𝑭𝒊𝒓𝒔𝒕 𝒎𝒆𝒆𝒕𝒊𝒏𝒈

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Le alte torri di Valaskjalf si ergevano in lontananza, manifestandone tutta la loro imponenza.

I Vanir che ne sarebbero stati ospiti rimasero colpiti dall'oro che adornava il magnifico palazzo del regno eterno.

Segno tangibile di una terra nata dal sangue e dalla schiavitù.

Un'antica civiltà fiorente, costituita da fieri e indomiti guerrieri.

Un popolo che tuttavia mirava al futuro, nonostante fosse fedele alle proprie tradizioni.

Due giovani di entrambe le stirpi divine sarebbero presto convolate a nozze, principalmente per interesse politico.

Asgard sarebbe stata l'assoluta spettatrice del lieto evento, generando una miriade di pettegolezzi.

Ossia uno degli argomenti più chiacchierati della cittadella celeste.

Sigyn ammirò la bellezza del luogo, ritenendolo colmo di fascino.

Le Norne avevano filato per lei un triste destino, ma necessario per la salvaguardia dell'amata patria.

Un'alleanza tra due popoli era più che conveniente per le sorte di ambedue i regni.

Gli Einherjar liberarono il passaggio per lasciarli passare.

Iniziarono a percorrere i vasti corridoi della reggia, decorati da diversi affreschi che narravano la storia degli Æsir.

La Dea della Fedeltà si soffermò su uno in particolare: ovvero quello raffigurante i membri della famiglia reale.

Fu lesta ad osservare ogni singolo dettaglio del dipinto, incuriosita soprattutto dallo sguardo malizioso e intrigante del figlio minore dei sovrani.

Un sorrisetto furbo e crudele, intriso di inganni e bugie.

Proseguirono col cammino, finché non giunsero all'interno della maestosa sala del trono.

Odino avrebbe stabilito l'accordo matrimoniale con entrambe le famiglie.

L'anziano osò alzarsi dal proprio scranno, intimando a costoro di avvicinarsi.

Il suo unico occhio buono cominciò a scrutare l'esile figura della giovane, passando successivamente al futuro consorte.

Theoric era il suo nome.

Egli era noto per essere il capitano delle guardie personali di Padre Tutto, eppure i suoi atteggiamenti si rivelarono alquanto discutibili.

Ciò avvenne durante il pranzo dopo aver ultimato il colloquio con il re.

Manifestò un'aria rozza e volgare, disgustando i presenti.

Sigyn era intimorita, desiderosa di fuggire altrove.

Avrebbe dovuto sottostare al volere dei suoi familiari e dello stesso Odino, costringendola a sposare un soldato sudicio e gretto.

Prigioniera di una terribile sorte, costituita da una vita infelice.

Abbandonò il refettorio, recandosi ai giardini reali: costei avvertiva l'assoluto bisogno di riflettere.

Il clima primaverile le permise di provare un profondo benessere.

Uno stato di quiete, durato solo pochi attimi.

Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto da un fruscio tra gli arbusti, come se qualcuno ne stesse osservando i movimenti.

Un sibilo improvviso la fece sussultare di paura, lasciandola sbigottita.

Si ritrovò nientemeno che un piccolo serpente attorno al braccio, scomparendo tramite la magia.

Un incantesimo ambiguo e al contempo inquietante da provocarle uno strano moto di nervosismo.

Mischief And Fidelity || Loki - Sigyn ||Where stories live. Discover now