capitolo 1

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Sono appena arrivata davanti al casinò, che da oggi diventerà la mia casa.
Entro e chiedo alla receptionist con chi devo parlare, mi indica la croupier, la signora Ambra, una donna davvero bella, buons e a modo.
Mi mette subito a mio agio, poi mi fa vedere il mio alloggio, la mia divisa e la sala dove lavorerò.
In pratica dovrò solo prendere ordini e servire, una normale cameriera, non penso sarà difficile.
Per ultima cosa mi fa vedere gli orari, dovrò fare dalle 6pm alle 2am, la paga e anche più alta di quanto mi aspettassi.
La signora Ambra mi congeda, visto che ancora sono le 11am, mi ha detto presentarmi alle 5pm per presentarmi tutti i miei nuovi colleghi e assegnarmi i 10 tavoli di cui dovrò occuparmi, Qui funziona che ogni dipendente ha 10 tavoli da servire, dato che ci sono tante sale e tanti tavoli, così sarà più facile per tutti e non potremo sbagliare.

Salgo le scale che portano direttamente negli alloggi dei dipendenti, ma mentre sono quasi alla mia camera sbatto contro qualcosa, o per meglio dire qualcuno e mi ritrovo a terra come una pera cotta.
-" oddio! Scusa ti sei fatta male? Non volevo, è che ultimamente ho la testa tra le nuvole", mi porge la mano, ma io odio il contatto fisico con il genere maschile, quindi non la prendo e mi alzo da sola.
M-"sisi tutto bene, ma la prossima volta guarda a dove metti i piedi", dico
ancora con la testa in giù, alzo gli occhi e rimango bloccata dai suoi occhi, sembrano un mare in tempesta, così limpidi ma allo stesso tempo così oscuri.
Sento come uno strano brivido sulla schiena, come un trasporto, ancora non conosco nemmeno il suo nome ma sento di conoscerlo da una vita. M-" scusa, ci conosciamo?"
Mi viene spontaneo chiederlo, quando gli faccio questa domanda si blocca e per un frammento di secondo vedo i suoi occhi cambiare colore, dal blu mare al giallo,
M-"ma cos...?"
Non finisco di parlare che lui si fa una risata di pancia con tanto di lacrime agli occhi, mi sorride maliziosamente, si avvicina e mi sussurra all'orecchio
-"io non ti ho mai visto in vita mia, ma se è il tuo modo per provarci con me bastava chiedere, sai non mi faccio problemi ad uscire con una bella ragazza come te" dice , mordendomi il lobo e prendendo una ciocca dei miei capelli rossi..
Io rimango paralizzata, un brivido mi scorre lungo la schiena , mi riprendo e strattono la mia ciocca di capelli e incavolata nera gli dico
M-" ma che cosa stai dicendo? arrogante e sbruffone da quattro soldi, non so nemmeno come ti chiami e pensi che io voglia uscire con te? Non so quali ragazze sei abituato a frequentare, ma con me caschi duro cocco, ora con permesso " dico, ma mentre sto entrando dentro la mia stanza sento un bisbiglio,
x-" Mi sei mancata piccola Carrie".
Penso a quanto sia stato uno sbruffone mentre chiudo la mia porta.

 Penso a quanto sia stato uno sbruffone mentre chiudo la mia porta

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