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𝘬.𝘢𝘬𝘢𝘢𝘴𝘩𝘪
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Alcuni giorni erano passati, il lavoro mi teneva ancora molto occupata e, dovendo io occuparmi di titoli in costante aumento, decisi di recarmi in biblioteca per poter svolgere il mio lavoro in tranquillità.
Il tempo non era dei migliori, le nuvole cineree minacciavano la città e l'aria che accarezzava le fronde degli alberi era più fredda del solito.
Feci il mio ingresso nella grande biblioteca e subito un piacevole caldo misto al gradevole profumo dei libri mi invase avvolgendomi. La bibliotecaria mi accolse cordialmente con un sorriso, rendendosi disponibile in caso avessi avuto bisogno di qualsiasi cosa, prima di tornare a svolgere le sue mansioni.
Mi osservai intorno, poche persone erano presenti essendo le prime ore della mattinata ed il silenzio formatosi cullava la mia mente facendomi rilassare.
Raggiunsi uno dei tavoli in legno scuro sul quale campeggiavano alcune lampade accese. Allontanando poi la sedia presi posto su di essa, e iniziai a lavorare sulle scartoffie a me affidate. Aprii il computer sospirando ed iniziando ad esaminare il contenuto dei documenti.
Dovevo occuparmi anche dell'ordinazione dei libri dato che Ukai-san aveva a che fare con i lavori di ristrutturazione appena iniziati. Sugawara si era offerto di aiutarmi dimezzando il lavoro, ma rifiutai. Aveva già troppe cose a cui pensare e richieste a cui badare.
Sospirai, poggiando la schiena alla sedia, alzando poi lo sguardo e notando un ragazzo a me familiare. In un primo momento non lo riconobbi, essendo lui di spalle ma, rivelandomi il suo profilo, riconobbi il ragazzo con il quale avevo scambiato due parole qualche giorno prima.
Era in piedi, alla ricerca di un libro nei numerosi scaffali. Fece scivolare l'indice sul dorso di alcuni di essi, esitando su uno in particolare.
Lo sfilò dallo scaffale, sfogliandolo e accarezzandone le pagine ingiallite dal tempo. Lo mise poi sottobraccio, girandosi e sistemandosi gli occhiali sul naso.
Distolsi lo sguardo, concentrandomi sullo schermo del mio computer mentre il ragazzo si avvicinava al tavolo al quale ero seduta.
Il corvino prese posto poco distante da me, poggiando il libro sul tavolo e lanciandomi uno sguardo fugace.
"Ciao" salutò avendomi anch'esso riconosciuta.
BẠN ĐANG ĐỌC
𝔠𝔦𝔠𝔞𝔱𝔯𝔦𝔠𝔦 ⎬ 𝑘.𝑎𝑘𝑎𝑎𝑠ℎ𝑖
Fanfiction✎...ʷʳⁱᵗⁱⁿᵍ ❝ 𝘐𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘤𝘶𝘰𝘳𝘦 𝘦𝘳𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘧𝘦𝘳𝘪𝘵𝘢 𝘢𝘱𝘦𝘳𝘵𝘢 𝘴𝘶𝘭 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘦, 𝘢𝘭𝘤𝘶𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘴𝘪 𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘳𝘪𝘴𝘢𝘯𝘢𝘵𝘦, 𝘭𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘦 𝒄𝒊𝒄𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒊 𝘪𝘯𝘷𝘪𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪 𝘮𝘢 𝘪𝘯𝘥𝘦𝘭𝘦...