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Mi sentivo una completa idiota. Corsi nella mia camera e mi chiusi la porta alle spalle, cominciando a singhiozzare sommessamente. Stavo per andare a letto con Hyunjin quando fino a cinque minuti prima avrei voluto infilarmi nel letto di Chan. Che razza di persona farebbe una cosa del genere?

Hyuna: Perché sono così stupida?!
Nella mente mi passavano mille pensieri diversi su cosa gli altri avrebbero pensato di me. Minho già mi odiava, perciò la situazione non sarebbe cambiata, anzi. Hyunjin probabilmente non si sarebbe più avvicinato a me nemmeno per scherzare come al suo solito. Chan, invece, mi avrebbe ignorata come al solito.

Qualcuno bussò alla porta.
Felix: Hyuna, è ora di colazione - disse da dietro la porta - vieni?

Mi asciugai le lacrime e cercai di stabilizzare la voce; non avrei mai voluto che qualcuno si accorgesse che stavo piangendo.

Hyuna: Si, scendo subito - sull'ultima parole mi si spezzò la voce e la maniglia della porta si abbassò insistentemente cercando di aprirsi.

Felix: Hyuna, tutto bene? Apri la porta - cercò di nuovo di aprirla ma Enza successo.

Hyuna: Sto bene. Tu intanto scendi, io arrivo subito - mi alzai velocemente prendendo una semplice maglietta nera e dei pantaloni della tuta. Mi chiusi in bagno e feci la doccia in tempo record per poi precipitarmi in cucina con ancora i capelli bagnati. Quando entrai nella stanza soleggiata erano già tutti intorno all'isola a chiacchierare.

Minho: Perchè ci hai messo tutto questo tempo? - l sua voce infastidita mi diede sui nervi.

Hyuna: Mi dispiace - dissi a denti stretti, girando velocemente intorno a tutti loro e andando a sistemarmi davanti ai fornelli.

Changbin: Dobbiamo uscire tra venti minuti - esclamò spazientito - adesso dovrò mangiare di corsa.

Hyuna: Ho detto che mi dispiace - usai lo stesso tono spazientito che aveva usato lui.

Minho: E dov'è finita la tua divisa? - mi squadro' da capo a piedi con aria quasi disgustata.

Hyuna: Non ce l'ho, va bene?!

Changbin: Da quando si risponde così a chi ti da un lavoro e un posto in cui vivere? - alzò la voce e questo mi fece perdere totalmente il controllo.

Hyuna: Mi dispiace di non essere perfetta! Guarda, se vuoi puoi anche mandarmi via, anche perchè oltre a fare la schiava devo anche sopportare i vostri continui sbalzi d'umore, le occhiate e i commenti stupidi che fate ogni giorno su di me! - ormai la mia rabbia era esplosa - Felix e Hyunjin si infilano continuamente nel mio letto, tu provi sempre a beccarmi nuda sotto la doccia, Jisung ci prova con me ogni giorno e Minho non mi sopporta - stavo rimanendo senza fiato ma non riuscivo a fermarmi - le uniche persone normali sono I.N e Seungmin e anche loro, molto spesso, non mi trattano che come una serva. Quindi, caro Changbin, anche io sono stufa!

Avevo il fiatone e tutti gli occhi sgranati su di me. Forse avevo esagerato a parlargli così; avrei semplicemente dovuto chiudere la bocca e ingoiare il rospo.

Chan: E io? - era appoggiato allo stipite della porta e guardava la scena con un sopracciglio alzato.

Hyuna: Come?

Chan: Hai parlato di tutti tranne che di me - con la sua falcata rilassata si avvicinò, posando le mani sull'isola della cucina, proprio davanti a me - avanti, finisci di sfogarti.

Pensai a quante cose avrei voluto urlargli in faccia, come l'avermi rovinato la serata con il ragazzo della discoteca o per avermi trascinata nel suo letto per poi buttarmi in faccia che non sono il suo tipo. Avevo in testa una serie di parole non molto carine che smaniavano di uscire ma mi costrinsi a trattenerle.

Hyuna: In realtà ho finito... - strinsi il pugno e rimasi a guardarlo.

Chan: E' un vero peccato - mi si avvicinò per scostarmi una ciocca di capelli dal viso - avrei voluto sapere cosa pensi di me.

Hyuna: Forse non ti piacerebbe saperlo - mormorai piano sperando che gli altri non sentissero.

Chan: Forse - con un ghigno divertito mi girò intorno facendo scorrere la mano sulla pelle nuda del mio braccio. Quel traditore del mio corpo reagi' subito a quel tocco.

Dopo la fine della mia sfuriata nessuno aveva avuto il coraggio di parlare. Rimasero a fissarsi in attesa che qualcuno facesse o dicesse qualcosa. Li avevo spiazzati e non sapevo se fosse un bene o un male.

Changbin: Forza, andiamo - si alzò dalla sedia con uno sguardo a metà tra l'intimorito e l'arrabbiato - mi ha fatto passare la fame.
Changbin fu il primo ad uscire, seguito da Han, i due piccoli, Minho, Hyunjin e Chan che prima di uscire mi lanciò un'occhiata divertita. Quando la cucina si svuotò, Felix venne verso di me con timore.

Felix: Mi dispiace infastidirti così tanto - la sua espressione da cucciolo mi fece sciogliere un po'.

Hyuna: Non ce l'ho con te - gli accarezzai la guancia.

Felix: Perchè non mi hai detto che stavi male?

Hyuna: Perchè non mi andava di buttarti addosso anche i miei problemi.

Chan: Felix! - urlò dal corridoio.

Felix: Ora devo andare però appena torno ne parliamo - sorrise e mi diede un veloce bacio sulla guancia prima di sparire dietro la porta.

Hyuna: Complimenti Hyuna, ti sei appena fregata con le tue stesse mani - sospirai.

Call me Daddy || BangChanDonde viven las historias. Descúbrelo ahora