TI DEDICO IL SILENZIO

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Passò qualche giorno.

Oggi è il mio compleanno, 1 Luglio.
Proverò a non farmelo rovinare, soprattutto da Conrad.

Di solito, ogni anno, per il mio compleanno tutti mi facevano un regalo e c'era la famosa cena di Julia ad aspettarci a fine giornata.

Dopo averla passata in piscina, ovviamente.

E come ogni anno mi toccava andare a prendere Sarah alla fermata dell'autobus, lei ci raggiungeva sempre per il mio compleanno; infatti non lo perdeva mai.
Mi alzai e mi preparai, mi feci carina dunque decisi di indossare un vestitino azzurro con sei fiori bianchi tutt'intorno.

Mi guardai allo specchio e sorrisi, come la prima volta che arrivai qui.

Aprii la porta della mia stanza e scesi di corsa le scale, entrai in cucina e vidi Julia cucinare la mia colazione preferita mentre mia madre apparecchiava la tavola.

Jeremiah e Steven spuntarono dietro di me all'improvviso facendomi sobbalzare in aria.

"Ecco qui la nostra diciassettenne" disse entusiasta, Jeremiah.

Lui mi abbracciò e come al solito mi sollevò facendomi fare una giravolta.

"Auguri Hope!" Dissero sia lui che Steven.
Steven mi sorrise e così fece anche Jeremiah.

"Auguri tesoro" disse mia madre abbracciandomi.

"Auguri mia piccola Hope" Julia sembrava contentissima, mi sorrise.

Io sorrisi a tutti e li ringraziai.

"Sto preparando il tuo piatto preferito, come sempre" Disse Julia, girando i pancake.

"Lo avevo intuito" dissi scherzosa.

Non cercai Conrad, non mi interessava.
Fintantoché lui non scese le scale, forse ho esagerato qualche giorno fa.

Mi squadrò da cima a piedi e mi oltrepassò prendendo dietro di me i cereali.

"Conrad... buongiorno" disse sua madre. "Non fai gli auguri a Hope?" Chiese.

Lui non rispose, come se non l'avesse sentita.
Ecco la prima delusione della giornata.

Lui ogni anno mi ha fatto sempre gli auguri in buoni o brutti rapporti. Ah, dimenticavo: è cambiato da aprile.

Non voglio rovinare il mio compleanno per lui quindi decisi di non pensarci per tanto.

La colazione era finalmente pronta e tutti ci sedemmo al tavolo.

"Io vado" disse Conrad.

"È il compleanno di Hope, Conrad. Almeno dalle il regalo" disse sua madre, quasi rimproverandolo.

"L'ho dimenticato".

Lui non mi guardò nemmeno, prese le sue cose e andò via.

Sua madre mi guardò, lei già lo sapeva; ecco perché quasi ci rimaneva più male di me.

"Auguri a Hope!" Jeremiah spezzò la tensione che si era creata in stanza applaudendo.

Tutti gli altri applaudono e ripeterono
'Auguri Hope!'

Mangiammo i pancake e io, come al solito, misi sopra di essi un sacco di sciroppo d'acero.

"Sono buonissimi, Julia" dissi, ringraziandola come sempre.

Lei mi sorrise.

Perché le cose non possono sempre andare per il meglio, come in questo momento?
Feci il bis dei pancake e poi dal tavolo in sala da pranzo ci spostammo sul divano per i regali.

𝐘𝐨𝐮𝐫 𝐅𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢𝐭𝐞 𝐂𝐫𝐢𝐦𝐞 | 𝐂𝐨𝐧𝐫𝐚𝐝 𝐅𝐢𝐬𝐡𝐞𝐫Where stories live. Discover now