STEFAN O DAMON?

441 19 0
                                    

Pensavo che questa estate fosse come le altre, però le cose sono cambiate. Anzi, si sono complicate.

Crescendo iniziano ad arrivare le prime complicazioni.

Quando ero più piccola Julia mi aveva detto che io sarei stata destinata ad uno dei suoi figli, ma non mi aveva detto che sarebbe stato così complicato. O forse, sto semplicemente sbagliando fratello.

Magari io non sono destinata a Conrad ma a Jeremiah.  Non ho mai pensato lui nel modo in cui penso Conrad, non l'ho mai visto in quel modo. Però, adesso ci sto pensando, non gli ho mai dato una possibilità.
In realtà, non so neanche se prova qualcosa per me. Quando flirta io lo do per scontato sapendo com'è fatto, ma non ci ho mai riflettuto così tanto.

"Ciao Jeremiah" lo vidi fare il bagno in piscina.

"Hope! Dai tuffati anche tu" mi sorrise, salutandomi.

"A dire il vero non mi va" mi avvicinai un altro po' e mi sedetti sulla punta della sdraio, cercando di non cadere.

Lui uscì dall'acqua, si avvicinò e si sedette accanto a me.

"Cosa c'è che non va? Non ti vedevo così triste da quando Conrad, da piccolo, ti aveva battuto a carte" Mi chiese, sembrava un po' preoccupato e continuava ad avvicinarsi sempre di più. Mi guardava negli occhi.

"Sto... sto soltanto pensando".

"Ti va di dirmi a che cosa?" Mi mise una mano sulla spalla, cercando di essere il più comprensivo possibile.

Io, non so per quale motivo, non esitai a raccontargli quello che mi passava per la testa.

"Jeremiah, tu provi qualcosa per me?" Decisi finalmente di alzare gli occhi e incastrarli con i suoi, ma non ho provato la stessa cosa che provo con suo fratello.

Lui rimase spiazzato dalla mia domanda e a quanto pare non riusciva a trovare le parole giuste.

Così si avvicinò.

Si avvicinò così tanto che quasi riuscivo a sentire il suo fiato sul mio collo.

Fin quando non mi baciò, senza se e senza ma.

-
Ed infine io mi svegliai.

"Ragazzi, la colazione!" Mia madre strillava dal piano di sotto, erano già le 10:00 e a quanto pare nessuno si era alzato dal letto.

Ero un po' scombussolata, quel sogno mi tormentava già da cinque minuti da sveglia, non immagino durante il giorno.

Mi alzai e mi sistemai prima di scendere, aprii la porta e mi ritrovai faccia a faccia con Jeremiah.

"Oh... scusa" dissi guardando il ragazzo, che fino a pochi istanti fa mi stava baciando nel mio sogno.

"Tutto bene, Hope?".

Mi limitai ad annuire.

Una volta scesa vidi a tavola mio fratello, poi ci sedemmo io e Jeremiah.

"Dormito bene?" Chiese mia madre.

"Una meraviglia" risposi secca.

"Su col morale, oggi sarà una bella giornata" ribattè Julia alla mia risposta.

Nel frattempo scese Conrad, la prima cosa che feci fu guardarlo e lui mi squadro da capo a piedi.

" 'Giorno" disse con voce roca, sedendosi a capo tavola, poco lontano da me.

Io ripresi il discorso di Julia, "Julia, come mai oggi sarà una bella giornata?".

Nessuno di noi capiva il buonumore di Julia e mia madre, non si decisero a dirlo fin quando non si sedettero.

𝐘𝐨𝐮𝐫 𝐅𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢𝐭𝐞 𝐂𝐫𝐢𝐦𝐞 | 𝐂𝐨𝐧𝐫𝐚𝐝 𝐅𝐢𝐬𝐡𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora