Back to life 2

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Quando hanno riportato Hoshi a casa, nella sua camera non ce l'ho fatta ad andarlo  a vedere in quella bara bianca, mentre le sue cose, gli oggetti che gli appartenevano, tutto in quella camera urlavano di una vitalità prorompente. In netto contrasto con il feretro al centro della stanza, circondato dalle passioni dai sogni, che aveva perduto conil velo della morte. Anche se era l' ultima volta che poteva vederlo, non voleva, lui non lo voleva per niente al mondo; era troppo per lui e per niente al mondo su questa terra, avrebbe permesso che lo vedesse Izuku. E per questo non poteva permettersi di dormire, chi avrebbe sorvegliato il verdino, ma era stanco, gli si chiudevano letteralmente gli occhi. Cerco di tenerli aperti e poi gli sembro un affronto a suo figlio, che lui avesse sonno e ci provo a rimanere sveglio ,ma le palpebre si fecero sempre più pesanti fino a chiudersi con il pensiero del indomani ci sarebbe stata la funzione . Sicuramente la cosa più difficile che avrebbe dovuto affrontare nella sua vita. E prima di cadere completamente tra le mani di Morfeo fu verso Izuku, rimuginandoche nn doveva preoccuparsi, in casa c'erano gli altri , poteva chiudere gli occhi solo per due minuti, solo due dannatissimi minuti. Si disse quando poggio il capo sul cuscino, però i due minuti non furono due ma bensì centoventi, nei quali Izuku si destò non trovando nessuno nella stanza a parte me, che dormivo e approfitto di  quel momento di buco per sgusciare fuori dalla camera nostra, nel corridoio e strisciare silenziosamente in quella di nostro figlio. Come ha fatto milioni di volete in questi quattordici anni, sbirciando da uno spiraglio della porta aperta, osservandolo  per qualche minuto ,prima  che da quella postazione inseguito  per accertatasi che stesse dormendo entrasse  con passo leggero quasi inesistente nella piccola stanza, accostarsi ha quel piccolo lettino chinandosi ad ha mirare suo figlio dormire a volte fino al mattino, finendo per addormentarsi su quel lettino troppo piccolo per lui e anche quella volta fu cosi senza eccezioni. Il mattino dopo, quando  mi risveglia, allungai il braccio nella parte del verdino, non trovandolo e senti le viscere annodarsi in un nodo pieno di paura. Mi alzai di scatto dal letto urlando come un pazzo - Uraraka, Mina  e Kirishima dove ,cazzo è IZUKU!- Accorsero nella stanza col fiatone . La prima ha raggiungermi fu Uraraka- Cosa c'è Bakugo..- Ma non fini la domanda stupida che mi porse. notando l' assenza evidente che c' era nel mio al mio fianco . Non ci furono bisogno di aggiungere altro. Lo cercammo in ogni angolo di quella dannatissima casa, non trovandolo da nessuna parte, come se il pavimento lo avesse inghiottito. Mi rimaneva da guardare solo in un posto della casa, l'unico dove non ero andato a controllare ancora, il primo dove sarei dovuto andare ha vedere. La camera del loro ragazzo e de lì che lo trovo, raggomitolato  nella barra stretto ad Hoshi . Dormiva in un sonno sereno, placido di come non faceva da giorni, diedi una voce ha Uraraka e agli altri di smettere di cercare. Mi dispiaceva svegliarlo, di sicuro nei suoi sogni stava vivendo una realtà migliore di quello che lo aspettava qui, con il suo bambino di nuovo con lui.  Avvicinandomi silenziosamente alla barra di mio figlio, guardai entrambi , i volti cosi simili ma al col tempo cosi diversi, accarezzai  le gote di entrambi col dorso della mano e mi chinai verso le orecchio di mio figlio - Hoshi, per favore, non portare tua madre con te. Ho perso già te, non ce la farei senza di lui. Lo so, che ti sentirai solo, abbandonato luce dei miei occhi . Sarai deluso dal tuo papà, avrei dovuto arrivare prima ,sarebbe bastato che io arrivassi prima e tu non saresti salito su quella dannatissima moto. Ora saresti qui con noi, ed Izuku..non sarebbe sul baratro della follia.. Ma ti prego non chiamarlo a te, lì dal altra parte ci sarà certamente nonna Inko ad aspettarti, contenta di rivederti. Aspettateci lì.- E spostando gli occhi s' una piccola pagellina sul comodino del figlio, raffigurata la madre del verdino, si rivolse anche a lei - Zia Inko, prenditi cura del nostro Hoshi quando sarà lì con te e aiuta Izuku a superare la sua assenza. Lo conosci, lui sembra tanto forte ma si farà sommergere da tutti questo e io non so che fare. Realmente non so cosa fare per raggiungerlo e cosi vicino, ma in verità e lontano kilometri e kilometro da qui.- diede un ultimo bacio sulla fronte di suo figlio, mentre un unica lacrima solcava il suo volto cadendo su quel viso niveo della morte. Per poi mettere due braccia sotto le gambe del marito e prenderlo in braccio e stringerlo al petto, come per trarne qualche sorta di forza, che al momento non aveva .

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