capitolo 2

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Sono in una stanza buia, c'è pochissima luce, ma in un angolo della stanza vedo un paio di occhi blu, blu come mare, che mi guardano.
Mi guardano con malizia, mi mettono i brividi, ma allo stesso tempo mi ammaliano, resto a fissarli fino a quando vedo che si sta avvicinando, ma scompare da un momento all'altro, riprendo a respirare, non mi ero resa conto che stavo trattenendo il respiro, di colpo sento una presenza dietro di me, faccio per girarmi ma mi avvolge un braccio sulla vita.
La mia schiena è schiacciata su un petto duro e solido, con la punta del naso inizia a tracciarmi una linea dal collo alla clavicola, mi respira sulla pelle, poi inizia a baciarmi e io invece di spostarlo inclino la testa e mi espongo a lui, non mi sento a disagio e io odio il contatto fisico con il genere maschile, ma lui mi fa desiderare di essere toccata ovunque, sembra leggermi nel pensiero e porta una mano sul seno e l'altra la fa scivolare piano piano, fino a dentro le mutandine, stimolando il mio monte di venere, sospiro, lui non demorde e mi bacia sempre più voracemente il collo, poi ci soffia sopra, provocandomi dei brividi di piacere, un gemito strozzato esce dalle mie labbra quando stringe tra il pollice e l'indice il mio capezzolo, sento come una scarica elettrica in mezzo alle gambe che mi stanno per cedere lui fa per prendermi ma.

-M" cazzo!" Sono caduta dal letto

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-M" cazzo!" Sono caduta dal letto.
Ancora stordita mi alzo da terra e giro in tondo nella stanza, cercando qualcosa o qualcuno, non so nemmeno io cosa, so solo che in quasi vent'anni di vita non mi era mai capitato di fare un sogno erotico, provo solo vergogna a pensarci, ma sembrava così reale, quelle mani e quelle labbra, posso ancora sentirli sulla mia pelle
Poi di colpo un dubbio mi assale, di chi erano quei occhi? Ma sopratutto chi era lui ?, mi viene un flash e penso al ragazzo del corridoio.
Basta era solo un sogno, sarà stata una casualità che il colore fosse lo stesso.
Scuoto la testa e mi siedo sul letto, guardo l'orario e noto che sono solo le 5am, bene non ho dormito neanche 3 ore, sono distrutta, il primo giorno di lavoro è stato estenuante, il lato positivo è che ho conosciuto tante persone, tra quelle c'è Roxanne, chiamata anche Roxy dagli amici, siamo andate d'accordo da subito, poi c'è pure Jeremy che non ha perso tempo a provarci con me, ma non so perché, il solo pensiero di essere toccata, o altro, da un uomo mi fa ribrezzo, mi sale la nausea, mi vengo già i brividi per il disgusto, ma non per lui, anzi, se devo dirla tutta è davvero carino, ma proprio non ci riesco.
Con lui però non è successo, quell arrogante e sbruffone, mi sta tormentando, basta.
Mi alzo, visto che non riesco a prendere sonno e mi ricordo che c'è un piccolo terrazzo per noi dipendenti, mi dirigo lì, guardo il cielo e penso che anche all'ospedale mi tranquillizzava. Mi sento a casa guardandolo, chissà se ci saranno altre forme di vita in quei corpi esterni.
Mentre sono persa nei miei pensieri, una mano mi porge qualcosa, mi prende un colpo, stavo per cadere giù, ma mi afferra subito il braccio e mi mette giù, alzo la testa per aggredire chi mi ha spaventata ma vedo il ragazzo dagli occhi blu sorridermi gentilmente.
-" scusa non volevo spaventarti, ti ho vista così tra le nuvole e mi volevo scusare per oggi.
Mi sono comportato da vero stronzo e ti volevo chiedere scusa, ti ho portato una cioccolata calda spero sia di tuo gradimento".
prendo il bicchiere,mentre mi alzo e gli dico grazie, fissandolo nei negli occhi,
non riesco a farne a meno, di colpo ripenso al sogno che ho fatto prima e il disagio e un senso di imbarazzo mi pervade, arrossisco e abbasso la testa.
Non riesco più a guardarlo in faccia, lui sembra percepire il mio imbarazzo e ride.
-"allora stellina, che ci fai qui al freddo a quest'ora, soprattutto tutta sola?" Alzo di colpo la testa quando sento chiamarmi stellina.
-M-"primo, non mi chiamo stellina, ma Milagros.
Secondo, non sono affari tuoi impiccione da strapazzo" dico incavolata nera, lui ride di gusto.
-"E io non mi chiamo impiccione, ma Adrian, per gli amici Andy, ma per te posso essere chiunque tu voglia" dice schiacciandomi l'occhiolino.
Non ho il tempo di ribattere che parla di nuovo.
-A-" Era solo per fare conversazione e farmi perdonare per oggi, ma visto che sei così permalosa, ti lascio ai tuoi pensieri, ciao ciao Stellina "dice voltandosi.
Mentre se ne va lo sento ridere ancora di più, mentre io fumavo di rabbia, questo Andy mi farà diventare pazza.

Mentre se ne va lo sento ridere ancora di più, mentre io fumavo di rabbia, questo Andy mi farà diventare pazza

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