Mentre rimboccava le coperte alla figlia, un morbido sorriso apparse sul volto dell'uomo solitamente serio e distaccato.
«Buonanotte tesoro»
Inui uscì dalla cameretta e chiuse delicatamente la porta alle sua spalle.
«Finita la storia?»
«Sì, si è addormentata»
«Bene»
Il tuo rapporto con Inui non era dei migliori, dopo il divorzio avete preso strade diverse e l'unica cosa che vi lega è vostra figlia.
Tra di voi si creò un silenzio imbarazzante, entrambi fermi a guardarvi nel mezzo del corridoio.
«Hai intenzione di restare a guardarmi per tutta la sera?»
Sollevi un sopracciglio infastidita.
«Non mi dispiacerebbe»
Inui abbozzò un'espressione perversa, solo per il gusto di infastidirti, cosa effettiva era riuscito a fare.
«Seishu, ora puoi andare via, la bambina si è addormentata, non hai più niente da fare qua»
«Mi potrei fare te»
Un sorriso beffardo si fece strada tra le sue guance e a quella vista portasti esasperatamente una mano sulla fronte, massaggiandola per la frustrazione.
«Esci»
Puntasti il dito contro la porta, adottando un atteggiamento autoritario e Inui sorrise come se stesse guardando il cucciolo più tenero del mondo. Appoggiò la schiena contro la parete, mettendo le mani nelle tasche, era palese che non stesse considerando affatto la tua richiesta.
«Mi stai ascoltando? Ti ho detto di uscire da casa mia»
«Il tuo tono deciso è particolarmente eccitante, mi è sempre piaciuto questo lato di te»
I suoi occhi si fecero affilati come quelli di un felino, i suoi passi, lenti e silenziosi, come un predatore pronto ad aggredire la preda. Ti ritrovasti con le spalle al muro, Inui mise la sue mani suoi tuoi fianchi e lentamente avvicinò il suo volto al tuo, il suo profumo speziato ed intenso ti inebriò e quasi ti stavi per scordare del fastidio che quell'uomo ti provocava, quel fastidio che lentamente si stava trasformando in un leggero piacere che ti solleticava il basso ventre e ti faceva vibrare l'animo
