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Jeju.
Eravamo su un volo notturno che ci avrebbe portati su un'isola dalla quale sapeva non sarei potuta scappare senza di lui. Con me non avevo niente, nemmeno il telefono, mettendomi alla completa mercé di questo ragazzo tanto bello quanto imprevedibile. Il viaggio sarebbe durato solo un'ora ma il mio stato emotivo non  aiutava a far scorrere più in fretta il tempo; un po' per la paura dell'aereo e un po' per il fatto di non sapere che cosa sarebbe accaduto dopo. Io e Chan eravamo seduti vicini ma cercai comunque di ignorarlo per tutto il tempo, preparandomi mentalmente al fatto che avremmo dovuto finire il discorso iniziato in macchina.
Passai tutto il tempo a stringere il bracciolo del sedile, conficcando le unghie nel tessuto chiaro. Quando Chan se ne era accorto mi aveva preso la mano nella sua. Il mio iniziale rifiuto era andato a farsi benedire nel momento stesso in cui l'aereo aveva preso un vuoto d'aria e tutto il mio corpo era sobbalzato. Gli avevo stretto la mano così forte da farla sbiancare. Nessuno dei due aveva proferito parola ma a differenza mia, lui si era stravaccato tranquillamente sullo schiena del sedile, riuscendo anche a fare un breve pisolino. Dalla velocità con cui aveva chiuso gli occhi potevo benissimo intuire che la giornata appena trascorsa era stata talmente carica di avvenimenti da togliergli tutte le energie.
Guardai lo schermo davanti a me che segnava il tragitto percorso dall'aereo e quello che ancora mancava. Eravamo quasi giunti a destinazione, ci sarebbero voluti ancora pochi minuti prima di rimettere piede sulla terra ferma. Sbuffando per quella situazione così assurda mi girai verso Chan che stava russando lievemente.
Posai lo sguardo sui suoi occhi chiusi, soffermandomi sul colore scuro al di sotto. Aveva due cerchi viola sotto gli occhi che indicavano il poco sonno, portandomi a chiedere da quanto non riuscisse a dormire un minimo decente di ore. Seguii la linea dritta del naso e guardai le belle labbra dischiuse, seguendo il respiro regolare. Mi sporsi verso di lui per fare nemmeno io sapevo cosa. Sollevai la mano non stretta alla sua, avvicinandola alla bocca che solo poco prima era stata sulla mia. Avevo timore di toccarlo. Non volevo interrompere il suo sonno ma allo stesso tempo volevo fargliela pagare per avermi trascinata su un aereo nel bel mezzo della notte. Ero così vicina che un lieve movimento mi avrebbe permesso di toccarlo.
Prima di rendermene conto, Chan apri' gli occhi guardandomi e in meno di un secondo afferrò la mia mano tenendola sospesa in mezzo a noi.

Chan: Lo so che sei impaziente di toccarmi ma siamo quasi arrivati. Credi di riuscire a resistere? - chiese con un sorrisetto malizioso che mi mandò il sangue al cervello.

Hyuna: Chi ti ha detto che volevo toccarti? - chiesi stizzita - stavo solo cercando di tapparti la bocca per non farti più russare.

Strattonai il braccio ma la sua presa non accennava ad allentarsi.

Chan: Una volta scesi da questo aereo non potrai più scappare - i suoi occhi erano mortalmente seri - sarai completamente mia.

Avevo la gola secca e il cuore che rischiava di uscirmi dal petto. Con uno strattone al polso mi fece scontrare con la sua spalla, approfittando di quella improvvisa vicinanza per affondare la lingua nella mia bocca. Era un bacio talmente inaspettato che ci misi qualche secondo a capire cosa stesse succedendo. Approfitto' della mia bocca con calma e lentezza, prendendosi tutto il tempo per esplorarla. I denti mi stuzzicavano le labbra e la lingua danzava sulla mia come una lenta carezza. Sarei potuta impazzire.

Chan: Ora rimani buona al tuo posto o dovrò fare qualcosa di cui ci pentiremmo entrambi - mormorò sulla mia bocca.

Hyuna: Cosa sarebbe? - mormorai senza fiato.
Non ero mai stata molto audace ma quando mi trovavo in sua presenza sentivo l'adrenalina scorrere nelle vene e la testa vorticare come fossi ubriaca. Forse, così, mandavo segnali contrastanti a Chan ma non riuscivo a farne a meno.

Chan: Lo vuoi sapere, piccola? - sussurrò con lussuria. Posò il palmo della mano sulla mia guancia, trascinando il pollice sul mio labbro inferiore.

Hyuna: Si... - sussurrai senza fiato.

Call me Daddy || BangChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora