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Jaehyun: ....e poi, una volta, Mark aveva il gelato in mano, stava per mangiarlo ma è passato Haechan che in un morso solo se l'è messo tutto in bocca e è scappato - rise forte e io con lui.

Eravamo seduti in un chiosco vicino il centro città, circondati da studenti e lavoratori stanchi che si stavano concedendo una buona cena e un po di soju insieme ai colleghi o amici. Dalla nostra posizione avevo la visuale sulla strada gremita di gente che andava da una parte all'altra e le luci della città che splendevano su ogni superfice. Mi aveva portata lì perchè gli offrissi la cena ma alla fine l'aveva offerta lui a me. Avevamo preso due semplici ciotole di noodles ai fagioli neri e una bottiglia di soju che poi sono diventate due, poi tre e ora davanti a noi potevo contarne sei...anche se non mi ricordavo come fossero diventate così tante. Sta di fatto che stavamo ridendo come matti da almeno un ora, raccontandoci ogni genere di sciocchezza che ci faceva ridere.

Hyuna: Ha fatto la stessa cosa Changbin! I.N aveva in mano una ciotola di noodle piccanti, con la scusa di averne un morso si è avvicinato e gli ha rubato la ciotola cominciando a correre per tutta casa - non riuscivamo più a smettere di ridere.

Jaehyun: Basta, basta. Non ce la faccio più! - si tenne la pancia cercando di smettere di ridere.

Hyuna: Mi fanno male le guance - le massaggiai con un sorriso. Ci mettemmo qualche minuto per ritornare a uno stato normale di respirazione.

Jaehyun: Era da tanto che non ridevo così - sospirò sorridendo. Prese in mano l'ultima bottiglia di soju che ci avevano portato e ne versò il liquido nei nostri bicchieri.

Hyuna: Ancora? Non so come tornerò poi a casa - ridacchiai prendendo in mano il bicchierino e facendolo tintinnare contro il suo. Mandai giù il liquido trasparente in un sorso solo.

Jaehyun: Se vuoi ti accompagno io. Sono venuto in macchina - indicò con la testa una stupenda auto sportiva, nera.

Hyuna: Non preoccuparti. Da qui a casa devo prendere solo la metro e camminare per un po' - scrollai le spalle noncurante.

Jaehyun: Non esiste. Sarei troppo in ansia.

Hyuna: Tranquillo. Guarda che sono forte - contrassi il piccolo bicipite.

Jaehyun: Vedo - sorrise - ma comunque vieni con me.

Hyuna: Ti ringrazio... - non riuscii a finire la frase che un'ombra si avvicinò al nostro tavolo, congelandomi sul posto in un istante.

Lisa: Ciao, Hyuna - il suo sorriso soddisfatto mi raggelò.

Hyuna: Ciao, Lisa - mandai giù il nodo che avevo in gola. Che cavolo ci faceva lì? Era l'ultimo posto in cui mi sarei aspettata di vederla.

Jaehyun: Lisa, è da tanto che non ci vediamo. Come va? - si alzò per poterla salutare.

Lisa: Sto bene, grazie - gli sorrise - mi dispiace aver interrotto il vostro appuntamento - pronunciò l'ultima parola con estrema soddisfazione.

Hyuna: Non è un appuntamento - puntualizzai, guardandola con gli occhi ridotti a due fessure.

Lisa: Quando vi ho visti da fuori ho pensato che foste proprio una bella coppia - sorrise con finto entusiasmo.

Hyuna: Immagino sia stato proprio questo il tuo primo pensiero - parlai in tono neutro per non far capire a Jaehyun che situazione ci fosse tra noi due.

Jaehyun: Beh, più che un appuntamento è stato uno scontro - ridacchiò tranquillamente - ci siamo incontrati qualche ora fa alla Seoul University e per questo abbiamo deciso di cenare insieme.

Mentre Jaehyun parlava pregavo che non gli uscissero parole ambigue dalla bocca. Ero in tensione e iniziavo a sudare freddo lungo la schiena.

Lisa: Ma pensa un po - puntò nuovamente gli occhi su di me - immagino che se tu sei qui i ragazzi non siano in casa.

Call me Daddy || BangChanTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon