Thalia ha una faccia da schiaffi

29 5 27
                                    


Per te Panda, perché almeno questo ti arriva puntuale

Come non detto
sono cogliona
scusa scusa scusa scusa Olivia
Lo avevo già finito di scrivere ma sono cogliona e me lo dimentico come ogni volta

Beh, come introdurre la situazione.
Era mattina tarda a Nottingham, circa le dieci e mezza.
Il sole splendeva e qualche nuvola non tardava ad arrivare.

Reyna era lì, ad esaminare l'allenamento delle varie guardie.
Il prato davanti alla ragazza era così vasto che ci entravano tranquillamente i migliori componenti dell'esercito della regione. Reyna era davanti alla casetta di legno usata come "magazzino" per gli allenamenti.
Ormai era primavera inoltrata e qualche albero nella foresta iniziava a fiorire anche se la maggior parte eran tutti verde, che fosse brillante o che fosse scuro dipendeva dall'albero in se.

Come se un giorno si fosse illuminato e avesse pensato Oh, è finito l'inverno. Sai che c'è, adesso che è freddino credo che sia arrivato il momento di coprirmi così i più freddolosi avevano i fiori, gli altri le foglie.
Si può dire che gli alberi in fiore facessero lo stesso effetto degli orribili maglioni natalizi, se non fosse che loro spiccano in bellezza e i maglioni tutto il contrario.

O almeno così la pensava Thalia, seduta su uno di questi alberi con nonchalance a guardare il generale delle guardie dirigere i suoi sottoposti.

L'allenamento dei soldati finì per l'ora di pranzo. Fosse stato per Thalia avrebbe partecipato anche lei all'allenamento, poi però ci sarebbero stati due problemi.
Uno: (che tra l'altro è il più problematico) Thalia odiava le lotte, o in generale le cose, ordinate. E quell'allenamento era fin troppo ordinato per i suoi gusti.
Due: Thalia era una ricercata. Ma appunto questo era il minimo problema.

Appena ne ebbe l'occasione la ragazza scese dall'albero di quercia e andò dietro Reyna senza essere vista.

Senza essere sentita prima le mise una mano sulla bocca per non farla urlare ma ricevette in risposta un pieno calcio sullo stinco.

In quel momento sì che sarebbe dovuto esserci qualcuno che doveva tenerle la bocca chiusa, come aveva fatto prima lei con Reyna, perché Thalia stava per esplodere dal dolore.

Quando Reyna notò chi aveva colpito semplicemente si sbatté una mano mano in fronte e guardò male la figlia di Zeus.

Il generale la trascinò ancora dolorante nel magazzino in legno.

-Si può sapere cosa ci fai tu qui?-
-Volevo salutarti-
Reyna sbatté ripetutamente le palpebre.
-Ti rendi conto che ti avevo scambiata per uno che voleva molestarmi, vero?-
Thalia ghignò.
-E chi ha detto che non lo farei?-
Reyna diventò rossa e sbattendosi una mano in faccia (nuovamente) e diede un calcio sullo stinco alla ragazza davanti a lei (nuovamente).
Thalia gemette dal dolore piegandosi per tastare il punto del futuro livido, mi correggo, dei futuri lividi.

-Te la sei cercata- -Se lo dici tu-

In quel momento cadde un silenzio imbarazzante nella casetta in legno.

-Cambiando discorso- Thalia si sedette su uno dei tavolini presenti nel magazzino.
-Annie? Come sta?- -Tutto bene credo, se non esce in giardino se ne sta sempre segregata in camera. La capisco, Ottaviano ha proprio una brutta faccia-

Thalia ridacchiò -E io? Io ho una brutta faccia?- -No, tu hai una faccia da schiaffi, è diverso- -Diverso perché sono incredibilmente attraente o- Reyna iniziava ad avere il viso rosso -Diversa e basta- la interruppe.

Il campanile che annunciava le dodici suonò giusto in tempo per non far ricadere quel silenzio tra le due.

-Penso di dover andare- disse Reyna, sembrava composta e seria ma entrambe avevamo intuito che era dispiaciuta.
Thalia la prese come vittoria personale.

