Capitolo 47

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Passarono un paio di settimane dal compleanno di Zoe.

Ero seduto nel mio ufficio a sorseggiare del the fresco mentre rileggevo alcuni fogli finché la mia principessa mi ha quasi sfondato la porta, violò la mia area privata urlando frasi incomprensibili, con lei si aggiunse suo padre e iniziarono a urlare insieme la mia testa stava esplodendo.

"Ma non ci credo! quando? dove?" Domando Nicolò.

"Oggi alle 20:00 al porto!" Urlo Zoe.

E poi si sono messi di nuovo a urlare insieme.

"Dunque, mi avete sfondato la mia adorata porta in betulla, addentrandovi nel mio studio, non mi rendete partecipe della conversazione e in più urlando alle undici di mattina di domenica, volete che io commetta un omicidio per caso?" Dissi stanco e loro scoppiarono a ridere, mentre io appoggiai la testa sul palmo della mano messo sul tavolo basito.

"Posso avete un po' di contesto?" Domandai e i due si sedettero sui divanetti davanti a me.

"Stasera Sasha vorrebbe incontrarvi al porto e con la barca tua ci porterà in un bel posto."Disse Zoe e io la guardai perplesso.

"Aspetta un attimo, tu vuoi farmi incontrare un ragazzo che ti trattava male da una vita è che tu odiavi fino a qualche mese fa facendogli usare il mio yacht portatrici non si sa dove?" Domandai sperando fosse uno scherzo.

"Beh detto così fa strano ma per favore lui vuole veramente incontrarvi e mi rende molto felice" Disse lei.

Guardai Nicolò che sorrideva e mi fece i pollici in su, lo guardai dubbioso e poi guardando il sorriso di Zoe sospirai e cedetti.

"Va bene sta sera a che ora?"

"Le 20:00" Rispose.

Feci segno di "ok" con la mano e poi se ne andarono felici.

Zoe spese ben sei ore a prepararsi e non scherzo.

Dopo pranzo mi feci un caffè finché una Zoe dai capelli umidi venne frugando alla ricerca di banane, avocado e uova, mise tutto in una ciotola e aggiunse del balsamo.

"Sai vero che non è commestibile il balsamo?" Domandai vendendola mescolate quel orrore con una forchetta.

"No papi mi serve per i capelli" Rispose lei portandosi la ciotola in bagno.

Verso le 19:15 sali in camera e indossai un pantaloncino beige e una camicia bianca, quando mia figlia con in testa una marea di aggeggi rotondi e una maschera in viso venne per domandarmi dove fosse il suo profumo.

"Amore manca poco muoviti vi aspetto di sotto." Disse Nicolò uscendo dalla camera e scendendo le scale.

Dopo qualche minuto Zoe era pronta e andammo in garage per prendere la macchina, guidai per qualche minuto finché non arrivammo al porto, mia figlia corse verso una direzione non molto specifica finché non notai un ragazzo alto e in forma dai capelli neri e molti tatuaggi.

Vennero da noi.

"Papà, papi lui è Sasha il mio ragazzo, Sasha loro sono i miei genitori"
Il ragazzo saluto Nicolò e poi mi guardò.

In quel momento avrei preferito andare in Spagna da Camilla piuttosto che stringergli la mano.

Gli stritolai la mano e poi li feci salire tutti sulla barca.

Parlavano tutti tra di loro mentre io studiavo meglio quel ragazzo con lo sguardo, aveva le nocche rosse probabilmente si stavano rinchiudendo dopo aver fatto una rissa.

Era palesemente un cerca problemi.

"Quindi parlaci un po' della tua famiglia" Disse tranquillamente Nicolo, astuto l'amore mio, effettivamente parlandomi di lui potevo capire quali erano i suoi obbiettivi.

"Mia madre e morta anni fa quando ero piccolo e sono cresciuto con un padre che si dava al alcool, i miei due fratelli maggiori dopo aver compiuto diciotto anni andarono a vivere in francia e in portogallo, durante l'estate lavoro in un bar in centro per pagare l'affitto e la spesa"

Ovviamente Zoe e Nicolò provarono pena nei confronti del ragazzo ma il delinquete qui si era fatto e scappare troppe informazioni, se era figlio di un barbone e usciva con la mia principessa voleva palesemente dei soldi, i suoi erano rossi, forse quei soldi li usava per sostanze o altro...

"Voi beh come è nata, nel senso chi ha, non so spiegarlo" Disse imbarazzato.

"Ho una mamma, anche se il nostro rapporto è più come zia e nipote, si chiama Camilla ora e in Spagna per le vacanze" Ripose Zoe.

"E dimmi un po' ragazzo, perché prendevi di mira la mia Zoe?" Domandai freddo.

Sasha abbasso lo sguardo e poi disse.

"Dopo la perdita di mia madre perso il controllo e non volevo che lei o altri bambini fortunati mi prendessero in giro così cominciai io e divenne una brutta anzi bruttissima abitudine" Rispose.

"Io non ti avrei deriso" Rispose Zoe.

La serata passo molto lentamente quel ragazzo non me l contava giusta così lui ci porto ad un molo dove c'era un ristorante dove mangiammo pesce e stranamente pago lui.

Ritornammo alla riva e lo salutammo per poi ritornare in macchina.

"Allora?" Domando Zoe.

"Non ti piace vero?" Aggiunse Nicolò.

"Neanche un po'" Risposi severo e accelerai.

Innamorato del mio professore [PAGADINA] finitaWhere stories live. Discover now