Prologo

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Perseo camminava per la foresta con i suoi cugini, o meglio, due dei tanti. La prima aveva capelli neri e corti, alla luce si potevano notare anche sfumature azzurrine, occhi blu e penetranti come il ghiaccio. Era vestita con pantaloni strappati neri e una casacca del medesimo colore, portava un arco ed una faretra sulla schiena. L'altro aveva capelli ed occhi come la pece, sulla sua infinita scorta di vestiti neri aveva personalmente dipinto un teschio in ognuna di esse, anche lui, come la cugina, aveva pantaloni strappati, aveva il fodero contenente la sua spada legato alla destra e il suo bastone in legno d'ebano alla sinistra.

I tre stavano tranquilli per l'enorme foresta di Sherwood a controllare che lo sceriffo non combinasse alcun guaio.
-Sull'albero- due parole, un segnale. Perseo aveva sentito qualcosa e nessuno dei due osava controbattere. Circa trenta secondi dopo passò un carro che trasportava una cassa con lo stemma reale e guidato da una guardia. -Percy- era così che tutti gli Half Blood chiamavano Perseo, Percy. Non c'era nulla di male. -Che vuoi fare?- continuò Nico -Probabilmente sono le tasse prese dai cittadini e contadini di Nottingham, sapete com'è il principe- gli rispose cauto -Quindi cuginetto?- -Uno, non chiamarmi cuginetto Thalia, due sapete cosa dobbiamo fare-

-Al castello-

Lady Annabeth era affacciata alla finestra, cosa faceva? Sognava, sognava la libertà, sognava di essere una semplice avventuriera, sperava che questo fosse tutto un incubo da cui svegliarsi, ed invece si ritrovava ogni giorno in quel palazzo a Nottingham, rinchiusa in quelle mura da cui poteva uscire solo con il pensiero, addirittura sperava quasi che gli Half Blood la rapissero pur di portarla fuori di lì. Annabeth odiava la vita al castello, tra suo cugino che rubava l'oro ai contadini, e le sue continue lamentele sul fuorilegge dagli occhi color mare non riusciva più a sopportarlo,non che lo avesse mai fatto, e poi, se ripensava ai poveri paesani, voleva fare qualcosa, doveva fare qualcosa, ma non poteva, in quelle mure era così che si sentiva ogni giorno, prigioniera del suo stesso tetto.

Ehhhhh niente per chi non lo avesse capito questa è una fanfiction dove Percy è Robin Hood e Annabeth lady Marion, cercherò di dare valore a questi personaggi e alla loro storia ma non seguirò totalmente il libro di Robin Hood, quindi si, ma no.
Detto questo spero che l'idea vi sia piaciuta
Ok parlando di altro

Ho deciso di pubblicare questa storia per i cento follower
Grazie ancora per tutto
Questa storia non è completa
Credo che farò un aggiornamento a settimana ma una volta che i capitoli pronti saranno finiti sarà più complicato
Bene
Io vi saluto
Bye semidei

A colpi di frecce - PercabethWhere stories live. Discover now