𝑮𝒐𝒅 𝑱𝒖𝒍

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Il candore della neve adornava ogni angolo della cittadella celeste, donando una magica atmosfera.

Celebrare il Solstizio d'Inverno equivaleva alla rinascita di una nuova luce, scacciandone l'oscurità.

Ogni angolo del regno era circondato da maestosi abeti, decorati da vivacissimi addobbi.

Asgard attendeva spesso con trepidanza l'arrivo del periodo di Yule.

Ovvero una manifestazione carica di valenze simboliche e magiche, dominato da miti e simboli provenienti da un remoto passato.

Valaskjalf avrebbe organizzato un occasionale banchetto in compagnia dei sudditi e i parenti della famiglia reale.

Ossia un modo per festeggiare e riunirsi tutti insieme.

L'odore pungente delle candele riposte sopra il ceppo, invase i vari lati della stanza.

Si trattava di un'antica usanza per allontanare gli spiriti maligni.

Un frammento di quercia decorato da foglie di agrifoglio, edera e betulla.

Sigyn amava festeggiare un simile evento: tuttavia dovette fare i conti che i familiari paterni non sarebbero stati affatto presenti.

Dopo le nozze col Dio dell'Inganno, nessuno di loro osò più rivolgerle la parola.

Neppure colui che un tempo chiamava "padre."

La ripudiarono senza troppi ripensamenti.

Solo la madre accettò tale relazione, infischiandosene dei pareri rivolti.

Desiderava soltanto la sua felicità.

Non avrebbe permesso che l'adorata figlia adempisse allo stesso identico destino.

Gli amari pensieri vennero riscossi dalla profonda voce del moro.

- Cosa ti turba, piccola vanir? -

Chiese il marito, intuendone la preoccupazione nel suo sguardo.

- Avrei preferito che anche la famiglia di mio padre partecipasse ai festeggiamenti, chiedendone la pace. -

Rivelò mesta, assumendo un'espressione cupa.

Loki osò circondarla in una tenera morsa, affondando il volto affilato sulle ciocche bionde.

Le sarebbe rimasto accanto fino alla fine dei tempi.

Per mesi furono costretti a nascondersi come due ladri, finché non architettò un piano per renderla sua moglie.

Un rischioso inganno che costò ad entrambi l'esilio su Midgard.

L'intera corte dovette abituarsi presto all'idea di averla come principessa.

Theoric fu persino esonerato dall'incarico, non prima di aver giurato una mancata vendetta nei confronti dei coniugi.

Costui tentò di picchiarla, venendo infine salvata da colui che amava davvero.

Il carcere si rivelò l'assoluta condanna per l'ex capitano degli Einherjar.

Sigurd si rivelò un ottimo sostituto dopo l'ultima spedizione nella foresta di Járnviðrr.

Si scambiarono un bacio colmo di dolcezza, avviandosi verso la Sala del Trono.

Essa era gremita di gente.

In fondo all'ampio salone intravidero Thor a conversare coi rispettivi compagni d'arme.

Le intimò di rimanere al proprio posto per attenderlo.

- Suppongo non sia ancora arrivato, nevvero? -

Mischief And Fidelity || Loki - Sigyn ||Where stories live. Discover now