CAPITOLO XLIII.

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Takeshi: figlio di Shinichiro e Wakasa
Masamune: figlio di Izana e Kakucho
Shun: figlio di Yuzuha e Mikey
Ren: figlio di Koko e Akane
Shiki: figlio di Smiley e Andre
Sho: figlio di Angry e Midorin
Hayato: figlio di Ran e Crystal
Hideki: figlio di Rindou e Crystal
Akiteru: figlio di Mitsuya e Hakkai
Dafne: figlia di Draken ed Emma
Sakura: figlia di Takemichi e Hina
Fumi: figlia di Pah-chin
Aki: figlio di Pah-chin (sono gemelli)
Haru: figlio di Peh-yan
Toma: figlia di Kazutora e Yoko
Edward: figlio di Baji e Chifuyu
Daisuke: figlio di Kisaki e Hanma
Koutaro: figlio di Takemichi e Hina
Arthur: figlio di Draken ed Emma
Yoichi: figlio di Mitsuya e Hakkai
Myo: figlio di Takemichi e Hina
Mandy: figlia di Draken ed Emma

APRILE

- Cavolo, è bello poter uscire a rilassarsi ogni tanto- sospirò Fumi, sorseggiando il suo frullato.

- Hai ragione: tra poco rincomincerà la scuola, dobbiamo approfittare di questi momenti di pausa- dichiaró Sakura.

- Sapete, mi mancherà passare il tempo con voi- affermò Dafne.

- A chi lo dici! Dovrò tenere a bada tutti quei ragazzi da sola- sospirò Sakura.

- Scappa da me quando vuoi- le disse Fumi, facendola sorridere.

- Grazie. Siete nervose al pensiero di cambiare scuola?- chiese Sakura.

- Un pochino... Ma la danza è la mia passione, se continuerò a seguirla andrà tutto bene- dichiaró Fumi.

- Ne sono sicura anch'io- affermò Sakura.

- Io sono più preoccupata per Akiteru...- mormorò Dafne.

Era la scelta giusta lasciarlo? Poteva veramente andarsene?

- Ora come ora, dubito che se rimanessi cambierebbe qualcosa... Te lo terrò d'occhio, va bene? Ti farò sapere come sta- affermò Sakura.

Dafne fece un piccolo sorriso: sapeva di poter contare sull'amica.

- Grazie mille. A proposito, come mai Toma non è venuta?- chiese.

- Pare che Edward non intenda staccarsi da lei- rispose Sakura.






































- Ed, devo farlo- mormorò Toma.

- Io non sono d'accordo- affermò Edward.

- Non pensare che a me piaccia l'idea di separarmi da voi...-.

- E allora non farlo-.

- ... ma questa è la nostra opportunità. Se si fideranno di me, potrò scoprire cosa sanno, in quanti sono, chi è coinvolto, cosa vogliono fare. Potremo smettere di brancolare nel buio e capire finalmente chi sono i nostri nemici- insistette Toma.

- E intanto tu sarai da sola in campo nemico- ribattè Edward.

- Non sarò sola. Se loro mi crederanno dalla loro parte, non mi faranno niente; e so che, se dovesse succedere qualcosa, voi correrete subito a salvarmi. Non lascerò veramente né la Toman né te: dobbiamo solo farglielo credere- affermò la ragazza.

- E se la nostra comunicazione non funzionasse?-.

- Crystal è sia mia zia che la madre degli Haitani; e non penso proprio che si metteranno a perquisire un avvocato sconosciuto ogni volta che uscirà da casa mia. Senza contare che non sanno che ne abbiamo parlato con i nostri genitori per scambiarci messaggi; non possono rintracciarci- dichiaró Toma.

Edward serrò le labbra.

- Non sono comunque convinto: sarai troppo in pericolo- mormorò.

- Ed, io sono forte. Lo dici sempre anche tu no? Starò attenta, vi passerò le informazioni, ne uscirò vittoriosa e li pesteremo tutti insieme. Che ne dici?- propose Toma.

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