkook apri!>> esclamò Taehyung bussando esageratamente alla porta.

Jungkook aprì tutti i mobili di quel bagno, speranzoso di trovare qualcosa da sniffare, perché quando si drogava nascondeva sempre qualcosa nei posti più stupidi, ma difficili da trovare.

<<Non c'è un cazzo!>> esclamò continuando a guardare i posti dove avrebbe potuto nascondere della polverina.

Si accasciò sul pavimento e passò una mano sotto il mobile del lavandino.

Oltre a cogliere tra le sue mani molta polvere, colse anche una bustina.

<<Jungkook! Amore mio apri ti prego!>>

Jungkook in quel momento non sentì più nulla, la voce di Taehyung suonava così lontana eppure era molto vicina.

Osservò la bustina.
Era eroina.
Sorrise nel guardarla, chissà da quanti mesi o anni era nascosta lì sotto.

𝙼𝚢 𝚏𝚒𝚛𝚜𝚝 𝚕𝚘𝚟𝚎Where stories live. Discover now