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Mi sono trasferita a Milano da quasi un mese ormai. Sono tornata a Bologna solo per il compleanno di Eti, giusto una toccata e fuga.

Ho deciso di chiudere definitivamente sia con Marco che con Alessandro. Per la mia salute mentale e la loro.

Mi capita di beccare Ale qualche volta e di prenderci un caffè ma per scopi puramente lavorativi.

Giuro.

Alla fine è questa la mia vita. E' questo il motivo per cui sono sempre stata sola. Perché dopo anni di relazione con Michael è finita così. Non riesco a tenermi nessuno. Pensavo fosse lui a non riuscire a stare al passo con me. La verità è che sono io che non riesco a stare al passo con me stessa.

Forse amo il mio lavoro più delle persone. Ho lottato per questo. Ho fatto tanti sacrifici e alla fine è giusto così.

E' giusto così.

Sono tornata nel mio vecchio appartamento. A Porta Venezia. 80 mq di pura bellezza. E' chic. Piccolo e confortevole, ma con un balcone vista Duomo che farebbe invidia alla Ferragni. Soffitti affrescati in ogni stanza. Salotto con un meraviglioso divano ad angolo in pelle anni '50, pelle di zebra a terra, libreria a parete in stile art-nouveau, la stanza termina in un ampio angolo cucina moderno, ma con dettagli vintage eccentrici, che danno all'ambiente un'aria leggermente pop. La mia camera da letto è spaziosa, con un'imponente finestra che dà sui caldi tetti di Milano, il vezzo più bello della stanza? Il caminetto ai piedi del letto, già molto chic, pavimento in legno d'acero e lampadario in cristallo. Oltre ad un bagno dotato di vasca idromassaggio esagonale, nella quale tendo ad addormentarmi ogni volta, l'appartamento ha una sola cosa veramente impeccabile: il mio regno, la cabina armadio. Degna di potere contenere nomi come Valentino Garavani, Christian Dior, Coco Chanel, John Galliano, Anthony Vaccarello ecc.

Cosa posso volere di più?

Il lavoro come nuovo direttore creativo di Caishen sta andando benissimo. Finalmente sto recuperando il tempo perso alla Bienne. Qui si respira moda. Si mangia moda. Si vive moda. Il fatturato c'è, ovviamente. Se ne parla. Ma non è senza dubbio la priorità dell'ufficio stile. Come è giusto che sia.

Ho tante responsabilità. Fin troppe. Ma la cosa mi piace. Mi tiene impegnata. Mi fa sentire viva. E' il motore che mi tiene carica.

Poi Milano è Milano. Finisco di lavorare e appena esco c'è sempre qualcosa da fare. Posti nuovi dove mangiare, dove fare aperitivo, dove andare a ballare.

Sono riuscita a portare qui con me Etienne e altri membri del mio vecchio team. Dopo lo scandalo di Marchetti la maggior parte dei dipendenti si è licenziata. E la Bienne Group sta lentamente crollando.

Karma.

Sto preparando un'intervista su Forbes in veste di nuova direttrice creativa di Caishen nella categoria "40 under 40 - Europe - Art & Style". Ansia a parte, sono emozionatissima. La mia faccia sarà su una delle testate più importanti del mondo. Curerà il mio outfit Law Roach.

Sto praticamente vivendo il mio sogno.

Sono felice. O almeno sto provando ad esserlo.

Poi vogliamo parlare della mia auto aziendale nuova? Porsche Cayenne. Bianco ottico. Nuova di pacca.

Ogni mattina vado a correre. Mi piace vedere Milano quando dorme ancora. È il bello di abitare a dieci minuti dal lavoro. Esco quasi tutte le sere.

Sto cercando di tenermi impegnata il più possibile. Non voglio pensare troppo. Anzi, non voglio pensare proprio.

Tutti vogliono fare gli stilistiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora