17. Il filo

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Oh, quanto sono stata stolta e limitata a vedere la bellezza solo nella tempesta che imperversa là fuori!

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Oh, quanto sono stata stolta e limitata a vedere la bellezza solo nella tempesta che imperversa là fuori!

La vera bellezza risiede in un'altra tempesta, quella che abbiamo scatenato noi due in questa stanza: io terra, lui cielo, pioggia e vento, luce e buio, siamo noi e siamo un tumulto incessante di un amore impossibile da placare.

La vera bellezza risiede tra le mie mani che accarezzano il suo viso, quello della persona che assorbe la mia anima e occupa la mia mente. Gli occhi di Rowoon sono pieni di stelle che illuminano il prato erboso che colora i miei. È incanto e meraviglia, gioiello vivente che brilla, bagnato da gocce di pioggia e avvolto dalla luce fioca di un'abat-jour.

La vera bellezza risiede nel modo in cui i nostri corpi si cercano, si uniscono e s'intrecciano, senza lasciarsi mai, cercando di trasmettere l'uno all'altra quanto sia indissolubile il legame che ci caratterizza.

M'incanto a seguire il percorso che le sue labbra e la sua lingua scelgono di fare su di me, schioccano e scorrono delicate sulla mia pelle. I suoi baci accendono formicolii, brividi e scosse di piacere ovunque si posano. I nostri respiri, profondi e disordinati, sono sull'orlo di pronunciare parole superflue perchè già risapute. Eppure non riesco a fare a meno di domandarmi se lui si renda conto di quanto lo ami o di quanto desideri sentirlo in ogni modo possibile.

«Ro...woon» chiamo il suo nome come una preghiera sussurrata alla quale lui risponde immediatamente, raggiungendomi e catturando le mie labbra fra le sue.
Le sue braccia mi avvolgono nella più calda e dolce delle coperte, le sue dita affondano nella mia pelle come se fosse mollica di pane ed il suo petto è pressato contro il mio come se stessimo per fonderci insieme e diventare una persona sola.

Mi ritrovo in una strana situazione, nella quale sono del tutto libera di muovermi, di decidere se continuare o fermarmi, poiché Rowoon non dimostra di volermi tenere costretta, ma allo stesso tempo vengo direzionata da lui, sono ipnotizzata dai suoi movimenti e alla fine voglio che sia lui a guidarmi, perché di lui mi fido completamente.

L'intensità delle sensazioni che provo sono direttamente proporzionali al modo in cui le mie unghie affondano e graffiano la sua schiena o stringo forte le lenzuola nei pugni. Quegli stessi pugni che finiscono per aprirsi e intrecciare le dita con quelle di Rowoon, come rami di due alberi che vogliono raggiungersi.

Sento di essere arrivata al limite e vorrei solo stringerlo forte a me per abbandonarmi insieme a lui al piacere più sublime, invece vengo sorpresa e momentaneamente interrotta. Rowoon ci fa cambiare posizione e se prima ero terra e lui cielo, ora sono io a guardarlo dall'alto, adagiata sul suo grembo, aggrappata alle sue spalle, intorno al suo collo e alla sua vita. Le sue mani calde accarezzano la mia schiena, salgono su e si perdono nella foresta dei miei capelli, toccando i punti dove maggiormente adoro sentire le sue dita.

Altri baci febbricitanti zittiscono i miei sospiri, mentre cerco disperatamente di muovere i fianchi e andare incontro a ciò che entrambi desideriamo.
I nostri sguardi rimangono fissi l'uno nell'altra, si sorridono, si parlano, si scambiano promesse di eternità, si venerano e si fanno tiranni delle nostre anime.

Love in Montmartre (Rowoon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora