Capitolo 17

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Quando il giorno della partenza per Londra finalmente arrivò, Jungkook poté tirare un sospiro di sollievo dopo la dilaniante attesa che aveva dovuto sopportare per più di una settimana.

Mai avrebbe immaginato di amare così tanto l'idea di recarsi a Londra. Se non fosse stato che in quel posto viveva la persona da lui desiderata, sicuramente il suo stato d'animo sarebbe stato esattamente l'opposto.

"Mi sembrate felice, Jeon" commentò Seokjin, che condivideva la carrozza con Jungkook e il padre di quest'ultimo. La madre del moro invece, si trovava nell'altra vettura, in compagnia dei signori Kim e del fratello minore di Seokjin. "Se non ricordo male dicevate di disprezzare Londra con tutto il vostro cuore".

"Proprio così" affermò tranquillamente Jungkook, senza mai smettere di osservare, al di là del finestrino, la campagna inglese che ben conosceva e che per qualche settimana avrebbe dovuto salutare.

"Allora ci deve essere un altro motivo per cui siete così allegro" disse Seokjin, sorridendo furbescamente.

Jungkook si voltò di scatto verso colui che ormai era diventato suo amico. "Che cosa intendete dire? Io non sono allegro".

"Voi non siete mai allegro, Jeon, questo ve lo concedo. Volevo soltanto dire che sembrate più allegro del solito... Non è forse vero, Mr. Jeon?".

"Oh, sicuro! L'ho pensato anch'io, a dir la verità. Jungkook è sempre stato un ragazzo assai pensieroso e malinconico, eppure di recente è costantemente perso nelle sue fantasie e di tanto in tanto un sorriso increspa le sue labbra" disse serenamente il padre del giovane, ignorando quanta paura tali parole potessero provocare nel figlio.

"Io... Non è affatto vero!" esclamò indispettito Jungkook, come se si dovesse difendere da chissà quale accusa.

"Aspettate... Non è che vi siete innamorato? I sintomi sono quelli" rifletté Seokjin, socchiudendo gli occhi e studiando attentamente il volto dell'amico, alla ricerca di un qualsiasi altro indizio che potesse confermare la sua brillante ipotesi.

"Vi sbagliate, io non sono innamorato di nessuno. Se proprio, sono innamorato della campagna inglese" mentì lui.

Quindi tornò a guardare fuori dal finestrino, fingendosi offeso; in realtà era semplicemente terrorizzato all'idea che suo padre e Seokjin potessero leggergli nella mente e nel cuore ciò che provava davvero.

I due si scambiarono un'occhiata d'intesa e ridacchiarono sommessamente. Poi decisero di cambiare argomento per non rendere ancora più suscettibile il terzo passeggero di quella carrozza.

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La casa della famiglia Kim si trovava in un punto nevralgico della capitale inglese, affollato di passanti e carrozze che transitavano lentamente su entrambi i lati della strada. Uomini vestiti elegantemente e donne dalle ampie vesti camminavano a passo sostenuto e il rumore degli zoccoli dei cavalli sul selciato era un ritmo forse perfino piacevole.

Quando Jungkook mise piede sul terreno londinese, un misto di odori diversi raggiunse le sue narici e gli fece storcere il naso. Rimpianse all'istante i profumi dei campi attorno a casa sua, così come il silenzio e la quiete, praticamente sconosciuti alla frenetica Londra.

"Caro Jeon, in questi giorni voglio assolutamente farvi cambiare opinione su Londra" disse Seokjin, scendendo anch'egli dalla carrozza e alzando lo sguardo verso gli imponenti edifici che si affacciavano sul viale.

"Credo che sia più difficile di quanto crediate" farfugliò Jungkook, nascondendo un sorriso divertito.

Semmai un'altra persona poteva spingerlo ad apprezzare la capitale inglese, ma il suo nome mai sarebbe uscito dalle sue labbra.

Compromise || JikookМесто, где живут истории. Откройте их для себя