CAPITOLO 30

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Sunshine's POV.

«Allora...che si fa?» domanda Echo uscendo dal bagno, seguita da Noah che ha le dita intrecciate con le sue.

Mi siedo sulla coscia di Mattia, seduto sul letto dell'hotel, mi abbraccia in vita e poggia la testa sulle mie spalle. Noah e Echo si siedono accanto sulla scrivania o tavolo o cosa diavolo sia, di fronte a noi.

«Quelli vojono li sordi, ce l'avemo?» domanda Noah, accendendosi una sigaretta.

«Io non darò mai dei soldi a clan di drogati e assassini.» scuote la testa Echo, prendendo la sigaretta dalla mano di Noah.

«Io ho vinto Amici e potrei...» non riesco a finire la frase che Mattia mi blocca.

«No.»

Annuisco, scoraggiata.

I soldi dati a tizi del genere servirebbero per ammazzare altra gente e io, sinceramente, non ho alcuna voglia di avere sulla coscienza della gente innocente. Ma qualcosa dobbiamo fare, non possiamo abbandonarli a loro stessi.

«Noah.» lo chiamo prendendo la sigaretta che mi passa Echo e accendendola. «Hai parlato di un secchio.» tiro fuori l'aria mentre Mattia mi stringe ancora più forte a lui e nasconde il suo viso tra i miei capelli biondi. «Troviamolo.»

Finisco di fumare la sigaretta mentre io e i ragazzi cerchiamo da dove partire, come dividerci e cosa fare. Optiamo per dividerci in due coppie, io e Mattia e Echo e Noah per il semplice fatto che i nostri ragazzi hanno paura di cosa potrebbero farci se andassimo girando io e Echo sole.

«Andiamo di qua.» Mattia mi prende la mano, davanti al locale sconcio dell'altra sera, e ci dirgiamo verso destra, mentre i nostri due amici, a sinistra.

Cerchiamo ovunque dei secchi, delle prove, qualsiasi cosa che possa esserci, anche se minimamente, di aiuto.

Noto tre fori acccanto a un secchio giallo, completamente vuoto se non per un particolare, un orecchino. Da donna.

«Mattia!» lo chiamo e poco dopo lui si dirige verso di me. «Guarda.»

Controlla anche lui e sorride leggermente.

«È di Sandra.» dice. «Quei fori...»

Scuoto la testa.

«Non sono morti.» dichiaro. «Solo rapiti.»

Prende il cellulare dalla tasca e scrive qualcosa a qualcuno mentre gira il cappellino nero con la visiera rivolta verso dietro.

«Ora viene Echo.» rimette il cellulare in tasca incontrando i miei occhi. Vuole tenerci fuori da tutta questa storia, lo sapevo, in fondo.

«Mattia.» chiudo gli occhi per un attimo, incapace di rimanere indifferente a quello che sta succedendo e che no, a delle persone normali, non dovrebbe succedere.

«Fai attenzione.» gli do un bacio a stampo sulle labbra, velocemente, per poi seguire l'ombra di Echo che si sta avvicinando con Noah. Mi prende per il polso, mi giro verso di lui, mi sta guardando sofferente, mentre morde il suo labbro inferiore.

«Sì.» annuisce, lasciandomi andare. Mi incammino verso la ragazza davanti a me mentre sento il mento tremare. Perchè non mi ha baciata?

«Ehi.» Noah si avvicina guardando in cagnesco Mattia dietro di me.

Scuoto la testa prendendo la mano della mia amica e trascindandola dietro di me con le lacrime che scendono per le guancie. Lo so, sono tutti capricci di una bambina viziata ma la sua distanza fa troppo male. Ora che l'ho con me, ora che è tornato...bè, è cambiato. Mi spiace ammetterlo ma è cambiato e non abbiamo più quella piccola felicitá che avevamo sempre essendo insieme. Si sta lentamente sgretolando e nonostante i miei sforzi per ricucirla, bè, non ci riesco da sola.

SING |Mattia Briga||Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang