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«Piacere Ascanio» il ragazzo mi tese la mano ed io in risposta gliela strinsi educatamente.

«Carlotta»

Sono una delle poche a non aver conosciuto Ascanio ai casting, e di conseguenza quasi l'unica a non aver preso parte alla sceneggiata di prima.

Non avevo mai visto i miei compagni così, quasi mi sembrava di non riconoscerli.

Dò un ultimo saluto al nuovo arrivato e vado a sedermi sul divano dove da lontano avevo intravisto le teste di Ludovica, Samu e i due piccioncini: Maddalena e Mattia.

«Ti sei presentata ad Ascanio?» chiede Ludovica vedendomi.

«Si» annuisco sedendomi sul bracciolo del divano, proprio affianco al mio ragazzo.

«È bellino» dice schietta la mora.

«Non è il mio tipo, però si, è carino» ammetto.

«E come sarebbe il tuo tipo?» il ragazzo accanto a me si gira in uno scatto puntando il suo sguardo dritto nel mio.

«Hai presente quel ragazzo di cui parlo sempre, un certo Samuele Segreto? Eh proprio lui» dico ironicamente.

Gli si sono illuminati gli occhi.

Fa un sorriso timido nel sentire ciò che ho detto e appoggia la sua mano calda sul mio viso, portandolo vicino al suo facendo unire le nostre labbra.

È un bacio veloce, niente di ché, per chi ci guarda, per noi due quel bacio, come tutti gli altri, significa tanto.

[...]

Mi trovo in Sala con Giulia, la professionista, stiamo provando le coreografie per la sfida.

Ogni giorno che passa ho sempre più paura.

Paura di poter deludere me stessa, i miei genitori e la gente a casa che mi guarda.

Paura di poter deludere la maestra Celentano, la quale ha posto la completa fiducia in me.

Paura di dover abbandonare qui i miei compagni, i quali sin dal primo momento sono risultati disponibili e comprensivi.

«Ok Totta, per oggi abbiamo finito, ci vediamo domani» mi saluta la ragazza con il suo solito sorriso.

Esco dalla Sala e mi dirigo in Sala relax.

Ho bisogno di piangere.

Corro in bagno e caccio più lacrime possibili.

«Amorino che è successo?» sento la voce di Niveo soffocare il rumore dei miei singhiozzi.

Si china alla mia altezza e con i polpastrelli cerca di asciugarmi il volto.

«Ho paura» dico tra un singhiozzo e l'altro.

«Di cosa?» sussurra.

«Di poter perdere la sfida e di conseguenza deludere tutti e perdere voi»

La sua mano mi accarezza dolcemente la gamba scoperta.

Mi dà qualche secondo per calmarmi prima di parlare.

Faccio un respiro profondo e lo guardo fisso negli occhi.

Fa un sospiro di sollievo rendondosi conto di essere riuscito a calmarmi, e prende a parlare.

«Totta lo so io, lo sappiamo tutti e soprattutto lo sai tu che hai tutte le capacità per fare e vincere la sfida. E se non dovesse essere così sappi che non deluderai nessuno e di certo non perderai noi: se il rapporto che si è creato è vero allora nemmeno la distanza riuscirà a spezzarlo! Adesso alzati e andiamo in casetta, ti preparo le crepes, va bene?» dice con tono dolce e rassicurante.

«Ti voglio bene Marco»

«Anche io amore» mi abbraccia e lascia qualche caldo bacio sulla mia fronte.

Si dice che il bacio sulla fronte sia il simbolo per eccellenza di protezione.

Quando qualcuno ti bacia la fronte, spesso si dice che bacia la tua anima.

E lui la mia anima l'ha presa e se ne sta prendendo cura, sta curando tutte le cicatrici, sta tappando tutti i buchi e coprendo con cerotti colorati tutti i graffi.

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Quanto vorrei un amico come Marco lo è per Totta...
Cosa ne pensate della lite tra i ragazzi ed Ascanio, io credo che siano stati tutti fin troppo immaturi.
Fatemi sapere i vostri pareri!
xoxo♡

𝐌𝐈 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐈||𝙎𝙖𝙢𝙪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora