•Predatore•

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|| UA.
|| Ore 15:15.
|| Ingresso dei dormitori.

«Aspettavo questo momento da una vita! Ci pensi? Il festival dello sport...»

Dice con aria sognante Uraraka.

Deve ancora ringraziare Aizawa per averle permesso di dire loro la verità, vuole avere la loro fiducia ora che diventeranno compagni a tutti gli effetti. Anche se per lei è ancora presto fidarsi.

«Ecco... non so cosa sia.»

Dice trattenendo l'imbarazzo.

«È il festival scolastico più grande del Giappone! Ci saranno delle prove, eroi che ci osservano e possono anche proporti di fare il tirocinio nella loro agenzia!»

Tirocinio? Cavolo... allora è grande come cosa...

«Intendi un vero lavoro da eroe?»

«Si... Non vedo l'ora!»

Uraraka aumenta il passo sempre con il sorriso stampato in faccia, lei rimane a quella velocità.

Questo vuol dire che potrebbero anche pagarla... sarebbe bella come cosa poter mettere qualche soldo per rimanere qui, del denaro che può guadagnarsi con i suoi sforzi.

«A proposito, stasera vieni alla festa di Mina?»

«Oh ecco... non mi piacciono molto le feste...»

Uraraka si para davanti a lei con occhi dolci.

«Dai, fallo per me! Verrai da me, ci prepareremo insieme e poi andremo lì! Che ne dici?»

Esita un attimo prima di rispondere. Ma forse per questa volta potrebbe fare un'eccezione...

«Va bene.»

Alza i pugni al cielo e tira fuori un ululato.

«Perfetto, ci divertiremo un sacco!»

Si volta ed entra nel dormitorio mentre lei la guarda da dietro con un mezzo sorriso.

«Ehi, Scarface.»

Si gira ancora pensando a quello che le ha detto Uraraka, fino a quando incontra la faccia di Bakugou davanti a lei.

Deglutisce a fatica. Non le ha più rivolto la parola dalla notte prima, si chiede a cosa stia pensando ora... ma soprattutto perché le sta parlando.

Si avvicina con il suo sguardo incazzato senza però guardarla, poi posa lo sguardo per terra.

«Scusa... per ieri notte, non sapevo dei tuoi genitori o di tutta quella storia, mi dispiace.»

Lei spalanca gli occhi, il suo cuore ha perso un battito.
Sembra così carino e innocuo con quello sguardo dispiaciuto... quasi dolce.
Mette una mano davanti alla bocca e si gira senza farmi sentire da lui ma il suo corpo che trema la tradisce.

«Ehi! Che cazzo fai, ridi? Ti ammazzo, finiscila subito!»

Lei modera il mio respiro e si volta di nuovo, ecco che ritorna quello arrabbiato di sempre.

«Non scusarti, sarebbe strano da parte tua.»

È sicura di aver visto il suo tic all'occhio.

«Tu, piccola criminale che non sei altro...»

«Ad ogni modo,»

Lo interrompe riprendendo a parlare seriamente.

«Grazie.»

Lui rimane di sasso bloccandosi sul passo, perdendo la sua espressione incazzata e lasciando il posto ad una indecifrabile, poi gira la testa dall'altra parte.

Stelle Cadenti [Bakugou x reader]Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin