•Dammi la mano•

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|| UA.
|| Ore 10:21.
|| Ingresso dei dormitori.

«Ti ammazzerei.»

Iniziare una bella mattinata così non è mica male, ma Kirishima non si fa intimorire e lo rassicura a modo suo.

«Non preoccuparti, sono solo tre ore di treno.»

Bakugou sente il fiore scivolargli via dalla mano che tiene nascosta dietro la schiena, sbuffa, tenta di calmare il suo battito cardiaco scrollando l'unica mano libera per scaricare l'ansia.

«Tranquillizzati.»

Kirishima si trattiene dal ridere nel vedere il suo migliore amico in quello stato.

«Al massimo ti prenderai un rifiuto coi fiocchi.»

«Giuro su dio che ti stacco la testa e poi la mangio.»

Insomma, era il primo appuntamento di Bakugou, finalmente si sarebbe dichiarato dopo una giornata che avrebbero passato al luna park.

«Annusami l'alito.»

«Che?! No!»

«Dai cazzo, ti rendi conto che figura di merda farei se dovesse rifiutarmi di baciarla perché mi puzza il fiato?!»

«Allora mangia questa.»

Bakugou prende in mano la cicca alla menta che gli porge l'amico e la schiaccia fra i denti velocemente.

Comunque, ci si sta chiedendo (ovviamente) come Bakugou abbia trovato il coraggio di chiederle di uscire senza morire di nuovo, ma in realtà il merito è stato di Mina e Kirishima: I due hanno organizzato per finta una gita al luna park all'ultimo momento e quando anche Bakugou, che dopo vari insulti ha accettato di venire per non lasciare [T/n] fare la terza incomodo, ha accettato, la coppia ha disdetto il giorno stesso come dettava il loro piano; perciò, in funzione di organizzare un appuntamento per i due, Bakugou si trova ora ad andare da solo in un appuntamento serio con la prima ragazza che gli sia mai piaciuta in tutta la sua vita. Ed è terrorizzato da questa cosa.

«Merda, sta uscendo. Sparisci!»

Bakugou spintona Kirishima fuori dalla visuale della porta che sta per aprirsi e non gli risponde neanche quando sente un "non vomitare dall'ansia" provenire dalle sue labbra.

Appena sente la porta del dormitorio aprirsi e [T/n] uscire bellissima come mai lo è stata, viene terrorizzato ancora di più e senza farsi vedere getta via quel tulipano giallo che ha colto poco prima dandosi dell'idiota subito dopo.

«Ciao.»

Il biondo si schiarisce la gola, boccheggia qualche istante con le guance in fiamme e la saluta a sua volta con delle parole che forse neanche esistono, ma [T/n] non sembra farci molto caso.

«A-andiamo?»

La ragazza sorride e il cuore di Bakugou sorride a catena, è vestita con una gonna nera e una maglietta che lascia le spalle scoperte, la sua cicatrice luccica al sole rendendo il suo viso etereo e unico e gli occhi di cui Bakugou si è invaghito lo guardano con dolcezza.

«Sei- sei davvero bella vestita così.»

[T/n] si guarda, poi guarda lui e gli spia l'anima bucando i suoi occhi divenuti trasparenti tanto che per un momento ha paura che riesca a leggere ciò che è inciso sul suo cuore e che neanche lui riesce a leggere.

«Grazie, anche tu sei bello.»

Dopo una pausa imbarazzante, i due intraprendono il viaggio per andare al parco divertimenti che ha scelto Kirishima per loro.

Il viaggio in treno è silenzioso, lo sarebbe ancora di più se non ci fosse la musica nelle orecchie di [T/n] che ogni tanto guarda il suo compagno di avventure di fronte e lo ammira per essere bello anche senza accorgersene, perché le viene voglia di fermare il treno, scendere e portarselo in una camera d'hotel se non fosse per quello che lei ha capito essere un appuntamento. Gli guarda le braccia muscolose strette da una maglietta nera in tinta unita che gli fascia perfettamente la pelle e un paio di jeans cargo che non risaltano il suo sedere sodo che a [T/n] piace tanto. Forse non lo sta facendo apposta, ma vederlo giocare a passarsi le dita sulle labbra le stringe lo stomaco.

Stelle Cadenti [Bakugou x reader]Where stories live. Discover now