-Ma se tipo venissi a mangiare da noi? Mangiamo all'una, arriveremmo in tempo- La figlia di Zeus provò ad inventare qualche soluzione repentinamente (lo so sono molto colta) , non voleva che Reyna se ne andasse, voleva stare con lei -Si accorgerebbero che manco- sospirò Reyna, perché in quel momento sarebbe andata con Thalia ovunque fino allo sfinimento.

La figlia di Zeus mugugnò un sì dispiaciuto non guardando peró Reyna negli occhi.
Il generale si avvicinò alla porta -Ci vediamo allora-
Mentre usciva, Thalia fece una cosa folle, le prese di getto la mano e portò Reyna a poca distanza da se, non si capiva bene, ma sicuramente era meno di un metro -Ti va se usciamo ogni tanto? Io e te, per fare qualche passeggiata- Thalia era evidentemente tra l'impacciato e il sicuro. Non si capiva quale fosse tra i due. Sorrideva fieramente ma nella sua voce c'era qualche lèggerò balbettio di imbarazzo.
Reyna sorrise e fece un tenero si con la testa.
Thalia fece un sorriso raggiante che poi si spense vedendo che anche quello di Reyna si stava afflosciando.

-Solo che non so se ho tempo, i prossimi giorni sono sempre impegnata, sia sera che mattina- -Oggi- -Eh?- -Esci con me oggi, stasera. Hai il tempo?- Thalia non voleva assolutamente lasciarla andare senza una risposta, sopratutto perché a quanto pare era un probabile sì.

Reyna sorrise e questa volta fu il suo turno di dare un bacio sulla guancia a Thalia.
Avvicinò le sue labbra all'orecchio della figlia di Zeus e le sussurrò lasciando trapelare nella voce un timido sorriso.
-Vieni qui alla casetta alle sette e mezzo-
Nel corpo di quest'ultima sembrò quasi che fosse esploso il sole.

Reyna uscì dalla casetta guardando per un ultima volta negli occhi la ragazza ancora dentro e lasciando la a metabolizzare su ciò che fosse accaduto.

————————

-HO UN APPUNTAMENTO- Thalia aveva raggiunto in fretta e furia il rifugio e appena sotto il grande albero aveva strillato a squarciagola con un sorriso in faccia.

Percy, Jason e combriccola si affacciarono a vedere. Qualche fabbricante di armi che proveniva o andava alla fucina si fermò a guardare come anche Nico che veniva dalla sua cabina vicino alla caverna.

Perseo scese dall'albero con un sorrisino in faccia.
-Guarda un po' Faccia di Pigna. Con chi esci?-
-Con Annabeth-
-COSA?-
-Calmati cuginetto, non ti rubo la lady. Sto scherzando.-

Percy si sbatté una mano in faccia.

Anche Jason ora era sceso dall'albero.
E guardava Thalia con un ghigno.
-È chi penso che sia?- -Direi di sì, fratellino-
-Posso capire chi?- Percy che come al solito ci capiva poco non riusciva bene a collegare le cose.
-Solamente il generale delle guardie di Nottingham-
-TI PIACE REYNA?-
-Devo dire che ci sei arrivato in fretta- questo era Leonida che si era avvicinato con un ghigno ai tre e che adesso poggiava un gomito sulla spalla di Perseo quasi a farsi più alto.

-Sta zitto-
-E perché mai, non ha ragione?- Hazel, Frank e Nico li avevano raggiunti e sorridevano verso Thalia, Nico leggermente ma questi sono dettagli.

Percy divenne leggermente rosso.
-Vi odio-
-Ma se ci adori, Perce- Giasone ghignò verso il cugino e poi, seguito da Thalia salirono sull'albero, con la ragazza che raccontava la situazione con Reyna.

Beh, gli altri ovviamente rimasero a perculare Perseo.

TANTI AUGURI OLIVIA
Ti voglio un mondo di bene non dimenticarlo mai
Spero che il capitolo ti sia piaciuto
E che vi sia piaciuto
anche se in ritardo come al solito

Ci vediamo plebei
Dalla vostra figlia di Ares palesemente preferita è tutto
Bye bye

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Apr 06 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

A colpi di frecce - PercabethWhere stories live. Discover now