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Ero distesa nel letto, immersa nella montagna bianca del piumone che mi avvolgeva con calore e morbidezza. Erano circa le 7:30 di mattina e la casa era ancora immersa nel silenzio, lasciando spazio al suono degli uccellini che cantavano fuori dalla finestra. Era dicembre ma il sole che filtrava attraverso le tende riempiva la stanza di una tenue luce bianca che si rifletteva sui mobili.
Ripensare ai mesi appena trascorsi mi fece uno strano effetto. Erano successe molte cose a ognuno di noi e non sempre piacevoli ma ne eravamo usciti insieme e sembrava che tutto fosse tornato tranquillo. Il rapporto con Chan andava bene ma avevamo i nostri conflitti anche noi. Non avevamo ancora detto niente ai ragazzi e per questo dovevamo sempre uscire separati e incontrarci di nascosto sia dentro che fuori casa. La sera, di solito, ognuno andava nella propria stanza e quando ero sicura che il corridoio fosse libero mi infilavo in camera sua e facevamo l'amore fino a tardi. Qualche volta avevamo rischiato di essere scoperti nei luoghi più impensabili e in quei momenti non sapevo davvero se avrei preferito essere scoperta o no.
In quel periodo i ragazzi erano sempre molto impegnati. Avevano da poco fatto uscire un re-package del loro album e per questo apparivano in ogni music show per promuove le nuove canzoni. A volte erano così stanchi che tornavano tardi la sera e se ne andavano subito nelle loro camere a riposare. In quei casi potevo diventare una mammina apprensiva che si prendeva cura dei propri bambini: una volta Felix era così stanco che si era buttato sul letto e si era addormentato all'istante senza spogliarsi e senza coprirsi. Normalmente lo avrei lasciato così e basta ma era novembre, faceva freddo e lui aveva ancora addosso i vestiti di scena. Senza pensarci due volte lo avevo spogliato con molta difficoltà e messo sotto al piumone. Quando Chan lo era venuto a sapere mi aveva fatto una scenata di 20 minuti terminata con un'intera notte di sesso. I 3racha,poi,erano già al lavoro su nuove canzoni; erano così bravi che alcuni gruppi giapponesi avevano chiesto a loro di produrgli delle canzoni. Ero molto fiera di tutti loro.

Il rumore dell'acqua del bagno che si chiudeva mi riscosse dai miei pensieri.
Alzai lo sguardo al soffitto ammirando la superficie liscia e pensando che avrei dovuto attaccare anche lì delle stelline fluorescenti come nella mia camera.

Chan: Conosco quello sguardo - affermò uscendo dal bagno - togliti dalla testa di fare qualsiasi cosa tu abbia pensato - venne a sedersi sul bordo del letto. Il suo sguardo dolce mi riempiva gli occhi.

Hyuna: E se stessi pensando a te nudo su questo letto? - lo sfidai mettendomi a braccia conserte.

Chan: Allora, in quel caso, accontenterò le tue fantasie - si abbassò su di me per baciarmi dolcemente. Sentire le sue morbide labbra come prima cosa la mattina era la perfezione, non avrei potuto chiedere di meglio.

Hyuna: Se ti avessi immaginato sopra di me? - mormorai.

Con un ampio sorriso si sollevò sulle braccia e si sdraio' su di me stando sempre attento a non schiacciarmi. A separarci c'erano il piumone e i miei vestiti ma il calore che emanava il suo corpo riuscivo a sentirlo comunque.

Chan: Che altro hai immaginato? - chiese piano al mio orecchio. La punta della sua lingua si posò esattamente sotto l'orecchio, nel punto in cui si sentiva il battito del cuore.

Hyuna: Cose che farebbero arrossire i piccoli - mormorai.

Chan: Beh, voglio assolutamente sapere quali sono queste cose - abbassò l'orlo del piumone con una mano lasciando scoperto metà del mio corpo. Scostandolo del tutto si mise a cavolcioni su di me, bloccandomi i fianchi tra le sue gambe.

Hyuna: Piuttosto, vedi di cominciare a farle - mormorai piano.

Si abbassò su di me per baciarmi; la sua lingua aveva invaso la mia bocca. Portai le mani dietro la sua schiena passando i polpastrelli sulla carne liscia.

Call me Daddy || BangChanМесто, где живут истории. Откройте их для себя