CAPITOLO 16

1.1K 54 5
                                    

Sunshine's POV.

La giornata passa bene, diciamo che ho qualche problema con una canzone, cioè con il duetto che dovrò fare con la Nannini. Ho paura, è una donna di un certo calibro e io devo essere smagliante, invece ho addirittura dei problemi.

«La provo ancora, spero che vada bene.» dico, alla fine, dopo ben tre ore di lezione.

Emma annuisce, sorridente.

«È successo qualcosa?» chiede, con un sorriso malizioso.

«Qualcosa?» domando io, guardandomi attorno e arrossendo visibilmente.

«Qualcosa.» continua lei.

«Ho fatto pace con Mattia.» rispondo.

«Hai una certa luce negli occhi.» spiega lei, alzandosi dalla sedia e sgranchendosi le gambe. «Di solito, se una canzone non va bene, ti demoralizzi.»

«Ora ho lui.» sorrido, non vedo l'ora di sentire le sue mani caldi, annusare il suo profumo e sentire la sua voce.

«Allora vai da lui.» dice Emma, la ringrazio e corro verso il divano della nostra casetta bianca. Lui è impegnato a leggere un libro, seduto sul divano e perso nel suo mondo.

«Ehi...» mormoro sedendomi accanto a lui, sta leggendo uno strano libro, sembrano poesie, hanno un linguaggio strano, credo siano di un sacco di tempo fa.

«Ehi.» sorride, girandosi verso di me e cingendomi un fianco e portandomi stretta a lui.

«Che leggi?» domando sfiorando le pagine del vecchio libro, leggo una poesia, rimango basita dal modo di scrivere di questo tizio, chiunque esso sia.

«Un libro di poesia, un edizione dell'Ottocento.» risponde lui, facendo una faccia superiore.

«Smettila e leggi.» taglio secca. Lui ridacchia per poi tornare a leggere. Decido di lasciarlo solo, ha bisogno di concentrazione e io non posso invadere, sempre, i suoi spazi.

Mattia's POV.

Sto cercando di riprendermi. Sto cercando di trovare ispirazione nei libri, nei film, nelle poesie, ma nessuna di queste cose è in grado di scatenarmi le stesse emozioni che mi dà lei. È strano come, quando penso a lei, mi vengano in mente delle frasi stupende e, quando devo scrivere qualcosa per un testo che parla di qualcos'altro ho un blocco mentale. Sbuffo, continuando a concentrarmi sul libro davanti a me. Prendo un foglio e una matita e incomincio a buttare giù qualcosa.

Sunshine's POV.

Mi siedo fuori, insieme a Shaila e Vale mentre ci fumiamo una sigaretta e parliamo del più e del meno.

Quando torno dentro, trovo il libro, fogli e matite sparsi sul tessuto del divano. Alzo gli occhi al cielo e li sistemo, leggo un paio di frasi. Sono stupende, credo si sia ripreso, e poi, se ricadrá, farò di tutto per rimetterlo in piedi.

«Dove sei?» domando, sento dei rumori provenienti dalla palestra e vado a vedere, si sta allenando con gli addomimali.

«Ti sò cresciuti i muscoli.» noto, l'avevo giá visti, mi sembra ovvio, ma non gliel'ho mai detto ad alta voce. Sorride in modo strano, non so come faccio a non prenderlo a calci nel culo quindi prendo dei pesetti e inizio ad allenare le braccia.

«La smetti?» gli chiedo, girandomi di scatto verso di lui che, ogni tanto, alzava la maglietta ammiccando verso lo specchio davanti a me.

«Oh, tu m'hai detto che c'ho i muscoli!» esclama lui.

«Ma va va.» rispondo, rimettendo i pesi al loro posto.

«So figo.» dice ad un certo punto, guardandomi e alzando di nuovo la maglietta.

SING |Mattia Briga||Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