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Eddie apere la porta lasciandomi passare per prima,
"Scusa il disordine ma sai, vivere in un caravan non è il massimo. Non mi lamento ovviamente ma..." ride imbarazzato,
"In realtà è bellissimo qui."
"Grazie Ragazza Sbadata."
"Smettila di chiamarmi così" mi fingo imbronciata ma non trattengo una risata "uh Eddie devo chiamare mia madre" mi ricordo all'improvviso.
"Si si. Fai pure" risponde indicandomi il telefono.
"Si mamma sono da un'amica" dico quando mia madre mi domanda dove fossi.
Mentre dicevo questa frase Eddie affianco a me faceva lo stupidì atteggiandosi come una donna e io non resistetti e mi scappò una risata.
"Vabbè mamma devo andare. Ciao!" mi affretto ad agganciare.
"Sei proprio uno stupido" ma non sono minimamente arrabbiata e la mia risata è sincera.
"E' la cosa che mi viene meglio" mi risponde lui con un inchino.
"Oggi giornata dei tour, vieni che ti faccio vedere casa, se così si può chiamare."
Mi fa vedere tutto e poi arriviamo a camera sua. Una vera figata.
C'erano poster, cassette, magliette buttate dove capita e la cosa migliore una chitarra elettrica.
"La sai suonare?" domando con gli occhi spalancati.
"No,la tengo per bellezza"
"Cosa?"

       

"Secondo te? Certo che so suonarla"
"Mi fai sentire qualcosa per favore?" gli chiesi questa cosa mentre sfoggiavo i miei occhietti carini irresistibili.
"E va bene."
La prese e ci sedemmo sul letto. Eddie suonò Master of Puppets dei Metallica.
"Ma sei bravissimo."
"Grazie!Grazie!"
Ero rimasta senza parole, non mi piacevano le cose rock, ma questa...
"Eds vado un secondo in bagno" dissi mentre lui rimetteva la chitarra al suo posto.
"Sisi, vai pure."
Appena entrata in bagno vidi una cosa che mi fece cambiare idea su Eddie.

Lo Svitato e la PerfettinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora